ETOLOGIA
Macachi
parsimoniosi
Si sapeva già che i macachi, co-
me gli scimpanzé e gli esseri
umani, hanno la capacità di usa-
re strumenti di pietra per svolge-
re compiti specifici. Non si sape-
va, però, che alcuni macachi
tendono a usare lo stesso stru-
mento più volte. Lo hanno sco-
perto i primatologi dell’universi-
tà di Oxford confrontando le
pietre abbandonate da due
gruppi di macachi cinomolgi
(Macaca fascicularis) che vivono
a nove chilometri di distanza,
uno sull’isola di Boi Yai e l’altro
sull’isola di Yao Noi, in Thailan-
dia. Le pietre raccolte a Boi Yai
erano molto usurate, mentre
quelle di Yao Noi erano così in-
tegre che era difficile ricono-
scerle come strumenti per apri-
re i crostacei. Queste differenze
nel comportamento non dipen-
dono da una diversa disponibili-
tà di pietre, scrive eLife. Proba-
bilmente i macachi di Boi Yai ri-
ciclano gli strumenti non per ne-
cessità ma perché sono per na-
tura più parsimoniosi: una diffe-
renza culturale che si trasmette
da una generazione all’altra.
Fisica
Supremazia quantistica
Google ha annunciato di aver
raggiunto la supremazia quantistica.
In altre parole, un’équipe di
ricercatori avrebbe realizzato un
processore in grado di svolgere un
compito che per un computer
tradizionale sarebbe impossibile
portare a termine in tempi
ragionevoli. L’équipe, composta da
ricercatori di Google, dell’università della California,
della Nasa e di altri enti, ha costruito con materiali
superconduttori Sycamore, un chip a 54 bit quantistici, o
qubit. Dato che un elemento era rotto, il chip ha
funzionato in realtà a 53 qubit. A differenza delle unità
d’informazione tradizionali, chiamate bit, che possono
avere solo il valore “zero” o in alternativa “uno”, i qubit
hanno la proprietà quantistica della sovrapponibilità
degli stati, cioè possono esprimere contemporaneamente
i valori “zero” e “uno”. Il chip doveva risolvere un calcolo
simile alla generazione di numeri casuali. Per trovare la
soluzione Sycamore ha impiegato tre minuti e venti
secondi. Secondo le stime dei ricercatori, un computer
tradizionale molto potente avrebbe bisogno di diecimila
anni. Lo studio potrebbe essere il primo passo verso lo
sviluppo di computer quantistici. u
Nature, Regno Unito
Da asteroide a pianeta nano
L’asteroide Igea potrebbe essere riclassificato come un pianeta na-
no. Nuove osservazioni mostrano che l’oggetto è sferico e soddisfa i
requisiti per essere considerato un pianeta. Secondo Nature Astro-
nomy, la sua origine potrebbe essere simile a quella di Cerere, che
al momento è considerato il più piccolo pianeta nano del sistema so-
lare. Dato che Igea ha dimensioni inferiori rispetto a Cerere, potreb-
be strappargli il primato.
SALUTE Astronomia
Vittoria
contro la polio
Nella giornata mondiale contro
la poliomielite l’Organizzazione
mondiale della sanità ha annun-
ciato che il ceppo wpv3 del virus
è stato eradicato a livello globa-
le. È il secondo dei tre ceppi del
virus a essere stato eliminato.
L’obiettivo ora è sconfiggere
l’ultimo ceppo, che circola anco-
ra in Afghanistan e Pakistan
(dall’inizio dell’anno sono stati
registrati 88 casi). La vaccina-
zione è l’unico modo per debel-
lare la poliomielite, che colpisce
soprattutto i bambini di meno di
cinque anni, spiega la Bbc.
Un’infezione su duecento causa
una paralisi irreversibile.
IN BREVE
Tecnologia È stata messa a
punto una batteria al litio che si
ricarica molto velocemente
(nell’immagine). Con una ricari-
ca di dieci minuti un’auto elet-
trica potrebbe percorrere più di
300 chilometri. La carica avvie-
ne a temperatura alta, circa 60
gradi, mentre la batteria funzio-
na a temperatura più bassa. Se-
condo Joule, il dispositivo po-
trebbe aumentare la diffusione
delle automobili elettriche.
Salute Le suture chirurgiche
potrebbero essere sostituite da
un nastro bioadesivo capace di
aderire ai tessuti del corpo. Gra-
zie alla sua composizione, il na-
stro asciuga le superfici e per-
mette di formare rapidamente
legami con le molecole del tes-
suto. Il nastro potrebbe essere
usato per chiudere le ferite o per
far aderire ai tessuti dispositivi
medici.
GENETICA
C ’era una volta
in Botswana
La regione a sud del fiume
Zambesi, nell’attuale Botswa-
na, in Africa meridionale, sa-
rebbe il luogo dove 200mila an-
ni fa si sviluppò l’uomo moder-
no, l’Homo sapiens. L’ipotesi,
secondo uno studio pubblicato
su Nature, è supportata
dall’analisi del dna mitocon-
driale degli attuali abitanti della
regione. Il ritrovamento di se-
quenze uniche fa supporre che
una popolazione ancestrale ab-
bia abitato la regione per circa
70mila anni e poi, in seguito
all’inaridimento del clima, sia
migrata verso nordest e verso
sudovest.
ESO/P. VErNAZZA ET AL./MISTrAL ALGOrIThM (ONErA/CNrS)
ChAO-YANG WANG GrOUP