Corriere della Sera - 23.10.2019

(Grace) #1


46 Mercoledì23Ottobre2019 CorrieredellaSera


Sport


Tennis


Sinnerstupisce
ancheaVienna
Oravedelatop100
perunaltrorecord

(m.cal.) Jannik Sinner (foto) si èavvicinato acasa, ma non smette di
strabiliare. Nel primo turno deltorneo di Vienna, l’altoatesino (che
per entrare in tabelloneaveva usufruito di una wildcard) ha sconfitto
il tedescoKohlschreiber (6-3, 6-4), giocatore che ha il doppio dei
suoi anni (36contro 18).Con questa vittoria, Sinner vede l’ingresso
nellatop 100 già sfiorata la scorsa settimanacon la semifinale di
Anversa: oggi sarebbe virtualmente al numero 91 e diventerebbe il
più giovaneazzurro di sempre a raggiungere questo traguardo. Oggi
torna incampo Matteo Berrettini,contro Dimitrov. Esordio vincente
di Fognini a BasileacontroPopyrin (6-2, 6-4).

diMario Sconcerti


Che fatica


confrontarci


con un calcio


diverso da noi


L’analisi


H


o guardato molto
più l’Atalanta della
Juve, credevo
sarebbe stata più
interessante percapire il
valore del nostrocalcio in
Europa. Non è andata
bene. Dopo dieci minuti
del secondotempo ho
potutocambiarecanale e
rimanere sulla Juve che
stava allora perdendo 1-0.
Ho visto la rimonta di
Dybala, due grandi gol,
due gesti di uno dei
migliori giocatori al
mondo, uncarico di classe
a patto che tutto passi dal
suo sinistro. Ma ilresto ha
fatto molto pensare. La
Juve è salva, ha 7 punti in
tre partite, ha staccato il
terzo avversario, è quasi
agliottavi in un girone che
non le chiedeva troppo. In
generale, su dieci partite
ne abbiamo però vinte
solo tre, due appunto la
Juve. Nelresto una sola
vittoria del Napoli.
Abbiamo messo insieme
comecalcio italiano 12
punti in 10 partite, una
media di buona salvezza
finale. È soprattutto
l’Atalanta a far nascere
dubbi sul nostro livello.
L’Atalanta gioca bene,
quasi meglio di chiunque
in Italia,comecollettivo
senz’altro. Ma in Europa
prende schiaffi pesanti, 11
reti subite in 3 partite, 2
soli segnati di cui uno su
rigore. Non è mai entrata
neltorneo. Colpa sua o
limite nostro? Non ha
avuto grandi avversari, la
Dinamo Zagabria e lo
Shakhtar,col City era
ammesso tutto. Ma è la
regolarità delle difficoltà
italiane in Champions a
far riflettere. Giochiamo
un altrocalcio, molto più
lento. La Juve è stata
salvata da Dybala, un
fenomeno, cioè qualcosa
di eccezionale. Ma le altre
devono giocare acalcio e
hanno difficoltà.
L’impressione è avolte che
stiamo raccontandoci una
storia diversa, che nel
nostro piccolo mondo
accadono fatti quasi
inutili, senza nessun
riscontro nellarealtàvera.
Battezziamo una squadra,
duecampioni, tre
promesse, e non ci
accorgiamo che sonocose
di tutti, succedono anche
negli altri mondi. Ma
quando andiamo a
confrontarci rimaniamo
stupiti. Ilcalcio,come
ognireligione, non
andrebbe maiconfrontata
con niente, dovrebbe
rimanere uno show da
coscienza privata. Larealtà
ci banalizza. Aspettiamo
comunque stasera,forse ci
sono altre occasioni.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Joya d’Europa

ChampionsBianconeri in testa al girone per differenza reti in attesa della sfida con l’Atletico


Inizio choc contro la Lokomotiv Mosca


poi risveglioerimonta nel finale con Dybala


L’argentino si scatena con due magie


Marcatori:A. Miranchuk 30’ p.t.; Dybala
32’ e 34’ s.t.
JUVENTUS (4-3-1-2):Szczesny 6;
Cuadrado6,5,Bonucci5,De Ligt5,5,
Alex Sandro 6; Khedira 5 (Higuain 6 3’
s.t.), Pjanic6,5,Matuidi 5 (Rabiot 6 20’
s.t.); Bentancur5,5; Dybala7, 5
(Bernardeschi s.v.36’ s.t.),Ronaldo5,5.
All.: Sarri6,5
LOKOMOTIV MOSCA (3-5-1-1):
Guilherme 6; Murilo5,5,Corluka5,5,
Howedes 6; Ignatyev5,Krychowiak6,5,
Barinov5,5,Joao Mario6,Idowu5,5; A.
Mirancuk6,5;Eder6.All.: Semin 6
Arbitro:Sircopoulos (Grecia) 6
Ammoniti:Matuidi,Cuadrado,
Krychowiak, BarinovRecuperi: 3’più3’

Juventus 2
Lokomotiv Mosca 1

DALNOSTROINVIATO


TORINOContrordine,compa-
gni. Sarrilandia non è ancora
stabilmenteilparadiso del
calciocollettivo, ma grazie a
una doppia magia diPaulo
Dybala la Juventus saleco-
munque in groppa alla Loko-
motiv alla penultima curvae
ribalta in due minuti una par-
tita che sembrava buttata via,
fra gol sprecatieleggerezze
difensive:con questi tre punti
ibianconerirestano davanti
per un gol nella differenzareti
all’AtleticoMadrid, in attesa
dello scontrodirettotra due
giornatecon gli spagnoli, che
deciderà il primo posto nel gi-
rone. Quel checonta però per
la squadra di Sarrièaversu-
peratoilprimo momentodi
difficoltà dall’inizio della sta-
gione, evitandocosì dicom-
plicarsi la vita in Europa.Aver-
lo superatocon mezzora di
tridente, branditocome una
fiaccola nel buio, accende gli
animi del popolo, dopo
un’ora di sofferenza, anche
per qualche scelta iniziale,co-
me Bentancur trequartista,
apparsa fin troppo sperimen-
tale.
Fino al gol di Aleksei Mi-
ranchuk che arrivaalla mez-
zora, la Juve si piazzacomun-
que in pianta stabile nella me-
tà campo russa,con un occhio
attentoalle ripartenzeveloci,

soprattuttodiEder. Il gol
bianconerosembra nell’aria,
maRonaldo al 20’ sbaglia il
tempo su un cross di Cuadra-
do che attraversa tutta l’area
avversaria e poi si profonde in
una serie di smorfie di disap-
punto: senza Higuainèso-
prattutto lui a occupare la po-
sizione dicentravantiefini-
sce per sbattereregolarmente
controHowedeseCorluka,

noncerto due fuscelli.
Alla vigilia Sarri aveva detto
che avrebbe potutotirarela
moneta per sorteggiarechi
mettere incampo tra Dybala e
Higuain, macontro le difese a
treiltecnicopreferisceco-
minciarecon laJoya, per pro-
vare a stanare almeno uno dei
trecentraliecolpirecon gli
inserimenti. La grande novità
della serataèappuntoBen-

Pauloprotagonista


TORINOCome si dice Gioia in russo? È un
dettaglio, laJoya vera stavolta parla
argentino, traduce in italiano e porta il
nome diPaulo Dybala. In una sola partita
segna più gol di quanti ne aveva fatti, fin qui,
in tutta la stagione.Uno, importante pure
quello, il primovantaggio a San Sirocontro
l’Inter.Stavolta è doppietta: il primocentro è
spettacolare, il secondo essenziale per
risolvere la serata, allontanare fantasmi,
evitare che il sarrismovenga ammainato in
fretta, al primo raffreddore. Non è la prima
doppietta del numero 10 d’Argentina, non lo
è neppure in Champions,competizione che
ama anche più di altricompagni. Infondo

Paulo ha sempre i bagagli pronti, trarealtà e
chiacchiere: sono questi i palcoscenici che
aprono le porte del mercato checonta.
Quellacontro la Lokomotiv è doppietta di
rabbia, orgoglio ecerto qualità, intesacome
potenza e rapidità d’esecuzione. C’era già
stata quella sontuosacon il Barcellona
(aprile 2017) e la tripletta «facile» alloYoung
Boys. Dybala sorride: «Avevobisogno di
questi gol. E, ora che abbiamo vinto,
possiamo dire che davanti possiamo anche
giocare noi tre». Dybala,Ronaldo, Higuain:
un inno alla gioia, basta vincere.
g. tim.
©RIPRODUZIONERISERVATA

«E adesso


davanti


giochiamo


noi tre»


Juve

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