CorrieredellaSera Mercoledì23Ottobre2019
TERZAPAGINA
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Dante eisettecentoanni
Comincial’avvicinamento
EventiOggiaRomaunincontroaPalazzoGiustiniani.Nuoveadesioniall’ideadel«Corriere»delDantedì
I
lsettecentesimo anniver-
sario della morte di Dante
(avvenuta nel settembre
1321, a Ravenna) è ancora
lontano, ma l’Italiacomincia a
muoversi in vista dellecele-
brazioni chevedranno il poe-
ta protagonista per tuttoil
- Acominciare dall’inizia-
tivalanciata lo scorso aprile
sul «Corriere» daPaolo Di
Stefano, che ha propostodi
istituireuna Giornata in suo
nome: il Dantedì (termineco-
niatocon il linguista France-
sco Sabatini).
Tra questi preparativi si tie-
ne oggi aPalazzo Giustiniani a
Roma (Senato dellaRepubbli-
ca,sala Zuccari, ore17) l’in-
contro Dante700.1321-2021
settecentoannidopo.Unan-
noperDante su iniziativadel-
laFondazione Italia protago-
nista, di cui è presidente il se-
natore diForza Italia Maurizio
Gasparri. L’incontro—che
vuoleaprireundialogo sul
settecentenario dantescoele
iniziativecheParlamentoe
istituzioni sono chiamatea
promuovere,oltreadavviare
simbolicamenteifesteggia-
menti — ospitacomerelatori,
oltre a Gasparri, ilregista Pupi
Avati, che sta lavorandocon la
Rai a un film sulla vita dell’Ali-
ghieri; Alberto Barachini, pre-
sidentedella Commissione
vigilanza Rai; AntonioPatuel-
li, presidentediAbi-Associa-
zione bancaria italianaeco-
noscitoredella vitaedelle
operediDante; Andrea Ric-
cardi, presidente della Società
Dante Alighieri. Sarà letto un
intervento di Francesco Saba-
tini,presidenteonorario del-
l’Accademia della Crusca.
In questa sede,isenatori
GasparrieBarachini presen-
teranno una mozione parla-
mentarediForza Italia per
sollecitareegarantirel’orga-
nizzazione di eventicelebrati-
vi e iniziative culturali in occa-
sione dell’anniversario del
poeta, «un atto dovuto alla vi-
gilia di una ricorrenza di
grandevalore storico e cultu-
rale per il nostroPaese», han-
no spiegato i senatori azzurri.
L’interventodiFrancesco
Sabatini ruoterà intorno a due
aspetti danteschi: «Occorre
maggiorespecificità quando
diciamo che Danteèilpadre
della lingua italiana — spiega
al “Corriere” il linguista —,
per questo bisogna estendere
una riflessione anche alle due
opere che precedono la Com-
media :il Devulgarieloquen-
tia eil Convivio .Qui Dante
precede la discussione sul lin-
guaggio umanoeteorizza
l’idea della lingua italiana. È il
Dante linguista che ci permet-
tedavvero dicomprendere la
suacarica propositiva e inno-
vativa». Il secondo aspetto ri-
guarda le parole che l’italiano
utilizza ancora oggi (circa i
dueterzi della nostra lingua,
precisa Sabatini)eche sono
state lanciate, o inventate, dal
poeta.Èilcaso di «trasvola-
re», che piacquead’Annun-
zioeaiFuturisti,odi«inur-
barsi», utilizzata soprattutto
dall’Ottocento: «La scuola de-
vespiegarecome l’opera di
Dante abbia generato la strut-
tura dellanostra linguaeco-
mecontinui a rifornirci di pa-
role ancora og-
gi».
Domani Saba-
tini sarà aPaler-
mo per ricevere
la cittadinanza
onoraria. Per
l’occasione il lin-
guistaterrà un discorso, La
SiciliaperDante2021 , e ricor-
derà l’iniziativa del Dantedì. E
sull’ipotesi del giorno perce-
lebrare la giornata da lui bat-
tezzata, dice: «La data più
probabile potrebbe essereil
24 oil25marzo.Èadatta ai
due emisferi nelcalendario, è
pertinenteall’inizio del viag-
gio nell’Aldilà, ed è un perio-
doottimo percoinvolgerele
scuole, non a ridosso della lo-
roapertura o chiusura».
Alle numerose adesioni ar-
rivate per il Dantedì si aggiun-
gono quelle di due Comuni
del Levanteligure, in provin-
cia di Genova. Si tratta di Nei-
rone (dovesi trovanoiresti
della frazione di Siestri, borgo
citato da Dante nel XIXcanto
del Purgatorio ) e San Colom-
bano Certenoli, doveil ponte
di Scaruglia attraversa iltor-
rente Lavagna,ovverola «fiu-
mana bella» citata nello stes-
socanto.
Traiprossimi appunta-
menti danteschi (in Italia e al-
l’estero), quelli legati alla XIX
Settimana della lingua italia-
na nel mondo (finoavener-
dì).Per esempio al MaliTeater
di Lubiana (Slovenia) Moni
Ovadia legge in musica il XXVI
canto dell’ Inferno ; per tutta la
settimana la Commedia sarà
protagonista di letture all’Uni-
versità di Berna, in Svizzera, e
a Roma l’Accademia d’Unghe-
ria (PalazzoFalconieri, fino al
4 novembre) ospita la mostra
LaDivinaCommedia dell’ora-
foe scultore ungherese István
Madarassy.
©RIPRODUZIONERISERVATA
diJessica Chia
Voci
●Nelle foto,
dall’alto:
Francesco
Sabatini
(Pescocostan-
zo, L’Aquila,
1931), linguista
e presidente
onorario
dell’Accademia
della Crusca;
Maurizio
Gasparri
(Roma, 1956),
senatore di
Forza Italia;
Andrea
Riccardi (Roma,
1950),
presidente
della Società
Dante Alighieri
●Su «la
Lettura» #412
in edicola tutta
la settimana
una visual data
raccoglie i primi
80 termini più
frequenti nella
Commedia.
Con un articolo
di Paolo
Di Stefano
Miniatura da un manoscritto della Divina Commedia, 1380-1400 circa, Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana
ScomparsaaVenezia
LauradeSantillana,
lasuaartetrasformò
ilvetroinscultura
Fino all’ultimo giorno Laura de Santillana
aveva lavorato ai suoi vetri: l’ultimo l’aveva
terminato lunedì da quel letto dove da
tempo eracostretta dalla malattia.Poi, nella
notte, l’ultima crisi e la morte, nella città dove
era nata nel 1955,Venezia.Con Laura de
Santillana scompare «la donna del vetro»,
che nonostante la malattia era riuscita a
curare due mostre, a Milano e aVenezia,
progettando quella in programma per la
primavera al MusVerre di Sars-Poteries,
Francia. I suoi non erano solo vetri ma
sculture ( SpaceEggs , Sleeve ),come le ha
definite Jean Blanchaert, «che hannotolto
definitivamente l’arte del vetro dalla
subalternità delle arti decorative». Dopo
averterminato gli studi classici aVenezia,
Laura de Santillana si era trasferita a New
York doveaveva frequentato la School of
Visual Arts, lavorando per un breve periodo
come grafica presso la Vignelli Associati. Nel
1976 eratornata in Italia ecominciato a
collaborarecon l’azienda difamiglia, la
Venini,fondata dal nonnoPaoloVenini nel
- Un’e sperienza checondivideràcon il
fratello Alessandro fino alla «dolorosa
cessione» nel 1985, che la spingerà a creare
oggetti bellissimi e moderni, giocando sulla
classicità dell’amato vetro mosaico. (l.d.p.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
PerlescuoleDall’11al16novembre
U
n’iniziativa dedicata ai più giovani,
affinché (ri)scoprano la bellezza
della lettura.Torna Libriamoci.
Giornatediletturanellescuole —
iniziativa promossa dal Centro per il libro e
la lettura del ministero per i Beni e le attività
culturali e dalla Direzione generale per lo
studente del ministero dell’Istruzione, del-
l’università e della ricerca—, arrivata que-
st’anno alla sesta edizione. Libriamoci è in
programma dall’11 al 16 novembre prossimi
su tutto ilterritorio nazionale. La presenta-
zione della nuovaedizione si tiene oggi alle
10 alTeatro Argentina diRoma.Partecipano
all’inaugurazione, tra gli altri,Romano Mon-
troni, presidente del Centro per il libro e la
lettura, e l’attore MaxPaiella, che leggerà
brani da Illibrodeiperché di GianniRodari
con un accompagnamento musicale.
L’iniziativa è rivolta a tutte le classi, dalla
scuola dell’infanzia alla secondaria superio-
re, invitate a includere nelle
attività didattiche momenti
di lettura ad altavoce. Gli
organizzatori suggeriscono
alle scuole tre filonitemati-
ci: GianniRodari:ilgioco
delleparole,trasuonie
colori , in vista delcentena-
rio della nascita dell’autore che sicelebra il
prossimo anno; Noisalveremoilpianeta ,
focalizzato sul ruolo delle nuovegenerazioni
nella lotta alcambiamento climatico; La
finestrasulmondo:perchéleggereigiornali ,
dedicato alla lettura dei giornali in classe e
al confrontocon i giornalisti che aderiranno
alla rassegna.
La passata edizione di Libriamoci hacoin-
volto 437 mila studenti e oltre 370 lettori
volontari tra scrittori, giornalisti, attori,
membri di associazioni culturali, biblioteca-
ri e privati cittadini, facendoregistrare più
di tremila iniziative.
©RIPRODUZIONERISERVATA
diMarco Bruna
Rodari,ilclima
eigiornali:torna
«Libriamoci»
OggiaMilanoConMarcoMissiroli
S
i apre questo pomeriggio a Milano il
tour di presentazione de Ilcolibrì , il
nuovoromanzo di SandroVe ronesi in
uscita domani per La nave diTeseo (pagine
368, e 20). Sarà dunque un’anteprima asso-
luta quella alla libreriaFeltrinelli di piazza
Duomo alle 18.30: SandroVe ronesi racconte-
rà al pubblico il suo libro e la creazione di
MarcoCarrera, l’eroico pro-
tagonista delromanzo. Con
lui dialogherà un altro scrit-
toremolto amato dai lettori:
MarcoMissiroli.
Gli incontricon Sandro
Ve ronesi e Ilcolibrì prose-
guono il 30ottobre a Firen-
ze(Cenacolo di Santa Croce,
ore 19)con Giorgiovan Stra-
ten e letture di Gianluigi
Tosto. Il giorno dopo, a Pra-
to, doppio appuntamento:
alle 18 alFestival Bibliocoop
e alle 21 nella chiesa di San
Paolocon donJeanJacques
Ilunga e Mario Desiati.
Le presentazioniconti-
nuano il 7 novembre aPe-
scara (Festival Fla, AuditoriumPetruzzi, ore
19 ), il 9 a Pisa (Pisa BookFestival, ore 14,con
Va nni Santoni). Domenica 10 novembre San-
droVe ronesi sarà aRoma (Macro Asilo, via
Nizza 138, ore 11): incontrocon Edoardo Al-
binati. LeggeFabrizio Gifuni. Introduce Ma-
ria Ida Gaeta. (s.pe.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
SandroVeronesi
svela«Ilcolibrì»
MilanoLapresentazionedellanonaedizionedelvolumeconunfocusrealizzatoconIntersos
Crisi einterventi, èl’Atlantedeiconflitti
C
on unfocus sull’organizzazione de-
gli interventi umanitari in aree di
guerra,realizzato grazie al sostegno
dell’organizzazione umanitaria Intersos,
che si occupa della protezione dei profu-
ghi, è in libreria la nona edizione dell’ A-
tlantedelleguerreedeiconflittidelmon-
do , a cura dell’Associazione 46°Parallelo
(Terra NuovaEdizioni, pp. 96, € 17).
Il volume sarà presentato oggi a Mila-
no nella Sala Vitman dell’Acquario civi-
co, all’incontro Conflittiespazioumani-
tario (alle 18.30, viale Gadio 2): un dibat-
tito suicontenuti del libro (iconflitti e le
lorocause, ma anche gli interventi uma-
nitari neiPaesi in guerra) cui partecipe-
ranno tra gli altri il segretario generale di
IntersosKonstantinos Moschochoritis e
il direttore dell’ Atlante Raffaele Crocco.
«Siamo presenti in 18Paesi — hacom-
mentato Moschochoritis —, in altrettan-
tecrisi bellicheeumanitarie fra le più
gravi del pianeta, unici in Italiaaoccu-
parci in modo specialistico ed esclusivo
di emergenze. Questa peculiarecaratteri-
sticadella nostra organizzazionerende
facilmentecomprensibile il fatto chefos-
se quasi naturale che l’ Atlante e Intersos
si cercassero e si incontrassero».Unin-
crocio che,come sottolinea Crocco,si
deveproprio alla presenza sul posto, in
molti deiteatri diconflitto, degli opera-
tori umanitari: «Lacollaborazionecon
Intersos—haaffermatoCrocco—non
fa cherenderesistematicoestrutturato
un flusso informativo di cui l’organizza-
zione aveva già un ingente patrimonio e
un enorme potenziale daoffrire:isuoi
operatori sono là, sulterreno, nelle situa-
zioni ditensione, di crisi umanitaria, di
guerra aperta. Ed ècomune lavolontà di
raccontarlicon l’ottica di chi si batte per-
ché questiconflittiequesteemergenze
non vi siano più».
Alla presentazione milanese di oggi
pomeriggio interverrannoconMoscho-
choritiseCroccoanche LambertoBer-
tolé, presidente del Consigliocomunale
di Milano, la giornalista Laura Silvia Bat-
taglia (incollegamentodaBeirut. Liba-
no), Antonio Donini, Sara Gorelli ed
Emanuele Giordana; modera Luciano
Scalettari.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Volti
Da sinistra:
Konstantinos
Moschochoritis
e Raffaele
Crocco, oggi
entrambi
a Milano
Dibattito
●L’incontro
Conflitti
espazio
umanitario ,
promosso da
Associazione
46esimo
Parallelo
e Intersos,
si svolgerà
questo
pomeriggio a
Milano, nella
Sala Vitman
dell’Acquario
Civico, in viale
Gadio 2 (alle
ore 18.30,
ingresso libero)
diIda Bozzi
Sandro Veronesi
(foto M. Delogu)
e Marco Missiroli
L. de Santillana