la Repubblica - 09.11.2019

(Brent) #1
LAPRESSE

CITTÀ DEL VATICANO — «È
incomprensibile. Non so come altro
definire ciò che accade in Italia.
Sembra che la terza generazione
dopo la Shoah abbia rimosso
l’accaduto, come se non ricordasse.
Se fosse così sarebbe drammatico.
Ma l’Italia non può permettersi di
essere nuovamente divisa come
negli anni ’30 e ’40». Ronald Lauder,
presidente del World Jewish
Congress (massima associazione
ebraica nel mondo), parla con
Repubblica a margine di un incontro
del Congresso ebraico mondiale
all’Università Gregoriana.

Dopo insulti e minacce alla
senatrice Liliana Segre, la
prefettura le ha assegnato una
scorta, una tutela contro gli
odiatori per una donna che ha già
conosciuto gli orrori dei campi
nazisti. Cosa pensa?
«È davvero un brutto presagio. E un
incredibile segno dei tempi: la terza
generazione, a settantacinque anni
da Auschwitz, sta dimenticando. Mi
chiedo perché».
Il centrodestra si è rifiutato di
aderire alla Commissione di
controllo proposta da Segre per
battere razzismo, antisemitismo e

ogni forma di istigazione all’odio.
Le sembra legittimo?
«Non si può non stare con chi
combatte il fascismo, il razzismo e
l’antisemitismo, che è una forma di
razzismo. I partiti che hanno al loro
interno persone antisemite
dovrebbero espellerle. Queste
persone sanno cosa accadde in
passato? L’Italia ha tanti problemi
economici, mancanza di lavoro,
eppure c’è chi si preoccupa di più di
combattere contro chi dovrebbe
essere suo fratello. Dall’estero è
questo che si vede e, ripeto, è una
cosa che si fatica a comprendere».
Padre Nuno da Silva Gonçalves,
rettore della Gregoriana, e il
cardinale Miguel Ángel Ayuso
Guixot, guida in Vaticano del
Dialogo interreligioso, hanno
richiamato la necessità della
fratellanza in scia al documento
firmato dal Papa e dal grande imam
di al-Azhar, Sheikh Ahmed
el-Tayeb, ad Abu Dhabi. Guixot si è
detto «disgustato» dalle minacce
alla Segre. Le religioni possono
aiutare a superare l’odio?
«La fratellanza umana dovrebbe
sempre guidare le nostre azioni. Un
concetto che ha implicazioni
immediate per il nostro mondo e il
nostro tempo. È evidente a tutti che
in primo luogo dobbiamo
contrastare l’odio, il razzismo,
l’antisemitismo, e anche
l’islamofobia e gli attacchi alle
comunità cristiane. Sono tutti
fenomeni inaccettabili».
Ritiene che vi sia indifferenza
sugli episodi di antisemitismo?
«Sì, troppa. La destra cresce in tutta
Europa e di fronte a ciò occorre che i
governi escano allo scoperto, si
espongano, denuncino i fatti illeciti.
E sono tanti. La rabbia è contro gli
ebrei, ma anche contro migranti e
membri di altre religioni. Dobbiamo
reagire. L’indifferenza è pericolosa».
Diversi recenti attentati in
Europa sembrano essere stati di
matrice religiosa. Cosa pensa?
«Non dobbiamo permettere a una
sola fede di danneggiare o calpestare
le altre. Le persone di fede di tutte le
religioni devono unirsi e dire in
modo chiaro che la libertà di culto è
universale e assoluta».
Come vede l’Europa oggi?
«I progressi tecnologici hanno
accelerato una profonda crisi
spirituale. Il declino della religione, e
il fatto che un sostituto della
religione non è stato trovato,
lasciano l’anima degli uomini
affamata e assetata. Insieme, cresce
l’estremismo. L’odio si sta
sostituendo all’amore».
Qual è la regola alla radice della
Torah?
«Una sola: non fare a un altro ciò che
ti è odioso. Ama il tuo prossimo come
te stesso, insomma. Siamo tutti figli e
figlie di Dio. E per questo siamo
fratelli e sorelle. La fraternità umana
è il nucleo della nostra esistenza.
Dobbiamo combattere contro l’odio.
Il razzismo è assolutamente
inaccettabile. Dobbiamo sradicarlo.
L’antisemitismo è assolutamente
inaccettabile. Dobbiamo eliminarlo.
Anche l’islamofobia è assolutamente
inaccettabile. Dobbiamo cancellarla.
E così gli attacchi alle comunità
cristiane sono del tutto inaccettabili.
Dobbiamo fermarli».

Lauder, presidente del World Jewish Congress


Il leader ebraico “Così l’Italia


sta dimenticando la Shoah”


di Paolo Rodari

Filantropo
Ronald Lauder,
75 anni, uomo
d’affari
e collezionista
d’arte,
è presidente
del World
Jewish Congress

. Sabato,9 novembre^2019 Politica pagina^11

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