42 Mercoledì23Ottobre2019 CorrieredellaSera
Spettacoli
StaseralaperformancedistreetartaMilano
Riki: distruggo la mia immagine di ragazzo sempliciotto
L’intervistaLa regista dirige Nancy Brilli in un tema di attualità «A che servono gli uomini?»
«Nonmifermodopol’Oscar»
Wertmüller torna afirmare una commedia teatrale
«Ho tanti progetti che potrei lavorare fino a130 anni»
ROMA«Moltoonorata, ma se
l’Oscar me lo portavano aRo-
ma era piùcomodo». Lina
Wertmüller non rinuncia al-
l’ironia nemmeno alla vigilia
del riconoscimento più ambi-
toche un artista di cinema
possa desiderare. «Non è una
battuta ironica, è laverità.Per
carità, sono moltograta, an-
che se il premio allacarriera
suona sempreunpo’ come
premio finale. Lo dedico a En-
rico (Job) e a mia figlia Maria
Zulima. Ma ringrazierò in ita-
liano, non ci penso proprio a
direqualcosa
in inglese».
Eracconta
un aneddoto
che risale al
1977, quando
fu la prima
donna a essere
candidata al-
l’Oscar per il
film PasqualinoSettebellez-
ze :«Giancarlo (Giannini) ed
io, dovendo andare a Los An-
geles per partecipare allaceri-
monia, decidemmo di fare un
corso d’inglese acceleratoa
NewYork per ben due mesi.
Finitoilcorso, un giorno
prendemmo un taxi per anda-
renon ricordo dove,ma
quando il tassista si rivolse a
noiovviamente in inglese non
capimmo assolutamente
niente. Arrabbiatissima dissi
a Giancarlo: che abbiamo stu-
diatoafaresenoncapiamo
nemmeno quello che ci dice
un tassista?».
Intanto Lina si prepara alla
partenza per gliStates ormai
imminente. Il 27ottobrea
Hollywood riceverà lacelebre
statuetta: «E saròinbuona
compagnia»,commenta di-
vertita alludendo agli altri tre
premiati DavidLynch,We s
StudieGeena Davis. Ma non
basta. Al suo rientro l’attende
un altro impegno, stavoltate-
atrale: il 23 dicembre alTeatro
Quirino firma laregia di Ache
servonogliuomini? ,comme-
dia musicale di Iaia Fiastri,
con Nancy Brilli protagonista
e le musiche originali di Gior-
gio Gaber.
«È un omaggio a Iaia — sot-
tolinea, ricordando l’amica
commediografa scomparsa
nel dicembre 2018 — e poi mi
interessa iltema trattato per-
chéèmoltoattuale, pur es-
sendo una piècescritta negli
anni 80.Unargomentocaro a
tante donne sole: il desiderio
di avere un figlio».
Teodolinda, dettaTeo dagli
amici, è una donna incarrie-
ra,fotografa di talento, soddi-
sfatta del suo lavoro e della vi-
ta da single. Ormai giunta a
un’età cruciale, sente la man-
canza di un figlio. «Teo,redu-
cedavarie vicissitudini senti-
mentalieinsofferentealge-
nere maschile — spiega Brilli
— scopre che il suo vicino di
casaèunmedicoimpegnato
in un laboratorio dovesi pra-
tical’inseminazione artificia-
le. Con la scusa di visitare il la-
boratorio, ruba una provetta e
riesce a diventare madre sen-
za avereilfastidio di un rap-
portocon l’altro sesso».
Lacommedia è stata scritta
40 anni fa, quando in Italia la
fecondazione assistita era un
tabù. «Oggièall’ordine del
giorno—intervieneWert-
müller —. Le donne non han-
no più bisogno degli uomini.
E infatti, anche se nel titoloc’è
un punto interrogativo, inre-
altà è un’affermazione: la fra-
se “a che servono gli uomini”
sollevauna riflessione, fatta
contanta ironia, ma non è
unacommediafemminista».
Interviene Brilli: «Ilfemmini-
smoèstatomoltoimportan-
te,mailmio personaggiova
oltre e, semmai, pensa al ruo-
lo maschile in modocollabo-
rativo e noncoercitivo».
PerLina lacommedia mu-
sicale è un ritorno acasa: «Ga-
rineieGiovannini, moltodi-
versi l’uno dall’altro, il primo
farmacista e il secondo artista
macomplementari, sono stati
dei maestri per me che muo-
vevoi primi passi in palcosce-
nico, e il Sistina una palestra,
doveall’inizio facevoil gho-
stwriter ,maper me eraco-
modissimo, imparavotantis-
simo». Non solo Garinei e
Giovannini, anche la Compa-
gnia dei Giovani di Giorgio De
Lullo: «Mi dividevo tra Sistina
ed Eliseo: da una parte la leg-
gerezza, dall’altra l’impegno,
le ideevolavano e le afferravo.
Ricordo le lunghe passeggiate
che facevocon Romolo (Valli)
e le interminabili chiacchiera-
tesu Pirandello...». Osserva
Brilli: «Essere diretta inteatro
da un Premio Oscar noncapi-
ta spesso: Lina è stata la prima
regista donnaasintetizzare
ironiaedramma nel grotte-
sco.Una pioniera».
Elapioniera, 91enne,con
che spirito affronta ora il viag-
gio a Los Angeles e poi la nuo-
vafatica fisica dellaregiatea-
trale? «Il lavoro per me è sem-
prestatoprima di tuttoun
gran divertimento. Nonèle-
gato all’età, anzi, trovo impor-
tanteguardaresemprealfu-
turo.Avreitanti progetti che
finora non ho potutorealizza-
re e che mi garantirebbero la-
voro fino a 120-130 anni».
EmiliaCostantini
©RIPRODUZIONERISERVATA
Debutto
●Dal 23
dicembre al 6
gennaio al
Teatro Quirino
di Roma va in
scena Ache
servonogli
uomini? ,
commedia di
Iaia Fiastri
(scomparsa il
28 dicembre
2018) diretta
da Lina
Wertmüller e
con le musiche
di Giorgio
Gaber.
Protagonista
Nancy Brilli
(nella foto con
la regista). Tra
gli altri attori,
Fioretta Mari,
Nicola
d’Ortona,
Daniele
Antonini, Giulia
Gallone.
Coreografie di
Irma Cardano.
Lo spettacolo è
prodotto da
Salvo d’Ortona
Comodità
«Sonomoltoonorata
delpremio,maseme
loportavanoaRoma
erapiùcomodo»
Ilprofilo
●Esploso con
il talent di
Maria De Filippi
«Amici» nel
2017, Riki,
pseudonimo di
Riccardo
Marcuzzo, è
nato a Segrate
(Milano) il 4
febbraio 1992
●Nel 2017/18
è stato il
cantante con
più dischi fisici
venduti (oltre
300 mila cd)
MILANO«Questasera distrug-
giamo ilvecchio me, il bimbo-
minkia. E lo trasformiamo in
un’opera d’arte». Riki ha un
piano preciso, diviso incapi-
toli come un libro, per accom-
pagnareilpubblicoalsuo
prossimo disco.
Esplosocon il talent Amici
nel 2017, diventato ilcantante
conpiù dischi fisicivenduti
fra quell’annoeilsuccessivo
(oltre300 milacd)Riccardo
Marcuzzo, 27 anni,èstato
protagonista di un successo
clamoroso.Poi, per un anno,
è sparito, dedicandosi al mer-
cato sudamericano.Edafine
agosto è ricomparso sui social
conuna serie di iniziative
spiazzanti: un sosia che viveva
la sua vita su Instagram, una
fintacopertina del nuovosin-
golo Gossip conlafotodella
pornostarVa lentina Nappi,
manifesti in giroper le città
che invitavano gli haters a
«rovinarlo», fino al nuovoca-
pitolo, stasera appunto, quan-
doaMilano sicalerà sul gi-
gantesco manifesto di 700 mq
affisso aPortaRomana insie-
me alcollettivodistreet art
Orticanoodles per deturpare
il suovoltoecreareun’opera
da dare in beneficenza.
«Hoiniziatoapensareche
il contorno di un artista fa
tantissimo — spiega —. Quel
che scrivi nei post su Internet,
il contesto da cui arrivi, il tuo
aspetto fisico... Tutto pesa e ti
dà un’etichetta, nel bene e nel
male».
Così Riki ha deciso di di-
struggerecompletamenteil
suocontorno, di scrollarsi di
dosso l’immagine del bel ra-
gazzo«daitesti sempliciotti
che piacealle ragazzine»,
sfruttando anche le sue abilità
di designer («sono laureato in
designecontinuoafarean-
che questolavoro», spiega).
Un’operazione per far riflette-
resu quantosipossa essere
manipolati dai social («vedo
post tutti uguali, in cui ilcon-
tenutononc’è»), ma soprat-
tutto per riportare alcentro la
musica: «Valutatemi per quel
che ascoltate — è l’invito che
fa sia ai fan sia ai detrattori —.
Non rinnego nientedel mio
passato, ma sono una persona
pensante.Vo rrei essere credi-
bile e rispettato e sono pronto
anon piacere, giuroche non
mi interessa dei numeri».
Eapropositodiascolti,
«l’album è quasi pronto», an-
ticipa. Sarà preceduto da una
serie di instore «senza disco»
in giro per l’Italia, altra opera-
zione sui generis, e uscirà un
singolo allavolta «anziché
pubblicarlo per intero e farlo
morire subito».
Ci saranno brani ritmati,
sulla scia di Gossip ,così come
ballad italiane, alla ricercadi
un sound più «ricercato e par-
ticolare» del passato, più ma-
turoinsomma: «Sono cre-
sciutoioecrescerà anche il
mio pubblico.Vo glio farecose
che mi rispecchino. Sarò mat-
to, ma sono sicuro di quel che
sto facendo».
BarbaraVisentin
©RIPRODUZIONERISERVATA
Da«Amici»
Vincitore di
«Amici» nel
2017, Riki
(Riccardo
Marcuzzo) ha
27 anni
Sorriso
Lina Wertmüller
è nata a Roma
nel 1928. È stata
la prima donna
candidata
all’Oscar come
migliore regista
L’onorificenza
Bernabei(LuxVide)
nominatadaMattarella
Cavalieredellavoro
Matilde Bernabei, presidente dellacasa di produzione Lux Vide, ha
ricevuto ieri al Quirinale dal presidente dellaRepubblica Sergio
Mattarella il titolo di Cavaliere del lavoro. Matilde Bernabei è la prima
donna del settore audiovisivo a ricevere l’onorificenza del presidente,
che ha nominato ieri altri 24 Cavalieri. «Sono emozionata e
orgogliosa del titolo che mi è stato attribuito — ha detto Matilde
Bernabei —. Credo che sia il riconoscimento più grande per me
perché il lavoro è una parte importante della mia vita, insieme alla
famiglia: è lo spazio nel quale ho sempre riversato entusiasmo,
energia, creatività».