CorrieredellaSera Mercoledì23Ottobre2019 31
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«LodicoalCorriere»
CorrieredellaSera
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AldoCazzullo-«Lo
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LODICO
ALCORRIERE
RispondeAldoCazzullo
IL CENTRO ESISTEANCORA
MARENZINON ÈMACRON
CHIESA
RubatalaPachamama:
furtogiustificato
ogestosacrilego?
Caro Cazzullo, lunedì degli
ignoti hanno trafugato nella
chiesa di SantaMaria in
Traspontina a Roma alcune
statuette diPachamama.
Usciti dalla casa del Dio
cattolico, i «sequestratori»
hanno gettato nelTevere la
divinità venerata dalle
popolazioni indigene. Le icone
pagane erano stata esposte
assieme ad altri oggetti
idolatrici per ricordare ai
cattolici l’inizio del Sinodo per
l’Amazzonia. «Posso solo dire
che rubare qualcosa da un
luogo, per di più sacro, è una
bravata: un furto che si
commenta da solo» ha
commentatoPaoloRuffini,
prefetto del dicastero vaticano
per la comunicazione. Sarebbe
cosa buona che il solerte
funzionario vaticano
spiegasse aifedeli il nesso
dialogico tra Gesù Cristo e la
dea dellaTerra, chiamata
appuntoPachamana, dagli
Inca, daiAymara e dai
Quechua. Anche un curato di
campagna sa che il primo
comandamento proibisce
l’idolatria e le suerelative
pratiche. Evidentemente, chi
ha «giustiziato» l’intrusa, ha
conservato il senso dellafede
smarrito invece da chi avrebbe
il compito di conservarla,
ribadirla e preservarla.
GianniToffali
SignorToffali, siconfidi: è
stato lei?
LOTTAALL’EVASIONE
«PossedereilPos
nonsignificausarlo»
Non vedo dove si nasconda la
«criminalizzazione» degli
esercenti nell’obbligo di avere
unPos. Averlo non significa
usarlo obbligatoriamente.
Annifa ho acquistato un
tavolo del costo di circa 200
euro, che non possedevo in
contanti sul momento.
L’esercente aveva ilPos, ma
mi ha detto che se avessifatto
un prelievo Bancomat nella
banca dirimpetto, mi avrebbe
scontato 30 euro, e così è
avvenuto. Anche per i
lavoratori autonomi esiste
l’obbligo di disporre del
bollettariofatture, ma questo
spesso rimane inutilizzato,
come dimostrano a consuntivo
i dati statistici dell’Agenzia
delle Entrate sul valor medio
delle loro dichiarazioni dei
redditi.
PaoloNovaresio,Torino
«AVenezia,le
gondole
aiutanomolto
anchela
cultura
elalettura».
Lafotoèstata
scattata
einviatada
Michele
D’Alessandro.
(Inviatelefoto,
scattatedavoi,
aquesti
indirizzi:
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suInstagram)
diGianAntonioStella
Pisa,tuttiirecord
dellaNormale
● Tuttifrutti
CaroAldo,
ItaliaViva si rivolge a un
morto: il centro di una volta
con persone caratterizzate da
conformismo, posto fisso,
sacrificiofamilista, cattolici
quanto basta e dolcetti la
domenica. Una borghesia che
seguiva il flusso, tollerava la
corruzione, perché intanto
vedeva arrivare in casa tv e
lavatrice, dopo gli stenti di
un’infanzia di guerra e
dittatura. Oggi, i «moderati»
del boom sono in via
d’estinzione; i loro figli sono
genitori in pensione, ultima
tutela sociale per i loro
ragazzi a casa perché precari.
Il «centro» è modernariato
politico. Larealtà è
polarizzata. Proprio in quella
destra e sinistra che i grillini
(e non solo) negano. Ilresto è
astensionismo.In questo
quadro, chi — come Renzi —
si allontana dalla sinistra
non va al centro, ma a destra.
MassimoMarnetto
CaroMassimo,
L
a sua analisi sul decli-
no delcetomedio —
non tantodei suoi
consumi, quanto del-
le sue aspettative — è
interessante. E nonc’è dubbio
che molte democrazie oggi si-
ano non soltantodivise,co-
m’è inevitabile, ma anche po-
larizzate. IlRegnoUnitoèin
mano a due improvvidi estre-
misti, BorisJohnson eJeremy
Corbyn.Un collega americano
mi ha spiegatoche secondo
lui ElizabethWarren, una de-
mocraticaradicale, avrebbe
più chancedibattereTrump
rispetto alcentristaJoe Biden
(non sono d’accordo, ma in
molti la pensanocome il mio
amico).
Non èveroperò che ilcen-
tro sia morto. I due più impor-
tantiPaesi europei, Germania
eFrancia, sono governati dal
centro.Renzi guarda chiara-
menteaEmmanuel Macron.
Non loèenon può esserlo,
anche perché in Francia vige
il maggioritario — che è una
grande semplificazione ma
consente ai governi di nascere
e durare —, mentre l’Italia na-
viga spensierataverso il pro-
porzionale, che moltiplica
leaderepartitieconsegna a
ognuno un poteredicoalizio-
ne e quindi diveto. Ma tra un
Pdche parla soprattuttodi
tasse,eunSalvini checonti-
nua a parlarecome un messia
di destra — l’altro giorno in tv
ha definito gli italiani «il mio
popolo»: ma chi è, Mosè? —,
c’è senz’altro uno spazio poli-
tico. Il problema è che diRen-
zi ormai si fidano in pochi.
Avrà ancora un ruolo, visto
che il talentonon si smarri-
sce. Ma nonèlui il predesti-
nato. In generale, quando
sentoparlaredi«nuovaDc»
penso che questa fissazione
tutta italiana per l’eterno ri-
torno non ci aiutiacapireil
nuovo.
©RIPRODUZIONERISERVATA
IGIOVANIELANOTTE
«Perchélediscoteche
apronodopole23?»
Sono una mamma di tre
ragazzi.Hoproblemi con
l’ultimo (17 anni ).Ho47 anni
e mio marito 50, siamo
genitori giovani, eppure
facciamofatica a permettergli
di andare in discoteca per
ballare e divertirsi con gli
amici.Perché? Dobbiamo
accettare che esca alle 23 e
discutere sull’orario di rientro.
La sensazione che provo è
quella di vedere un mondo di
adulti che sfrutta questi nuovi
lucignoli, sventolando
divertimento, lusingandoli
come piccoli vip per una sera.
E noi genitori alla porta, come
tassisti impotenti, preoccupati
per l’uso di alcol (sappiamo
che viene somministrato
anche ai minori) e per il
rientro a casa.Perché abbiamo
creato un mondo spostato
verso la notte?
Eliana
LA
VOSTRA
FOTO
«P
rimi!» Hanno ragione il direttore,
i professori e gli studenti tutti
della Normale di Pisa a esultare.
Come spiega uncomunicato, la Normale «è
la prima università del mondo per la
ricercanelle Scienze naturali: fisica,
matematica, chimica». Più precisamente:
«èterza al mondo nella graduatoria
generale Natural Sciences (dietro a
Stanford e Princeton ma davanti al MIT di
Boston) ma si aggiudica il primo posto nel
settore “ricerca”». Lo sostiene la classifica
Rur Natural SciencesWorldUniversity
Ranking «che havalutato le performance di
oltre 700 università nelle Natural Sciences,
analizzando numero di papers pubblicati
dallo staff accademico, di citazioni delle
riviste internazionali,reputazione
accademica, impatto scientifico, numero di
laureati ammessi che raggiungono il
dottorato».Per dare un’idea: la seconda
italiana è 106esima.
Unfigurone. Dovuto in gran parte al fatto
che questa classifica,come non sempre
accade, è stata elaborata «tenendoconto
delle dimensioni degli atenei».Per capirci:
la Ferrari ha immatricolato l’anno scorso
9.251 macchine, laVo lkswagen oltre 10
milioni: fare paragoni non ha senso. È la
qualità che pesa. Ilveroprimato della
Normale viene proprio dall’eccellenza di
docenti, premi Nobel, medaglie Fields
rispetto alla grandezza di altre università
molto più affollate e ricche.Unprimato
riconosciuto anche dal ranking della Jiao
TongUniversity di Shanghai «che tiene
conto delle performance in base al numero
di studenti e staff accademico»: qui la
Normale èottava. Eppure, proprio nel
giorno degli evviva, il direttore della
Scuola, Luigi Ambrosio, havoluto precisare
come queste classifiche nonvadano prese
come orocolato. Troppo diversi i parametri
volta pervolta usati: «È giusto chiedersi che
valore abbiano nel sentenziare il livello di
una intera università, io ritengo questo
valore sopravvalutato». ©RIPRODUZIONERISERVATA
«Noidonneeuropeevicineallecurdechesoffrono»
S
ono una donna europea e sonocerta di interpretare la
sensibilità di tutte le donne europee in seguito all’accorato
appello del Consiglio delle donne curde della Siria: il nostro
cuore è dilaniato. Nulla possiamo, tranne pregare per i morti e
per i vivi. Quello che vi sta accadendo non è dissimile, nel
merito, da quanto futentato dalla Germania nazista per
annientare la popolazione e la cultura dellaPolonia agli albori
della più sanguinosa guerra checolpì l’Europa, il secondo
conflitto mondiale. Che ivertici dell’Unione europea non
dimentichino la lezione ancora attuale di uno dei maggiori
scrittori del ‘900, il dissidente Premio Nobel Aleksandr
Solzhenitsyn, che in uncelebre discorso all’Università di
Harvard nel 1978 parlò del declino delcoraggio. Sarebbe il
momento, per una Europa che sembra accomodata su un
piano inclinato, di riscoprire la propria dignità di potenza
mondiale che può agirecon laforza di un Continente, sia a
livello economico, checommerciale, che invocandocon
energia l’intervento Onu dei Caschi blu. Sicolmerebbe un
vuotoche altrimenti rischia di essere riempito dal dilagare
della brutalità illiberale e dall’orrore. Noi donne, sorelle delle
donne curde, purtroppo non possiamo far altro che pregare.
MariaPiaFizzano,Ancona
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CorVen. €1,00 + €0,50 + €0,50 ; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. €1,00 + €0,50 + €
0,50. In TrentinoAltoAdige , non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorTrent.
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0,84 ; ven. Corsera + 7 + CorBo €0,66 + €0,50 + €0,84 ; sab. Corsera + Io Donna + CorBo
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