Corriere della Sera La Lettura - 15.09.2019

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62 LALETTURACORRIEREDELLASERA DOMENICA15SETTEMBRE2019


«BenGuriondisse


chedovevamo


rendereagli arabi


i territori occupati


incambio


diaccordidi pace»


SEGUE DA PAGINA 61


«Enormi. Ben Gurion hacostruito loStato dal nulla,
compresi i meccanismi moderni del suo funzionamen-
to:l’esercito, la politicaestera, l’economia. Minacciava
costantemente di dimettersi se nonfosse stato ascolta-
to. Alcontrario, Bibi è nato nel 1949, quando il sessanta-
treenne Ben Gurion era già premier ecapocarismatico.
È un gestore di ciò che i padrifondatori hanno creato. E
si rivela attaccatoal poterea costo di umiliazionivergo-
gnose, accusato dicorruzione e irregolarità gravissime.
Nonacaso negli ultimitempi la figura di Ben Gurion
viene evocata dicontinuo dacommentatori e mass me-
dia. C’è nostalgia per la sua pulizia morale, per il suo sti-
le di vita spartano, quasi ascetico, rispetto a quello di Bi-
bi. Anche se Ben Gurion non mancava dicontraddizioni
profonde nella vita personale.Per esempio le numerose
amanti,benché predicasse il puritanesimo della fami-
glia sionistacompletamente dedita all’epopea naziona-
le; oppurelespese incontrollate,conifondi pubblici,
per soddisfare la sua passione di bibliofilo impenitente.
Soprattutto, sicercano leader che,come lui, non si limi-
tino a sopravvivere, ma abbiano una chiara visione del
futuro e sappiano pianificare politiche di lungo perio-
do. Ben Gurion già nel 1919-20 ebbe intuizioni e progetti
che seppe portare avanticon coerenza, nonostante infi-
nite avversità e talvolta intotale solitudine, sino alla loro
realizzazionecon la nascita delloStato nel 1948 e oltre».
E le similitudini?
«Bibi ha accolto due massimefondamentali dalle po-
litiche di Ben Gurion neiconfronti dei palestinesi tut-
t’oravalide. La prima, improntata a unrealistico pessi-
mismo difondo, fa ritenere che la questione palestinese
possa essere amministrata, governata, ma non sia possi-
bile alcuna soluzione definitiva. E ciòconduce alla se-
conda, per cui loStato di Israele deve a tutti icosti evita-
redi avere troppi cittadini non ebrei all’interno dei suoi
confini. Ben Gurion sin daitempi della guerra d’indi-
pendenza fucontrario ad annetterelacittàvecchia di
Gerusalemme e i quartieri arabi,come delresto si oppo-
se allaconquista della Cisgiordania, anche se i militari
gli dicevano di poterlo fare molto rapidamente nei pri-
mi mesi del 1949. Nel 1956, sotto la spinta dellacoopera-
zione franco-britannicacontroNasser per la crisi di

Suez, si lasciò indurre a invadere sia il Sinai sia Gaza. Ma
poifubencontentodiritirarsi sottolapressionecon-
giunta diUsa eUrss. Bibi oggi, pur figlio del sionismo
revisionista, sta bene attento a non annettere i palesti-
nesi».
Però annunciache,serieletto,annetteràlavalledel
Giordano e lecolonie ebraiche in Cisgiordania.
«Nonc’ènulla di nuovo.Sitratta di progettivecchi,
condivisi anche da buona parte della sinistra laburista e
datempo, ormai. Bibi non intende annettere Gaza e tre
milioni di palestinesi della Cisgiordania,come invece
vorrebbe la destrareligiosa efondamentalista, che pure
fa parte della suacoalizione di governo».
Gli arabi accusarono spesso Ben Gurion di essere
razzista. Lo fu?
«No. Assolutamente no. Nonconsiderava gli ebrei su-
periori. Anzi,temeva il nazionalismo arabo e le sueca-
pacità militari, tanto da ritenere che potessero prevale-
re. Questeconvinzioni le maturò in modo molto freddo
e razionale già tre anni dopo l’arrivo inPalestina. Accad-
de nel 1909 nellacomune agricola di Sejera, in Galilea,
quando un gruppo di arabi uccise due suoi giovanicom-
pagni. Subito dopo scrisse una lettera al padre a Plonsk

i


Leelezioniisraeliane
Martedì 17 settembre
Israeletorna al voto dopo
pochi mesi per rinnovare il
Parlamento, la Knesset.
L’assemblea, infatti, ha
votato il 30 maggio scorso la
legge che scioglie l’assise
uscita dal voto del 9 aprile
scorso e ha indetto le nuove
consultazioni. Afavore
avevano votato 74 deputati,
contro 45 (un deputato era
assente). Il primo ministro
Benjamin Netanyahu non ha
trovato una maggioranza di
61 deputati per un nuovo
governo: la possibile intesa
con il leader dei nazionalisti
russofoniAvigdor
Lieberman era naufragata
sulla legge per la leva degli
studenti ortodossi (haredim).
I due maggioricontendenti
ora sono il Likud
(nazionalisti) di Netanyahu
e Kahól-Laván,formazione
centrista di Benny Gantz e
Yair Lapid. I partiti arabi si
presentano invece
con una lista unitaria
L’immagine
Un contadino palestinese sul
suo trattore a Bardala,
in Cisgiordania
(foto di Ariel Schalit/Ap)


Percorsi Geografie


Precocità
«Ben Gurion giàatre anni sapeva
che non sarebbe mortoaPlonsk,
dov’era nato, in Polonia. Nella scuola
della comunità ebraica locale lui
eicompagni erano tutti sionisti»

SSS


Shoah
«Non era razzista, assolutamente no:
non considerava gli ebrei superiori.
Enella sua visione il crimine
più grave di Hitler fu che sterminò
icittadini del futuro Israele»

SSS

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