la Repubblica - 01.11.2019

(Michael S) #1
di Lucio Cillis

Roma — Sono ore decisive per il futu-
ro di Alitalia. La lettera di Lufthansa
a governo e Ferrovie anticipata ieri
da Repubblica ha scosso la trattativa
per il salvataggio della compagnia.
In queste ore, le delegazioni dei
“quasi” soci della Nuova Alitalia trat-
tano la partnership partendo pro-
prio dalle basi elencate nella missi-
va firmata dal membro del cda della
compagnia tedesca Harry Hohmei-
ster.
E giovedì prossimo, 7 novembre,
potrebbe rivelarsi come la giornata
decisiva per la futura alleanza e per
gli 11 mila dipendenti della linea ae-
rea con base a Fiumicino. Quel gior-
no, infatti, si riunirà il consiglio di
amministrazione di Lufthansa in oc-
casione della presentazione dei dati
trimestrali. Nel corso della riunione
del board, il numero uno Carsten
Spohr scoprirà le carte mettendo ne-
ro su bianco la somma che il gruppo
sarà disposto a mettere sul piatto,
verosimilmente da 150 a 180 milioni
di euro. Un passaggio determinante
per battere la concorrenza di Delta,
il vettore Usa pronto a giocarsi fino

a 125 milioni. Ma l’operazione an-
drebbe messa a punto in tempi stret-
tissimi: la deadline fissata dal gover-
no resta al 21 novembre.
L’ingresso di Lufthansa avverreb-
be quindi con una partecipazione
compresa tra il 15 e il 18% della nuo-
va società, con Atlantia e Ferrovie in-
torno al 35% ciascuna e il ministero
dell’Economia al 15%. I tedeschi ve-
drebbero così soddisfatta la condi-
zione di avere i soci privati in mag-
gioranza. L’opzione tedesca, come è
noto, piace anche ad Atlantia, che è
disposta a partecipare all’operazio-
ne di rilancio della compagnia solo
in presenza di un socio industriale
che si accolli la gestione della com-
pagnia; condizione che allo stato
Delta non soddisfa.
Un miliardo basterà per partire e
rimettere in piedi la compagnia. Il
piano prevede due anni di sacrifici
per i dipendenti che diminuiranno

in una forbice compresa tra le 2.500
e le 2.800 unità. Il ministero dello
Sviluppo e quello del Lavoro, pro-
prio in queste ore, starebbero valu-
tando dove trovare le risorse per gli
ammortizzatori sociali. La flotta, al-
tro punto nevralgico della trattati-
va, dovrebbe scendere poco sotto le
100 “macchine” con l’uscita degli ae-
rei di corto-medio raggio, come gli
Embraer.
Nei primi due o tre anni di piano –
come è spiegato nella lettera dei te-
deschi – Alitalia subirà una compres-
sione delle attività, con una riduzio-
ne «significativa» del numero di ae-

rei e degli equipaggi oltre ad un ridi-
mensionamento della flotta e del
network. Lufthansa chiede anche
maggiore produttività. Poco di di-
verso rispetto agli interventi nelle
due crisi precedenti: quello che por-
tò alla privatizzazione e all’ingresso
della cordata di Roberto Colaninno
(2008-2009) e quello targata Etihad
(2013-2014). In entrambe le occasio-
ni furono siglati accordi di riduzio-
ne dei costi con i sindacati prima di
qualsiasi impegno finanziario.
Ieri come oggi, Lufthansa vuole
essere certa di non finire in una pa-
lude fatta di estenuanti confronti

con le sigle più rappresentative dei
dipendenti. E spera, inoltre, di po-
ter raggiungere nei prossimi due an-
ni il break even (il pareggio costi/ri-
cavi) e un Ebit margin (il valore della
redditività di un’impresa) dell’8%.
Ma già oggi la principale associa-
zione che rappresenta piloti e assi-
stenti di volo, la Federazione del Tra-
sporto Aereo (Fnta) ovvero Anpac,
Anp e Anpav, vede uno squarcio di
sereno. «Lufthansa potrebbe essere
un partner serio e pronto a sollevare
le sorti di Alitalia», dice il coordina-
tore di Fnta Stefano De Carlo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Su Repubblica


kL’anticipazione
Il quotidiano ieri ha rivelato
la lettera di Lufthansa

T S


jLe risorse
I ministeri della
Economia e del
Lavoro cercano
le risorse per gli
ammortizzatori
sociali

I mercati


A


lla sua prima uscita, per la 95°
Giornata del risparmio, il
presidente dell’Acri Francesco
Profumo rivendica la biodiversità
bancaria: «Le Casse di risparmio,
sopravvissute a un pensiero unico
che predicava come strada
imprescindibile l’aggregazione in
grandi gruppi e l’insostenibilità di
modelli altri, si confermano invece
imprese sostenibili e vicine ai
territori e ai bisogni». Parlava per le
24 Casse associate all’Acri - specie
Ravenna, Asti, Bolzano - che sono
esempi di banca locale come agente
di finanza sostenibile. Ma il Paese ha
115 gruppi, non tutti con uguale
salute. Le 22 popolari rimaste, specie
al Sud, ad esempio stentano a
ripulire gli attivi e ripartire; in
Borsa un pugno di banche “medie”
cincischia tra le grandi, munite di
fabbriche prodotto interne, e le
piccole (tra cui le banche di credito
cooperativo) che tali prodotti
comprano dai consorzi. Questa
medietas pone un problema di
modello industriale, che riguarda
una bella fetta del credito italiano
(Mps, Carige, Ubi, Bper, Banco Bpm).
Non è pensiero unico, soltanto cosa
da anni nota: fusioni chiamate, ma
inevase per baruffe tra manager,
penuria di soci forti, Bce codina. Non
tutte le diversità sono «ricchezze».
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di Andrea Greco

Il punto


Piccolo è bello


solo nel mondo


dell’Acri


Economia

roma — Dopo un buon 2018, un an-
no molto difficile per l’acciaio ita-
liano: la produzione (dati Sider-
web) dell’intero 2019 è vista in ca-
lo del 4,1%, contro un ribasso me-
dio per i Paesi dell’Ue del 3,1%. Per
l’Italia male le previsioni di vendi-
ta dei prodotti piani (i principali
dell’ArcelorMittal ex Ilva di Taran-
to), che quest’anno dovrebbero ca-
laredel 2,5%. Male il comparto au-
to, che nel 2019 dovrebbe consu-
mare quasi il 10% di acciaio in me-
no. Tutto ancora a vantaggio della
Cina: nei primi 8 mesi l’aumento
di produzione è del 9%.
Quella di quest’anno è una bru-
sca inversione di tendenza rispet-
to al 2018, quando il fatturato tota-
le della filiera siderurgica italiana
ha superato i 62 miliardi, in miglio-
ramento dell’11% rispetto all’anno
precedente, con il reddito netto
che è ammontato a 1,6 miliardi, in
aumento del 12%.

Industria


Acciaio, male il 2019


Produzione a -4,1%


peggio della media Ue


La prossima settimana


il cda dei tedeschi


scoprirà tutte le carte:


fino a 180 milioni


per prendere il 18%


della nuova società


I piloti si schierano


con il gruppo


di Colonia:


“Chiudere in fretta”


Il salvataggio

Alitalia, i paletti di Lufthansa


più produttività e 2.800 esuberi


Spread Btp/Bund

Dow Jones

Petrolio Brent

-0,76%134,45

-0,52%27.046,23

-0,66%60,21$

T


T


T


170
160
150
140
130
120

x1000

28v,0
27,5
27,0
26,5
26,0
25,5

x1000

64,0
63,0
62,0
61,0
60,0
59,0

x1000

21 ott 23 ott 25 ott 29 ott 31 ott

21 ott 23 ott 25 ott 29 ott 31 ott

21 ott 23 ott 25 ott 29 ott 31 ott

T +0,21%


ftse mib
22.693,77 +0,23%

ftse all share
24.670,06 -0,03%

euro/dollaro
1.1150 $

C F T SOCIETÀ COOPERATIVA
Comunica che per il giorno 16 novembre 2019 alle ore 04,00 in prima convocazione
e per il giorno 17 novembre 2019 alle ore 10,00 in seconda convocazione,
c/o la Sala Rossa della cooperativa in P.zza E. Artom, 12 in Firenze (FI) è convocata
L ’ ASSE MBL E A ST RAORDI NARI A GE NE RAL E DE I SOCI
per discutere e deliberare sul seguente
ORDI NE DE L GI ORNO
1) Modifica della delibera dell’assemblea straordinaria del 30 giugno 2019 di emissione SFP per com-
plessivi € 50.000.000,00 (cinquantamilioni/00), approvazione dei relativi regolamenti e mandato
al Consiglio di Amministrazione per l’emissione e l’offerta in sottoscrizione dei strumenti finanziari
partecipativi. Delibere inerenti.

Si ricorda ai soci ordinari che è consentito delegare un altro socio ordinario che non sia amministratore o
sindaco, purché abbia diritto al voto. Ogni socio può avere una sola delega (Art. 37 Statuto Sociale).
Si ricorda inoltre che i soci speciali possono partecipare all’assemblea, pur non potendo esercitare il diritto
di voto. (Art. 10 e 37 Statuto Sociale).
Firenze, 30/10/2019
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Roberto Bartolini

pagina. 26 Venerdì,1 novembre 2019

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