Il Sole 24 Ore - 14.11.2019

(Brent) #1

Il Sole 24 Ore Giovedì 14 Novembre 2019 35


Norme & Tributi


Migranti, l’integrazione


non basta per il permesso


Giovanni Negri


Non ha applicazione retroattiva la


stretta del decreto Salvini sui per-


messi per ragioni umanitarie.


Non scatta cioè per le domande


introdotte prima del  ottobre


. E tuttavia, se la richiesta de-


ve essere esaminata secondo le


vecchie regole, una volta che sia


accolta conduce al rilascio del più


rigido permesso di soggiorno per


casi speciali introdotto dal decre-


to stesso, il Dl /. Inoltre, la


protezione umanitaria, oggi can-


cellata, non può essere ricono-


sciuta solo sulla base di una valo-


rizzazione dell’integrazione in


Italia per effetto del posto di lavo-


ro ottenuto.
Sono queste le conclusioni cui

approdano le Sezioni unite civili
con la sentenza  depositata

ieri che ha affrontato un caso non


previsto dalla (scarna) disciplina
transitoria del decreto legge cioè

quello per cui la commissione ter-


ritoriale ha negato il permesso
poi invece riconosciuto dal giudi-

ce prima del  ottobre dell’anno


scorso.
Le Sezioni unite ricostruiscono

i tratti della vecchia disciplina,


imperniata sul permesso di sog-
giorno per ragioni umanitarie

della durata di due anni, rinnova-


bile e convertibile nel permesso
per motivi di lavoro e in quello

per motivi familiari, e della nuova


che ha invece introdotto una for-


ma di protezione speciale della
durata di un anno, rinnovabile,

ma non convertibile.


La sentenza chiarisce che, mal-
grado il diritto di asilo nasca

quando il richiedente fa ingresso


in Italia in condizioni di vulnera-
bilità che mettono in pericolo

l’esercizio di diritti fondamentali,


è la presentazione della domanda
che cristalizza la normativa da

applicare. Con la domanda il tito-


lare del diritto esprime il suo bi-
sogno di tutela ed è quindi il mo-

mento della sua presentazione a


individuare il complesso delle re-
gole applicabili.

Tuttavia, una volta riconosciu-


ta l’esistenza dei vecchi requisiti,
il permesso sarà quello nuovo e

più breve e non convertibile. Non


c’è contraddizione in questo ra-
gionamento, sottolinea la senten-

za, visto che «la permanente rile-


vanza della protezione umanita-
ria o risultanti da obblighi costi-

tuzionali o internazionali dello
Stato italiano discende dalla irre-

troattività della novella, che l’ha


espunta dall’ordinamento; il con-
creto atteggiarsi del permesso

che pur sempre risponde a quella
protezione, è dettato dall’inter-

pretazione conforme a Costitu-


zione, che valorizza la volontà del
legislatore».

Infine, le Sezioni unite pun-


tualizzano che il permesso di
soggiorno per ragioni umanitarie

non può essere concesso con


esclusivo riferimento all’integra-
zione in Italia (nel caso attraver-

so il posto di lavoro) e neppure


sarebbe stato possibile sulla base
di una generica considerazione

del contesto dei diritti umani nel
Paese di origine. Serve, invece,

una valutazione comparativa


della posizione soggettiva del ri-
chiedente con riferimento al pro-

prio Paese a confronto con la si-


tuazione di integrazione rag-
giunta in Italia.

«Sui permessi umanitari aveva


ragione la Lega – ha affermato il
leader del Carroccio Matteo Salvi-

ni commentando la sentenza del-


la Cassazione –, è la migliore ri-
sposta agli ultrà dei porti aperti e

che vorrebbero cancellare i decre-


ti sicurezza».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

CASSAZIONE


Sulle ragioni umanitarie


serve un confronto


con la situazione di origine


La stretta del decreto Salvini


non ha efficacia


sulle vecchie domande


Nuovo avviso #conciliamo


anche per le piccole imprese


Barbara Massara


Matteo Prioschi


Ripubblicato dal dipartimento del-


le politiche della famiglia della Pre-
sidenza del consiglio dei ministri,

l’avviso #Conciliamo, che ora è ac-
cessibile anche alle piccole imprese

e con contributo graduato in base


alle dimensioni del soggetto richie-
dente. Pubblicato una prima volta

a fine agosto, il bando è stato so-


speso a inizio ottobre per appro-
fondimenti tecnico-giuridici.

La versione aggiornata (datata 


novembre) prevede sempre un
contributo a fondo perduto per la

realizzazione di progetti relativi al


rapporto tra la famiglia e l’attività
lavorativa. In particolare, crescita

della natalità, riequilibrio dei cari-


chi di cura tra uomini e donne; in-
cremento dell’occupazione femmi-

nile; contrasto all’abbandono degli


anziani; supporto alla famiglia con


disabili; tutela della salute.
I progetti devono avere una du-

rata di almeno  mesi e devono es-
sere nuovi o costituire lo sviluppo

di quelli già esistenti (nella prece-


dente versione dell’avviso era con-
sentita anche la sola prosecuzione).

Se nella prima versione erano le


aziende e le cooperative con alme-
no  dipendenti a tempo indeter-

minato, ora il contributo può esse-


re chiesto dalle imprese individua-
te dagli articoli  e  del co-

dice civile aventi sede legale o unità


operative in Italia, anche costituite
in associazione temporanea di sco-

po, contratto di rete o associazione


temporanea d’impresa e anche i
consorzi e i gruppi di società colle-

gate o controllate in base all’artico-


lo  del codice civile.
A fronte della dotazione finan-

ziaria complessiva di  milioni di


euro, il contributo erogabile a ogni
richiedente, quale compartecipa-

zione alle spese varia:


da mila a mila euro per im-
prese con meno di  dipendenti e

ricavi fino a  milioni di euro nel-


l’ultimo esercizio contabile. In tal
caso il richiedente deve contribui-

re al progetto per il % dell’im-
porto richiesto;

da mila a mila euro per


aziende con meno di  dipenden-


ti e ricavi fino a  milioni. Com-
partecipazione al  per cento;

da mila a mila euro se i


dipendenti sono tra  e  e i ri-
cavi fino a  milioni, con compar-

tecipazione al  per cento;


da mila a , milioni di eu-
ro se ci sono oltre  dipenden-

ti e i ricavi superiori a  milio-


ni, con compartecipazione al 
per cento.

Non dovrebbero essere più am-


messe le cooperative (in preceden-
za citate esplicitamente), anche se

all’articolo  si fa però riferimento


a soci lavoratori delle stesse quali
destinatari dei progetti.

Qualora la realizzazione del
progetto sia affidata a un soggetto

terzo, quest’ultimo deve avere


quasi tutti i requisiti prescritti per
lo stesso preponente. Si applica al-

tresì la norma dell’avvalimento


previsto dall’articolo  del codice
degli appalti.

Le domande vanno presentate


entro le ore . del  dicembre.
Verrà redatta una classifica

dei progetti proposti sulla base di


criteri illustrati nell’avviso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

AGEVOLAZIONI


Contributi per favorire


il rapporto tra esigenze


familiari e lavoro


Scuola,


iscrizioni


dal 7 al 31


gennaio


Claudio Tucci


C’è tempo dal  al  gennaio per


iscriversi all’anno scolastico
/. La procedura è sempre

via internet tramite il portale


“Iscrizioni on line” dove dalle  del
 dicembre le famiglie possono

iniziare a registrarsi. Chi ha
un’identità digitale Spid è in grado

di entrare nella sezione web con le


credenziali del gestore che ha rila-
sciato l’identità. Le famiglie in dif-

ficoltà, o che non hanno internet,


sono aiutate dalle singole scuole.
Le iscrizioni online riguardano an-

che i corsi di istruzione e forma-


zione regionali (nei territori che
hanno aderito); per le scuole del-

l’infanzia la procedura rimane car-


tacea. L’adesione degli istituti pa-
ritari al sistema “Iscrizioni on line”

resta facoltativa.


Il Miur ha pubblicato ieri la con-
sueta circolare con le indicazioni

operative per iscrivere i ragazzi alle


prime classi del nuovo anno.
L’operazione interessa circa , mi-

lioni di famiglie. Per affiancare i ge-


nitori nella scelta è disponibile una
nuova app del portale ministeriale

“Scuola in Chiaro” con la quale si


accede più facilmente alle princi-
pali informazioni sugli istituti.

Per la scuola dell’infanzia, la do-


manda cartacea si presenta diretta-
mente alla scuola prescelta. I geni-

tori possono scegliere tra tempo


normale ( ore settimanali), ri-
dotto ( ore) o esteso fino a  ore.

Alla primaria si iscrivono gli alunni
che compiono sei anni entro il 

dicembre . In caso di disponi-


bilità di posti, sono ammessi gli
studenti che compiono i sei anni

entro il  aprile . Al momento


della compilazione della domanda
online le famiglie indicano le pro-

prie preferenze orarie da  a 


ore, estendendosi anche fino a  o
 ore. Alle medie l’articolazione

del tempo scuola varia da  ore


(tempo ordinario) oppure tempo
prolungato (da  a  ore), se ser-

vizi e strutture lo consentono. Alla


prima classe delle superiori, nel
modulo online, si indicano anche la

scelta dell’indirizzo di studio e del-


l’eventuale opzione. In generale,
oltre alla prima scelta, si possono

segnare fino a un massimo di altri


due istituti.


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http://www.ilsole24ore.com

L’approfondimento
sulla circolare del Miur

ISTRUZIONE


In una circolare del Miur


le indicazioni


per l’anno /


Giudici tributari,


arretrati penalizzati


INTERPELLO ENTRATE


I compensi sono soggetti


ad aliquota ordinaria


anche se pagati dopo anni


Il compenso variabile erogato ai


giudici tributari, assimilato al red-


dito da lavoro dipendente, erogato


dopo due anni dalla maturazione


del diritto va assoggettato a tassa-


zione ordinaria. È quanto sostiene


l’agenzia delle Entrate nella rispo-


sta ad interpello  pubblicata ieri.


Sulla questione sono stati propo-


sti numerosi ricorsi e si è in attesa di


una pronuncia della Cassazione.


Il problema che ha portato molti


giudici tributari a presentare ricor-


so nasce da fatto che il compenso


variabile erogato con tanto ritardo,


fa scattare lo scaglione di imposta


più elevato. Secondo le Entrate la


tassazione separata si può applicare


quando «situazioni di carattere giu-


ridico» o «oggettive situazioni di


fatto» impediscono l’erogazione del


quantum nell’anno di maturazione.


Quando però il ritardo nel versa-


mento è “fisiologico” allora questa


“salvaguardia” non scatta.


Le Entrate citano poi la sentenza


della Corte costituzionale /


che ha soppresso la norma, conte-


nuta nel Dl /, che stabiliva di


sottoporre a tassazione ordinaria «i


compensi corrisposti ai membri


delle commissioni tributarie entro
il periodo di imposta successivo a

quello di riferimento». Per le Entra-
te questa pronuncia, non significa

che non si può applicare la tassazio-


ne ordinaria, e quindi il principio di
cassa, ma conferma i principi che

ispirano la tassazione separata sui


redditi di lavoro dipendente ed as-
similati e cioè un ritardo causato da

circostanze oggettive di fatto o da


impedimenti di carattere giuridico.
«Il compenso variabile, in parte

riconosciuto a tutti e in parte eroga-


to alle Commissioni più virtuse di-
pende dal numero di depositi - spie-

ga la presidente dell’Associazione


magistrati tributari Daniela Gobbi



  • che Sogei conosce in tempo reale».


Non si giustificano quindi, secondo


Daniela Gobbi, i due anni di attesa
tra maturazione del compenso ed

erogazione. E aggiunge: «la Corte


costituzionale ha annullato la nor-
ma che voleva sottoporre a tassa-

zione ordinaria il compenso eroga-


to oltre il  gennaio dell’anno suc-
cessivo alla sua maturazione» Ma

non è tutto. L’emolumento premia-


le viene diviso tra i giudici tributari
e i dipendenti delle segreterie, che

lo ricevono prima rispetto ai giudi-


ci, e a tassazione separata, dando
origine, secondo Gobbi «a un’ecla-

tante disparità di trattamento».


—Fe. Mi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultima chiamata


per il bonus bebè 2019


WELFARE


Occorre presentare la Dsu


per non perdere le mensilità


relative a quest’anno


Occorre presentare una dichiara-


zione sostitutiva unica (Dsu) e ot-


tenere un Isee entro il  dicembre


se non si vogliono perdere le men-


silità del bonus bebè riferite a que-


st’anno. Lo ricorda l’Inps con il


messaggio / pubblicato


ieri, a fronte del fatto che numero-


si beneficiari non hanno ancora


presentato la Dsu, adempimento


da ripetere ogni anno.


Una prima conseguenza è che


l’erogazione mensile del bonus è


stata sospesa. L’altra è che, se


non ci sarà una “regolarizzazio-


ne” entro fine anno, non si avrà la


possibilità di recuperare gli im-


porti arretrati.


L’assegno di natalità, o bonus


bebè, è di  euro a fronte di un


Isee minorenni fino a mila euro
ma diventa di  euro se l’Isee è

inferiore a mila euro. Per i bam-


bini nati, adottati o affidati nel pe-
riodo - ha durata trien-

nale, per quelli del  dura solo


 mesi. Quest’anno, quindi, sono
in pagamento gli assegni riferiti

agli eventi del  e a quelli del
-.

Per il bonus triennale, se si pre-


senta una Dsu entro il  dicembre
si possono ottenere tutte le rate di

quest’anno. Se si attende il ,


verranno pagate solo le mensilità
residue. Per il bonus annuale, in-

vece, chi non si mette in regola nel


, perde tutti gli arretrati.
L’anno prossimo andrà comun-

que rinnovato l’indicatore della si-


tuazione economica equivalente
per continuare a incassare le rela-

tive mensilità, anche per gli eventi


avvenuti nel  (in tal caso gli
importi sono maggiorati del %

per figli successivi al primo).


—M.Pri.
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Il leader del Carroccio:


è la migliore risposta


agli ultrà dei porti aperti


che vorrebbero cancellare


i decreti sicurezza


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