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ROMA — Sulle braccia i segni delle
botte, delle mazzate, nel vero sen-
so della parola, che ha preso pri-
ma che un proiettile gli entrasse
in testa. L’autopsia sul corpo di
Luca Sacchi, il 24 enne morto fuo-
ri da un pub all’Appio Latino il 23
ottobre, ha confermato che la vit-
tima è stata picchiata con una
mazza da baseball di metallo. E
che ha cercato in tutti i modi di di-
fendersi, proteggendo sé stesso e
il suo viso. Fino a che ha potuto, fi-
no a che i due ventunenni accusa-
ti della sua morte, Valerio Del
Grosso e Paolo Pirino, non hanno
tirato fuori la pistola.
Dettagli che, però, continuano
a lasciare senza risposta molte do-
mande sulla dinamica, sul moven-
te, sul perché Luca sia stato fred-
dato in mezzo alla strada. Gli inve-
stigatori lavorano giorno e notte.
Visto che i testimoni si sono rive-
lati poco collaborativi, le risposte
si cercano altrove. Al vaglio degli
inquirenti ci sono cinque telefo-
ni: si cerca di incrociare una serie
di dati per individuare rapporti,
contatti precedenti e successivi
all’omicidio. Per capire chi, quel-
la notte, ha contattato i pusher.
Tra i telefoni analizzati, c’è anche
quello della fidanzata di Luca,
Anastasiya: anche lei, sentita su-
bito dopo la tragedia, ha omesso
di raccontare che l’incontro fosse
stato fissato per scambiare dro-
ga.
Si scava anche sui rapporti tra
la coppia e Giovanni Princi, ami-
co di scuola di Luca con prece-
denti per droga, era lui, almeno
quella sera, il contatto con gli
emissari dei due pusher. I pubbli-
ci ministeri vogliono capire che
ruolo ha avuto anche perché, non
solo ha negato che ci fosse mai
stata della droga in ballo, ma subi-
to dopo lo sparo, era sparito nel
nulla.
Intanto i magistrati, terminato
l’esame autoptico, hanno dato il
nulla osta per i funerali che saran-
no organizzati la prossima setti-
mana.
— m.e.v.
Sul sito
di Repubblica
È di almeno 74 morti e 40 feriti il bi-
lancio dell’incendio divampato in
Pakistan su un treno carico di pelle-
grini diretti a Lahore, dove è in pro-
gramma un raduno religioso isla-
mico. Ad innescare le fiamme, l’e-
splosione di un fornello a gas con il
quale alcune persone stavano pre-
parando la colazione. Attività teori-
camente vietata a bordo dei convo-
gli ferroviari, ma che viene in real-
tà permessa dalle autorità.
Drammatici i racconti dei testi-
moni che hanno parlato di diversi
passeggeri che si sono buttati dai fi-
nestrini con il treno in corsa per evi-
tare di rimanere avvolti dalle fiam-
me. «Sono profondamente triste
per la terribile tragedia», ha dichia-
rato il primo ministro pachistano
Imran Khan, annunciando l’apertu-
ra di «un’indagine immediata, che
deve essere completata con urgen-
za» per fare luce sull’accaduto.
Pakistan
Incendio sul treno
dei pellegrini
Almeno 74 morti
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Nuovi intoppi per il Mose, il sistema
di dighe mobili che dovrebbe pro-
teggere Venezia dall’acqua alta. Rin-
viato il maxi test di sollevamento
delle 19 paratoie della barriera alla
bocca di porto di Malamocco, previ-
sto per il 4 novembre, anniversario
dell’alluvione del 1966. Durante i te-
st di sollevamento parziale, il 21 e 24
ottobre, sono state riscontrate delle
vibrazioni in alcuni tratti di tubazio-
ni. «Rinvio per motivi precauziona-
li», dicono al Consorzio Venezia
Nuova. Il meccanismo di solleva-
mento è complesso: attraverso una
tubazione le paratoie vengono svuo-
tate dall’acqua e alleggerite con l’i-
niezione d’aria. Viceversa, per farle
scendere l’aria viene espulsa. Ed è in
quest’ultima fase che i tubi hanno vi-
brato troppo. Tra scandali, ritardi e
costi lievitati a 6 miliardi di euro, il
Mose sarà concluso a fine 2021.
— Francesco Furlan
Venezia
Mose, troppe vibrazioni
Salta il maxi test
per vedere se funziona
kLa diga mobile Rinviato il test di sollevamento ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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La corte d’Appello ritiene corretta
la delibera della regione Lombardia
che vieta l’ingresso alle donne con il
volto coperto dal velo in luoghi pub-
blici. L’Associazione degli studi Giu-
ridici sull’immigrazione, gli Avvoca-
ti per Niente Onlus, l’Associazione
volontaria di assistenza sociosanita-
ria e per i diritti dei cittadini stranie-
ri, rom e sinti e la Fondazione Guido
Piccini per i diritti dell’uomo onlus
avevano portato in tribunale la re-
gione dopo l’approvazione della de-
libera del 2015 che vietava l’ingresso
alle donne con il volto coperto in luo-
ghi pubblici per ragioni di sicurez-
za. C’è infatti “l’ esigenza di identifi-
care coloro che vi accedono”.
È giallo a Zandobbio per la morte di
un’impiegata dell’Ufficio tecnico
del Comune. Bruna Calegari, 59 an-
ni, è stata trovata riversa a terra dai
colleghi ieri alle 14. Nessuna ipotesi
è esclusa, nemmeno l’omicidio.
I medici del 118 hanno notato al-
cune ferite al petto e al collo, forse
provocate da una forbice. I colleghi
negli altri uffici non hanno sentito
rumori sospetti, solo un tonfo. Vici-
no al corpo dell’impiegata c’era
una scaletta con alcune gocce di
sangue, per questo la Procura ha di-
sposto l’autopsia. Alcune persone
hanno riferito che in mattinata la
donna aveva avuto una discussio-
ne con un altro dipendente.
Bergamo
Impiegata morta
in ufficio al Comune
La pista dell’omicidio
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Il dentista
dei più poveri
Si chiama Felipe
Rossi e con
l’associazione
“Por1sorriso”
raccoglie fondi
per viaggiare
nei paesi in
difficoltà e
offrire il suo
lavoro a chi ne
ha bisogno.
Legno
amico
La campagna
“L’Italia che
rinnova” nasce
da associazioni
che danno
valore alla prima
tra le energie
rinnovabili.
La rivincita
di Riise
“La partita della
vita” di Riise,
nuova puntata
della webserie sui
90’ memorabili
dei calciatori, va
oltre la
Champions vinta
col Liverpool nel
- Quel
trionfo in finale
contro il Milan
consentirà al
difensore di
prendersi una
rivincita sui chi lo
bullizzava
quando era un
bambino.
Italia
Procione
in gabbia
L’ imprenditore
segue la legge e
denuncia
Remigio,
l’orsetto
lavatore che ha
in casa. Ma i
carabinieri gli
imputano la
detenzione di
specie
pericolosa e
sequestrano
l’animale.
Roma
Luca cercò di difendersi, poi lo sparo
Sotto esame il cellulare di Anastasiya
kLa vittima Ieri dalla procura
il via libera ai funerali di Luca Sacchi
ANDREA MEROLA/ANSA
1.596
In Italia nel 2019
Sono i casi segnalati da
gennaio a settembre (Iss)
86,5%
Senza copertura
Sono i pazienti non vaccinati
al momento del contagio
58%
Lazio e Lombardia
Quasi sei casi su dieci solo in
queste regioni. Primo il Lazio
I numeri
Morbillo e vaccino
Milano
La Corte d’Appello:
no al volto coperto
in luoghi pubblici
. Venerdì,1 novembre^2019 pagina^25