14 Martedì 12 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore
Economia & Imprese
Ruolo del gas cruciale
per ridurre lo spread
di prezzo con l’Europa
DECARBONIZZAZIONE
Le imprese: la transizione
energetica va gestita
senza salti tecnologici
Celestina Dominelli
La transizione verso un’economia a
ridotte emissioni è un’opportunitàenorme per l’Italia a patto che il go-
verno valorizzi il primato nazionalenell’uso del gas. Diversamente il tes-
suto economico, energivori in testa,
rischia di perdere terreno rispetto aicompetitor europei. È l’appello arri-
vato ieri dal convegno “Sistema gas
naturale, transizione e competitivi-tà”, organizzato da Confindustria
per ribadire il ruolo centrale del gas
in un paese, come l’Italia, in cui esisteuna stretta correlazione tra il prezzo
del gas sul mercato all’ingrosso e
quello elettrico. Con il risultato chequalsiasi incremento sul primo ver-
sante produce effetti sul secondo.
Le imprese lo dicono a gran voce.«L’Italia - avverte il presidente del
Gruppo tecnico Energia di Confin-
dustria, Giuseppe Pasini - sconta og-gi un differenziale sul prezzo del gas
rispetto al Nord Europa maggiore di
circa euro per megawattora chedetermina una perdita di competiti-
vità per le imprese nazionali». Oc-
corre, dunque, agire su più leve, par-tendo dal rafforzamento dell’inte-
grazione con il sistema elettrico e dal
potenziamento di infrastrutture erotte di approvvigionamento, come
documenta anche lo studio ad hoc -
si veda il Sole Ore di domenica -presentato ieri e coordinato dal vice-
direttore Politiche industriali diConfindustria, Massimo Beccarello.
Avendo presente, rimarca Davide
Tabarelli, presidente di NomismaEnergia, che ha collaborato al report,
«che i prezzi finali dell’elettricità
in Italia e Germania continuano acrescere per effetto della transizio-
ne». Ergo: lo svantaggio competitivoresta immutato. Anzi, potrebbe ad-
dirittura allargarsi se non si costrui-
ranno, per cominciare, nuovi ga-sdotti. Ecco perché Paolo Arrigoni
(Lega) e Gianluca Benamati (Pd) in-
sistono entrambi sulla necessità diprocedere con il completamento del
Tap (il gasdotto che porterà il gas
azero nel Vecchio Continente) e diaumentare le interconnessioni per
fare dell’Italia un hub del gas per
l’Europa. Quest’ultima,dice GuidoBortoni, ex numero uno dell’Autori-
tà per l’energia (Arera) e ora senior
advisor della Dg Enery alla Com-missione Europea, deve lavorare su
più fronti, a partire da tariffe e rego-
lazione del trasporto gas che incido-no direttamente sullo spread di
prezzo, come evidenzia anche Han-
nelore Rocchio, executive vice pre-sident regulatory affairs and stra-
tegy support di Eni.Insomma, la transizione energe-
tica deve essere governata e non solo
su scala nazionale, spiega Clara Po-letti, commissario dell’Arera. E va
gestita senza pericolosi salti tecnolo-
gici che genererebbero costi insoste-nibili per le imprese. Su cui già grava,
come ribadisce Girolamo Marchi,
presidente di Assocarta e coordina-mento associazioni Gas Intensive,
«un differenziale di prezzo che ri-
schia di compromettere la capacità diresistenza delle nostre aziende». Ed
è un allarme, il suo, condiviso da
Marco Bruseschi, presidente Coordi-namento Consorzi Energia Confin-
dustria e da Roberto Potì numero
uno di Igas, mentre Agostino Conte(Interconnector Italia) richiama l’at-
tenzione sul tema della sicurezza del
sistema. Su cui non manca l’impe-gno di Snam che, ricorda Massimo
Derchi, chief industrial assets officer,
ha destinato oltre il % degli inve-stimenti al a sostituzioni e ma-
nutenzioni della rete.
© RIPRODUZIONE RISERVATAPiastrelle, i nuovi dazi Usa alla Cina
rimettono in pista il made in Italy
INDUSTRIA
Via libera degli Stati Uniti
alle misure antidumping
sulle produzioni asiatiche
I produttori italiani
potranno guadagnare
, milioni di mq di vendite
Ilaria Vesentini
Il Dipartimento americano del
Commercio ha dato il via libera pre-
liminare ai dazi antidumping sulle
piastrelle cinesi, con rincari che
vanno dal a oltre il % dei
prezzi di importazione. Una notizia,
quella diffusa ieri a Modena in occa-
sione del primo International busi-
ness forum “The future of ceramics”
organizzato dai costruttori di tec-
nologie di Acimac-Confindustria,
che apre uno spazio potenziale sul
mercato americano, per i produttori
italiani e i competitor, di milioni
di metri quadrati di ceramica, oltre
milioni di dollari (questo il va-
lore delle vendite di piastrelle cinesi
negli Usa nel ).
È la conferma della validità della
petizione avanzata lo scorso aprile
al Governo Trump dall’industria ce-
ramica americana TCNA (le fab-
briche a stelle e strisce coprono circa
il % del consumo interno di pia-
strelle), per chiedere sia dazi sia ta-
riffe compensative sull’import cine-
se per pratiche competitive sleali,
tra sussidi pubblici concessi dalla
Repubblica popolare ai suoi cerami-
sti e i prezzi ridicoli: poco più di
euro al mq la piastrella cinese contro
un listino medio, ad esempio, del
prodotto italiano che supera i eu-
ro/mq). Un iter, quello oltreoceano,
che ricalca quanto già fatto dai pro-
duttori europei nel con l’intro-
duzione di aggravi tariffari fino al
% (prorogati poi fino al ) con-
tro l’invasione del “Made in China”con ottimi risultati: i prodotti sotto-
costo cinesi venduti in Ue sono crol-
lati del % in seguito ai dazi.Il Dipartimento americano del
Commercio aveva già approvato in
settembre in via preventiva, dopoquattro mesi di indagini, i counter-
vailing duty (misure compensative
dei sussidi statali) con tariffe del,% per produttori ed esporta-
tori cinesi di pavimenti e rivesti-
menti ceramici. La decisione ameri-cana di introdurre misure antidum-
ping (l’atto è del novembre) riapre
i giochi per l’industria ceramica ita-liana, che si appresta a chiudere un
negativo e sta perde quote sui
mercati globali – e su quello ameri-cano in particolare – mentre player
cinesi e indiani si spartiscono lagrande maggioranza della torta (la
Cina è tra i primi tre esportatori di
piastrelle in Paesi, l’India in ,fonte Acimac).
Se con i dazi si azzerasse l'import
cinese negli Stati Uniti (che pesa il% sui milioni di mq di pia-
strelle consumate ogni anno dagli
americani, primo fornitore estero)e si mantenessero gli equilibri at-
tuali tra gli altri competitor, i pro-
duttori italiani potrebbero guada-gnare , milioni di mq in più di
vendite. Una boccata d'ossigeno in
una piazza difficile, perché negliUsa la ceramica vale meno del %
dei pavimenti (il % è moquette) e
soprattutto sta esplodendo il feno-meno dell’LVT (il vinile di lusso), in-
trodotto quattro anni fa e già arriva-to a pesare quasi il % dei materiali
per pavimenti americani (il % se
si somma anche il vinile standard).E la previsione di Saint Gobain, il
numero uno al mondo nella distri-
buzione di ceramica e pavimenti( mila outlet in Paesi, mila
dipendenti e miliardi di euro di
fatturato), è che anche in Europa daqui al le vendite di LVT schiz-
zeranno a quasi il % (tre volte ivalori del ) mentre quelle di
piastrelle resteranno stabili attorno
al % del mercato.Lo scenario globale è complicato
per tutti i competitor e ieri a Modena
c’erano i top player cinesi, indiani,iraniani, turchi e africani a confron-
tarsi con gli italiani: la Cina lo scorso
anno ha visto crollare di oltre l’%produzione e consumi di ceramica,
i dazi americani saranno un’ulterio-
re falcidia per le fabbriche cinesi( hanno già chiuso i battenti nel
) e ad approfittarne saranno
soprattutto i produttori indiani, chedal a oggi hanno triplicato le
loro esportazioni a prezzi stracciati
(le piastrelle indiane si aggirano suieuro/mq). L’Italia con milioni
di mq di piastrelle prodotti e circa
milioni di mq esportati (piccolecifre in un mercato mondiale che
assorbe miliardi di mq ma al top
per design e qualità) è ancora leaderper fatturato degli interscambi
mondiali, «ma per salvaguardare
quest’ultimo primato occorre raf-forzare la collaborazione di filiera
tra chi costruisce le macchine, chi
gli smalti e chi produce piastrelle elastre, un ecosistema per l’ % con-
centrato attorno al distretto di Sas-suolo, per garantirci sempre l’avan-
guardia in termini di ricerca e inno-
vazione e assicurarci un vantaggiocompetitivo sui concorrenti», con-
clude il presidente di Acimac (tec-
nologie ceramiche) Paolo Sassi.© RIPRODUZIONE RISERVATA356%
Dazi contro la Cina
Usa verso dazi antidumping
sulle piastrelle cinesi: in
arrivo rincari dal 114 al 356%
Autostrade, Aspi chiude
altre corsie in Liguria
INFRASTRUTTURE
Autostrade ha deciso di chiudere alcune corsie, vietare il transito ai
mezzi eccezionali e vietare i sorpassi tra tir su quattro viadotti
della Liguria che dopo le ultime ispezioni ordinate da Aspi a societàesterne hanno raggiunto un punteggio di ammaloramento più alto
di quello che era stato indicato da Spea.
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Le imprese protagoniste per tecnologia e innovazione a Fiera Milano
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