Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1
Sempre la Luna sarà al centro dell'attenzione anche
della missione indiana chiamata Chandrayaan-2.
Originariamente programmata per essere lanciata
nel dicembre 2016, dopo alcuni rinvii, prima a
marzo 2018 poi a ottobre 2018, la missione
Chandrayaan-2 sarà lanciata probabilmente il 31
gennaio (anche se la finestra di lancio sarà aperta
fino a marzo). L'ambizioso progetto prevede un
orbiter, un lander e un piccolo rover: se tutto andrà
per il verso giusto, questo sarà per l'India il primo
atterraggio morbido su un altro corpo del nostro
Sistema Solare. Gli obiettivi di questa missione
sono da un lato di testare le nuove tecnologie da
impiegare in future missioni spaziali, ma anche di
rilevare informazioni scientifiche e immagini a un
livello di dettaglio superiore a quanto eseguito
dalla missione Chandrayaan-1. Per il lander,
chiamato Vikram, la cui discesa sulla Luna avverrà
in modo completamente automatizzato, la durata
della missione prevista è di un solo giorno lunare,
cioè 14 giorni terrestri (anche se tutti sperano di
ristabilire i contatti dopo la prima notte, così come
avevano fatto i cinesi con la missione Chang'e-3).
Da questo, una volta raggiunta la superficie, sarà
liberato un piccolo rover (di massa complessiva di
27 kg) dotato di 6 ruote e pannelli solari
fotovoltaici per l'alimentazione. Condurrà analisi
chimiche sul terreno circostante il luogo di
atterraggio. L'orbiter invece resterà al lavoro per
almeno un intero anno, ruotando attorno alla Luna a
una quota di circa 100 km, da cui scatterà immagini
ad alta risoluzione con la sua Orbiter High
Resolution Camera (OHRC).
La zona di atterraggio selezionata si trova vicino al
polo sud della Luna.

Sopra. Chandrayaan-2 nella configurazione di
lancio: orbiter e lander (che include il piccolo
rover). Crediti: ISRO

Chandrayaan-2


(^72) COELUM ASTRONOMIA

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