la Repubblica - 09.11.2019

(Brent) #1
dalla nostra inviata
Anna Lombardi

NEW YORK — Il diavolo vestirà pure
Prada: ma nell’azienda meneghina
ne sanno una più di lui. Almeno a
sentire le tante storie legate da un
unico filo conduttore, quello della
sostenibilità, che ieri, nella vecchia
fabbrica di pianoforti sulla 51esima
strada dove la celebre Maison ha il
suo quartier generale newyorchese,
si sono susseguiti per l’intera giorna-
ta. Affrontando questioni cruciali
come inclusione, disabilità, rispetto
dei diritti dei lavoratori, parità di ge-
nere, razzismo, nell’ambito di “Sha-

ping a Sustainable Future Society”,
cioè “plasmare l’idea di una futura
società sostenibile”: terza conferen-
za annuale organizzata dal gruppo,
per fare il punto su cosa significa og-
gi sostenibilità sociale. E come acca-
demia, industria, istituzioni cultura-
li, possono contribuire in tal senso.
«Viviamo un momento politico e so-
ciale complesso. Su concetti come
ambiente, diversità, inclusione ser-
ve un nuovo impegno», dice Carlo
Mazzi, presidente del gruppo Prada.
«Noi diamo un contributo con pro-
getti come Re-Nylon, prodotti in ny-
lon rigenerato, realizzato con rifiuti
e vecchie reti recuperati negli ocea-
ni e la partecipazione al G7/Fashion

Pact. Ma con questi incontri raccon-
tiamo le storie di chi è impegnato a
creare una società più sostenibile».
Ogni relatore, una storia di impegno
e sostenibilità. A partire da un visio-
nario come David Adjaye Obe, l’ar-
chitetto britannico-ghanese celebre
per il suo approccio democratico.
Suo è il Nmaahc di Washington, pri-

mo museo dedicato alla storia degli
afroamericani. Così come le case po-
polari di Sugar Hill, ad Harlem, New
York, pensate come un luogo di ag-
gregazione sociale. I lavori, modera-
ti da Gianni Riotta, direttore della
scuola di giornalismo della Luiss,
prevedevano una lunga lista di ospi-
ti, dal campione paralimpico di nuo-

to Simone Barlaam al direttore di Ci-
ty Science Kent Larson. E poi Ri-
chard Armstrong, direttore del Solo-
mon Guggenheim Museum, che a
Repubblica dice: «Le istituzioni cul-
turali contribuiscono sempre più a
formare la coscienza civile. A febbra-
io con la mostra “Countryside, The
Future” esploreremo i cambiamenti
nelle aree non urbane del mondo».
Fino all’attivista Amanda Gorman,
21 anni, la più giovane “poetessa lau-
reata” d’America: «Il cambiamento
è intorno a noi. Istituzioni e aziende
hanno un ruolo fondamentale nel
forgiare valori comunitari più forti»
dice. Lo chiedono i consumatori: lo
conferma la ricerca presentata da
Ravi Dhar, direttore del Center for
Customer Insight di Yale, esperto di
quei fattori psicologici, economici e
culturali che influenzano il merca-
to. Ebbene, siamo tutti pronti a spen-
dere di più per prodotti di aziende
attente alle condizioni dei lavorato-
ri, alla parità di genere e alle questio-
ni ambientali. Sarà per questo che il
diavolo veste Prada?

L’anniversario

Ragazzi e prof online


il futuro si siede in classe


Repubblica@Scuola, sezione del nostro sito, compie 20 anni


Con 2300 istituti, una piattaforma che fa sperimentare il giornalismo


La conferenza di Prada a New York


La moda di domani


sceglie la sostenibilità


di Angelo Melone

ROMA — E alla fine il traguardo
nemmeno immaginabile è giunto:
Repubblica@Scuola compie
vent’anni. Ovviamente, alla sua na-
scita, quella “chiocciola” che or-
mai condiziona le nostre vite era
solo un richiamo al futuro. Arriva-
va nelle scuole con le copie di Re-
pubblica innescando un comples-
so meccanismo di partecipazione
fino a far realizzare un giornale ad
ogni istituto. E questo non è certo
cambiato, si è solo moltiplicato on-
line, seguendo i ragazzi (e tutti
noi) sugli strumenti di comunica-
zione che evolvevano. È il 2008,
Repubblica@Scuola si trasforma
in un sito sempre più grande che
raccoglie le migliaia di siti gestititi
dalle scuole. Un avveniristico
esperimento di giornale online

realizzato dai ragazzi che un anno
dopo viene premiato dalla World
Association of Newspapers, l’asso-
ciazione mondiale degli editori,
come migliore iniziativa editoria-
le nel mondo a favore dei teena-
ger. Una lunga corsa. Intensa e ap-
passionata. Lo scorso anno è stata
raggiunta la cifra record di 135 mi-
la contributi pubblicati da studen-
ti e studentesse, e la nostra comu-
nità continua a crescere. Ne fanno

parte più di 260.000 ragazzi,
12.000 professori e 2.300 scuole.
Sono numeri che ne fanno una
piattaforma unica, di lavoro e di-
vertimento intellettuale, che pro-
pone ai ragazzi di sperimentarsi
con tutte le forme di giornalismo
durante i mesi di scuola. E che è
già ripartita, con l’anno scolastico.
Con le proposte settimanali di arti-
coli da scrivere, didascalie, foto,
nel campionato degli studenti.
Con collaborazioni prestigiose
con Comix, Imun, National Geo-
grafic, Msf per citarne solo alcune.
E l’esperienza di scuola-lavoro
con un grande corso interattivo di
giornalismo. Infine il premio
Atlante alla sua seconda edizione,
per i docenti. Che, di fatto, sono il
vero motore nascosto delle miglia-
ia di “redazioni” sparse nelle scuo-
le italiane.

Una serie di lezioni esclusive
(che gli studenti possono
seguire sul portale) che alcuni
protagonisti della cultura,
dello spettacolo e dello sport
tengono direttamente in una
classe o ad una classe invitata
al giornale. In cattedra
Camilleri (ora
quasi commovente la sua
appassionata spiegazione di
Pirandello in un liceo
romano), Baricco, Augias,
Toni Servillo, Zerocalcare,
Odifreddi, Rumiz, Mazzucco,
Carofiglio, Manuel Agnelli,
Bebe Vio, Bolzoni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Atlante
Il boom
del global teacher

Rep@conference
I protagonisti
in cattedra

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Dagli articoli alla gara
delle didascalie. Una
settimana dopo l’altra,
la nostra redazione offre
spunti di cronaca per
stimolare e aiutare gli studenti
a scrivere articoli su temi
di attualità, ad immaginare
didascalie (e qui si apre un
diluvio di immaginazione)
a fotografie che vengono
via via proposte, ma anche
a mandare le loro foto.
È il Campionato nazionale
degli studenti con in palio
per tutti premi e sfide
stimolanti.

Repubblica@Scuola
collabora con United
Network (la grande
organizzazione delle
simulazioni Onu).
I vincitori che avranno
prodotto gli articoli migliori
sul tema verranno affiancati
alle iniziative di Imun
(Italian Model United
Nation) che premia
gli studenti
con borse di studio,
tra cui la partecipazione
al Global Citizens
Model United
Nations di New York

Obiettivo Imun


Le borse di studio
con l’Onu

Insieme a United Network una
iniziativa unica: una piattaforma
cui inviare i progetti promossi e
realizzati nelle scuole. Nel 2018
“Atlante italian teacher award”,
all’esordio, ha travolto ogni
ottimistica previsione: 700
progetti, che ne fanno già il più
grande contenitore di progetti
scolastici consultabili da tutti.
Sei i prof premiati. Quest’anno
si raddoppia: la seconda
edizione è in più gemellata con
il “Nobel” dei docenti, il Global
Teacher Prize. Fino al celebre
appuntamento finale di Doha.

Studente reporter
La gara
delle didascalie

Quello della “prima pagina”
è un esperimento iniziato
lo scorso anno, che permette
agli studenti delle scuole
italiane di leggere
Repubblica, scegliere
l’articolo preferito e
raccontare il perché lo hanno
scelto in trecento battute.
Un numero proposto
ogni tre settimane.
La notizia,
per noi, è stata che i ragazzi
hanno letto il giornale
e sono arrivati migliaia
di commenti.
Si ricomincia così.

Prima pagina


Trecento battute
per un articolo

Ci sarà la nuova edizione
dei Comix Games:
i giochi ludolinguistici in
collaborazione con Comix,
Salone Internazionale del
Libro di Torino e Museo
Egizio. Un campionato di
giochi sulla lingua italiana
che dura sul sito tutto l’anno,
con “semifinali” condotte
dagli organizzatori del
celebre diario direttamente
nelle scuole e la finalissima
che per due ore “occupa”
il Salone del Libro
di Torino.

Comix Games
Giocare
con la lingua italiana

jLa poetessa
Amanda
Gorman
con Richard
Armstrong
(Solomon
Guggenheim
Museum).
Sopra,Carlo
Mazzi, Prada

. Sabato,9 novembre^2019 Cronaca pagina^21

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