Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1
anomalie o alla necessità di correzioni di rotta,
può avvenire solo 12 ore o più dopo aver
determinato la necessità di tali azioni.
Infine, bisogna considerare che la sonda è più
vecchia e con una potenza elettrica disponibile
minore rispetto al momento del flyby con Plutone,
a causa del decadimento del materiale radioattivo
dei generatori RTG di bordo (che forniranno
sufficiente potenza elettrica fino a circa il 2022).
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una
missione ad alto rischio e densa di incognite.

Se consideriamo l'aspetto scientifico, anche qui
non mancano le sfide. Nonostante le enormi
dimensioni (se paragonato alle comete esplorate
con i veicoli spaziali), Ultima Thule è minuscola
rispetto a Plutone, tanto che rimarrà un semplice
puntino luminoso nelle fotocamere di bordo fino a
poco meno di due giorni prima del flyby. Questo
comporta l'impossibilità di eseguire rilevamenti
scientificamente significativi, se non nel momento
del sorvolo: quasi tutta la scienza, e certamente
tutti gli studi ad alta risoluzione, si svolgeranno
nei due giorni del flyby, tra l'ultimo giorno del
2018 e il primo giorno dell'anno 2019.
Ovviamente si tratta di una condizione molto
differente rispetto a quanto è accaduto con

Plutone, che ha goduto di circa 10 settimane di
imaging sempre migliore mentre la sonda si
avvicinava.
Nonostante tutto ciò, il sorvolo è stato
minuziosamente pianificato e, in base al piano
stabilito, il passaggio più ravvicinato avverrà alle
6:33 (ora italiana) di Capodanno 2019 a una
distanza nominale di 3.500 km e con una velocità
relativa di 14,43 km/s. Il flyby sarà gestito in modo
completamente automatizzato dalla New Horizons
grazie a un programma specifico chiamato
"sequenza di comando" per il computer di
navigazione: tale programma verrà inviato via
radio alla sonda circa 7 giorni prima del sorvolo, il
giorno di Natale. Questa sequenza di comando
avrà il compito di dirigere tutte le attività del
veicolo spaziale e dei sette strumenti scientifici
fino a 2 giorni dopo il momento di massimo
avvicinamento.

Nelle condizioni previste dal piano di volo, la
risoluzione delle immagini dovrebbe raggiungere i
30 metri per pixel, quindi Ultima Thule occuperà
circa 1.000 pixel sul sensore, consentendo di
vedere dettagli decisamente più minuti di quelli
ripresi su Plutone, come illustrato nella figura
seguente:

Sopra. Crediti: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

(^92) COELUM ASTRONOMIA

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