La Stampa - 02.10.2019

(Ron) #1

.


Il viaggio di un ventitreenne di chieri

Ha camminato 91 giorni

per far scoprire la sua musica

lungo tutto l’arco alpino

GIUSEPPE LEGATO

L’

inchiesta sulla
morte di Carlo Val-
lò residente a Col-
legno, deceduto a
41 anni dopo un intervento
di rinoplastica e tonsillecto-
mia eseguito all’ospedale di
Rivoli, accelera. E da ieri
mattina ci sono già i primi
indagati.
Il pm Giovanni Caspani,
titolare del fascicolo, ha
iscritto nel registro degli in-
dagati tre persone, sostan-
zialmente tutti membri

dell’equipe che ha effettua-
to l’intervento chirurgico in
sala operatoria. I medici so-
no stati invitati a presentar-
si domani (giovedì 2 otto-
bre) accompagnati da un le-
gale all’esito dell’autopsia
prevista alle 11 del matti-
no. Potranno parteciparvi
con un consulente di parte
e il professionista che effet-
tuerà l’accertamento tecni-
co irripetibile verrà nomina-
to già stamattina.
L’esame si concentrerà so-
prattutto sull’analisi tossico-
logica dei tessuti e dei liqui-
di. L’accusa, per tutti, è omi-
cidio colposo (colpa medi-

ca) e l’iscrizione suona co-
me un atto dovuto per con-
durre le indagini ad ampio
spettro e permettere agli in-
dagati di difendersi anche al-
la luce dell’esposto-denun-
cia presentato dai familiari
della vittima. Secondo quan-
to fin qui ricostruito dagli in-
quirenti l’intervento di rino-
plastica era stato eseguito
giovedì mattina (26 settem-
bre) in anestesia totale e – a
detta di fonti ospedaliere -
era perfettamente riuscito.
Ma circa nove ore dopo
l’uscita dalla sala operato-
ria – intorno alle 17.15 del
pomeriggio - Vallò è morto

in seguito a un arresto car-
diaco. Un’ora prima del de-
cesso – dicono a Rivoli –
l’uomo era stato visitato da
un otorino e non sarebbero
emerse complicazioni. E’
stato lo stesso direttore ge-
nerale dell’AslTo3 Flavio
Boraso a specificare come
“siamo stati noi stessi a chie-
dere l’autopsia per chiarire
le cause della morte.
E infatti all’inchiesta pena-
le viaggia in parallelo – con
le dovute proporzioni – an-
che un’indagine interna di-
sposta dall’Asl per ricostrui-
re cosa è realmente accadu-
to. La vittima era padre di

tre figli e la famiglia si è affi-
data al legale Pietro Enrico
Sartea del Foro di Torino.
Secondo la denuncia dei
parenti di Vallò, un infer-
miere sarebbe entrato nella
stanza in cui la vittima era ri-
coverata con una sacca/fle-
bo di antibiotico intorno tra
le 16 e le 16.30. Poco dopo
il quarantunenne avrebbe
detto di avvertire sintomi
da febbre. La temperatura
rilevata però era di 36 gra-
di. Attorno alle 17, le prime
convulsioni. Poi, il decesso
su cui ora dovrà fare luce
l’inchiesta. —
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la strana disavventura di un pensionato fi beinasco

I vigili gli sequestrano il cane

Lui va a riprenderselo

e lo denunciano per furto

ANTONELLA TORRA
Mosè Morsut ha 23 anni, vi-
ve a Chieri e ha due grandi
passioni: la musica e le cam-
minate in montagna.
Tre mesi fa ha deciso che
queste due passioni doveva-
no diventare la sua vita. Al-
meno per un po’. Ha lascia-
to il lavoro, era impiegato
in una serigrafia, dopo aver
studiato grafica e comuni-
cazione. Ed è partito. «Mi
sono detto: ora o mai più»
racconta Mosè. Con l’attrez-
zatura per camminare in
montagna e la sua insepara-
bile chitarra ha deciso di
percorrere il sentiero Italia.
Che si snoda tra le vette del
Nord della penisola. «Sono
partito tre mesi fa dalla Val
Gesso, nel Cuneese: ho
camminato per 91 giorni,
facendo 87 tappe. Non ave-
vo soldi per mantenermi,
così ho pensato di offrire un
concerto in cambio di vitto
e alloggio».
Mosè ha suonato nelle
baite, nei rifugi, negli hotel
e anche nelle case private.
“In totale ho fatto 50 con-
certi, non tutti hanno accet-
tato la mia proposta, ma
molti si. E se non riuscivo a
fare un concerto, magari
vendevo dei dischi e quella
sera mangiavo lo stesso”.
Una bella avventura:
«Ho conosciuto tante per-

sone e molti amici hanno
deciso di condividere un
pezzo del mio cammino


  • racconta Mosè -. Così
    mi hanno raggiunto per
    una settimana, dieci gior-
    ni e abbiamo viaggiato in-
    sieme». Il sessantaduesi-
    mo giorno un incidente
    rischia di mettere la paro-
    la fine alla sua avventu-
    ra: «Era un tratto di sen-
    tiero particolarmente dif-
    ficile. Mi sono tolto lo zai-
    no per non scivolare ma
    purtroppo è caduto, an-
    dando in fondo al pen-
    dio».
    Mosè si è sentito perdu-
    to: «Ho lanciato un appel-


lo su Facebook, chieden-
do di aiutarmi. In una set-
timana mi hanno donato
oltre duemila euro. Ho
potuto ricomprare tutto
e ripartire».
Un lungo viaggio dal
Monviso, al Rocciamelo-
ne, ai laghi, poi in Trenti-
no, le Dolomiti e Tolmez-
zo in Friuli: «Qui ho suo-
nato per la Pro Loco alla
festa delle mele”. Tanti
incontri, uno su tutti
quello di Bolzano: «Quel
giorno non ero riuscito
ad organizzare concerti,
me ne stavo lì un po’ pen-
sieroso quando si è avvici-
nata una ragazza e mi ha
detto che avrebbe radu-
nato un po’ di amici, di
andare a suonare a casa
sua. E lì ho rimediato an-
che la cena».
Ora Mosè è tornato a
Chieri, a novembre lo
aspetta uno stage nello
studio dell’artista Silvio
Vigliaturo. Domenica in-
tanto racconterà la sua
avventura ai concittadi-
ni: dalle 14 allestirà una
mostra di fotografie per
descrivere il viaggio e poi
suonerà: «L’ho fatto in gi-
ro per tutta Italia, non po-
tevo non farlo a Chieri».
L’appuntamento è al par-
co della Rocchetta. —
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MASSIMILIANO RAMBALDI
«Ruba» il suo cane dalla Cro-
ce blu di Piossasco e si bec-
ca una denuncia per furto.
Protagonista della storia è
un 80 enne di Beinasco, pro-
prietario di un appezzamen-
to di terreno in una zona pe-
riferica della città dove
all’interno scorrazzano libe-
ramente i suoi migliori ami-
ci. Ben nutriti, tenuti con cu-
ra ma spesso al centro di po-
lemiche per la troppa vivaci-
tà. Abbaiano tanto e negli
ultimi tempi sono piovute
diverse lamentele da parte
di alcuni residenti del cir-
condario. Ma i controlli ef-
fettuati dalla polizia locale
e dagli stessi carabinieri, in
diverse occasioni, non han-
no mai riscontrato segnali
di maltrattamenti o altre si-
tuazioni limite che potesse-
ro giustificare una sanzione
o altri provvedimenti. Fino
a pochi giorni fa.
Tutto inizia qualche setti-
mana fa quando uno di que-
sti cani, un meticcio di me-
dia taglia, scappa dal terre-
no dove viene custodito e
comincia a viaggiare senza
meta. Cammina in zona For-
naci, non aggredisce nessu-
no e si fa i fatti suoi. In molti
però lo notano solo, senza
padrone vicino e c’è chi pen-
sa si possa essere perso. Op-
pure, cosa peggiore, abban-

donato. Così viene allertata
la polizia municipale. L’ani-
male è docile e gli agenti
non fanno fatica a prender-
lo. Il Comune di Beinasco,
così come tutta la zona
sud-ovest, si appoggia alla
Croce Blu di Piossasco per
situazioni di questo tipo.
Portato dai veterinari del
centro, la prima cosa che
salta agli occhi è la mancan-
za del microchip. In questi
casi, si procede di ufficio a
inserire il trasponder, inte-
standone la proprietà al sin-
daco del Comune dove vie-
ne ritrovato. E così quel me-
ticcio tutte coccole e alle-
gria, diventa beinaschese a

tutti gli effetti. Beinasco
non è New York e le indagi-
ni per capire a chi potesse
appartenere quell’animale
si sono concentrate sul pro-
prietario di quel terreno,
già al centro delle proble-
matiche sopra descritte. Po-
chi giorni dopo poi, capita
quello che non ti aspetti. Il
pensionato, saputo che il
suo animale era ricoverato
a Piossasco ha pensato be-
ne di riprenderselo a tutti i
costi. È andato al canile e ap-
profittando di un attimo di
distrazione del personale si
è introdotto, senza permes-
so, nella zona delle gabbie.
Ha aperto quella dove c’era
il suo amato cane e se l'è por-
tato via in braccio. Peccato
per lui che sia stato filmato
dalle telecamere di sorve-
glianza. I veterinari della
Croce Blu hanno subito pre-
sentato denuncia ai carabi-
nieri di Piossasco. Dalle im-
magini degli occhi elettroni-
ci si è arrivati in poco tempo
all’80 enne, che nel frattem-
po aveva riportato l’anima-
le assieme agli altri. La poli-
zia locale di Beinasco lo ha
trovato lì un paio di giorni
dopo: gli agenti non hanno
potuto fare altro che seque-
strarlo e notificare al pensio-
nato le conseguenze del
suo gesto. —
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METROPOLI

L’ospedale di Rivoli è al centro di un’inchiesta interna e di un’inchiesta della procura

Sulla «Stampa»

Mosè Morsut

IL CASO

La tragedia a Rivoli e la scelta della procura per ora è solo un atto dovuto


Oggi l’autopsia sarà decisiva per stabilire le cause del decessi


Tre medici indagati

per il paziente morto

dopo l’intervento

di rinoplastica

Ieri la «Stampa» ha anticipato
che ci sarebbero stati degli inda-
gati per la morte sospetta all’o-
spedale di Rivoli.

GIAMPIERO MAGGIO

L

a questione potreb-
be sembrare esclusi-
vamente politica.
Non è così. O, alme-
no, lo è soltanto in parte. Il
tema riguarda la legge Del-
rio, che 5 anni fa cancellò le
Province istituendo le Città
metropolitane e che oggi
viene aspramente contesta-
ta. Il dibattito è forte: i sinda-
ci ne chiedono una modifica
radicale, la questione è in
mano al governo e, ieri a To-
rino, il tema è tornato alla ri-
balta di fronte al presidente
nazionale Anci Antonio De-
caro. La convinzione gene-
rale è chiara: va data una
spallata decisa alla legge, ri-

vedendo la filosofia stessa
delle Città metropolitane.
L’occasione per i sindaci è ar-
rivata. La sfida è da coglie-
re. E il dibattito si anima.
Il primo ad aprire il fuoco
è Luigi Ricca, un passato da
presidente della Provincia,
poi a capo dell’Anpci della
Città metropolitana di Tori-
no e attuale primo cittadino
a Bollengo. «Serve coraggio


  • dice - bisogna dire basta e ri-
    conoscere di aver sbagliato
    approvando la Delrio».
    L’elenco delle cose che
    non vanno è lungo. Dalla
    scarsa rappresentanza dei
    piccoli centri, all’assoluta
    inesistenza di un interlocu-
    tore diretto, dalla mancan-
    za di una strategia su gran-
    di temi come i progetti lega-
    ti alla viabilità, alle questio-


ni quotidiane come i rattop-
pi sulle strade, il taglio erba
o lo sgombero neve, per arri-
vare a quello che il sindaco
di Bollengo definisce «lo svi-
limento del personale un
tempo in forza alla provin-
cia», questioni sul tavolo ce
ne sono a iosa. Per non par-
lare dei tagli ai finanziamen-
ti dal governo.
Che fare allora? L’invito
del sindaco di Bollengo è ra-
dicale: stralciare la Delrio e
non procedere soltanto ad
un «tagliando», come è
emerso nell’ultimo vertice
nazionale Anci a Bari, la set-
timana scorsa. Decaro (a To-
rino per l’elezione del neo
presidente Anci Piemonte
Andrea Corsaro) ha pubbli-
camente frenato su una rivo-
luzione, ma ha aperto a mo-
difiche. «Molte cose vanno ri-
viste» ha detto alla platea di
amministratori. Uno su tut-
ti: il fatto che il sindaco di To-

rino non possa essere anche
sindaco della Città metropo-
litana. Gli amministratori
dei piccoli centri si lamenta-
no «di avere una scarsa rap-
presentanza», sanno che è
giusta la concessione della
maggioranza dei seggi a To-
rino in Consiglio, «ma la stes-
sa cosa non dovrebbe valere
per le preferenze di voto».
Dove, in teoria, uno dovreb-
be valere uno.
Un’altra stortura? Pochi
mesi fa nella Città metropoli-
tana l'80% del Comuni ha
rinnovato sindaci e consigli
comunali: è cambiata la rap-
presentanza politica del ter-
ritorio, ma resta immutato
l'assetto del consiglio metro-
politano votato tre anni fa
da rappresentanti comunali
oggi diversi. Ricca incassa il
via libera di molti colleghi e
Dimitri De Vita, Consigliere
metropolitano 5S insiste per
una spallata definitiva alla
Delrio: «Bisogna agire ora
che il governo sta per modifi-
care la legge». —
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METROPOLI

BARDONECCHIA

Scontro tra Tir
Un morto
e due feriti
sull’AutoFrejus

312
Sono i Comuni che
fanno parte dell’area
vasta che fa riferimento
a Torino

C’è una doppia indagine sul-
la morte di Carlo Vallò, resi-
dente a Collegno, deceduto a
41 anni dopo un intervento
di rinoplastica e tonsillecto-
mia eseguito all’ospedale di
Rivoli. A quella interna all’A-
sl, disposta subito dai vertici
dell’azienda sanitaria, si ag-
giunge adesso quella della
procura di Torino.
Il pm Giovanni Caspani ha
aperto un fascicolo al mo-
mento contro ignoti ma ipo-
tizzando il titolo di reato di
omicidio colposo. L’interven-
to era stato eseguito giovedì
scorso in anestesia totale e
secondo le prime ricostruzio-
ni mediche era perfettamen-
te riuscito. Ma circa nove ore
dopo l’uscita dalla sala ope-

ratoria Vallò è morto in se-
guito a un arresto cardiaco.
Un’ora prima del decesso – si
apprende da fonti ospedalie-
re – l’uomo era stato visitato
da un medico e non sarebbe-
ro emerse complicazioni. È
stato lo stesso direttore gene-
rale dell’AslTo3, Flavio Bora-
so, a specificare come «sia-
mo stati noi stessi a chiedere
l’autopsia per chiarire le cau-
se della morte».
La vittima era padre di tre
figli e la famiglia, che si è affi-
data al legale Pietro Enrico
Sartea, ha presentato denun-
cia per chiedere di far luce sul-
le cause della morte. G. LEG. —
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Un camionista straniero è
morto carbonizzato ieri mat-
tina in un incidente che ha
coinvolto tre tir e un’auto. Ol-
tre alla vittima sono rimasti
feriti altri due camionisti.
L’impatto è avvenuto sull'au-
tostrada del Frejus poco pri-
ma dello svincolo di Bardo-
necchia e del piazzale del
Traforo autostradale. A cau-
sa di alcuni lavori si viaggia-
va con uno scambio di car-
reggiata. Secondo una pri-
ma ricostruzione i mezzi
scontrandosi hanno preso
subito fuoco. A. MAC

IL CASO

LUIGI RICCA
SINDACO DI BOLLENGOEX PRESIDENTE PROVINCIA

18
È il numero
di esponenti che
compongono
il Consiglio

A cinque anni dall’abolizione delle Province e dall’istituzione della Città metropolitana
Anci e amministrazioni locali vogliono cambiare: “Bisogna riconoscere di aver sbagliato”

La rivolta dei piccoli Comuni


“Cancelliamo la legge Delrio”


L’ente, con questo
assetto, perde
inevitabilmente il
ruolo di espressione
di un territorio ampio

De Vita: “È arrivato
il momento di agire
per una profonda
modifica”

collegno
Indagine penale
sul decesso
dopo l’intervento
in ospedale

L’uomo è morto a Rivoli

Una seduta del Consiglio della Città metropolitana durante una discussione, nel marzo del 2018, sul tema delle Olimpiadi

Il cane era al canile

MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2019LASTAMPA 53

METROPOLI

T1 PR
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