Il Sole 24 Ore - 19.09.2019

(Ron) #1

Il Sole 24 Ore Giovedì 19 Settembre 2019 25


Norme & Tributi


LE MISURE INCENTIVANTI


Ace da ripristinare


Bonus R&S da rendere


stabile e automatico


Tutti da capire


gli impatti agevolativi


della mini Ires


Il ripristino dell'Ace – l’Aiuto alla cresci-


ta economica - è da proporre per due


motivi: da una parte perché rappresen-
tava uno dei due punti del binomio uti-

lizzato dalla politica fiscale per incenti-


vare la capitalizzazione delle imprese
italiane insieme alla ridotta deducibili-

tà degli interessi passivi (articolo  del
Tuir); dall'altra per la mancanza di po-

tenza strategica delle agevolazioni so-


stitutive (la mini-Ires , in base all’arti-
colo , commi -, della legge

/, già abrogata poiché troppo


complessa, e l'attuale mini-Ires , pre-
vista dall’articolo  del Dl /). La

reintroduzione dell’Ace potrebbe esse-


re calmierata rispetto alla situazione vi-
gente nel  con una limatura del pe-

raltro già modesto rendimento figura-


tivo (per il  pari all',%).
L'Ace era un buon strumento di pia-

nificazione finanziaria, che prestava


attenzione alla distribuzione dei divi-
dendi (dall'utile e/o dalle riserve), agli

aumenti cash di capitale sociale, ai fi-


nanziamenti soci, alla conversione di
prestiti obbligazionari, all'acquisto/

vendita di azioni proprie. Venivano


considerate, quindi, tutte le compo-
nenti del patrimonio netto, e non sol-

tanto l'utile d'esercizio non distribuito,


come è indicato nella Mini-Ires .
La norma non è mai stata facile da

gestire; tuttavia dopo otto anni di vita


era stata “metabolizzata” sia dalle im-
prese che dai consulenti.

Si aggiunga che il corpus normativo


ed interpretativo era ormai consolida-
to, mentre l'attuale modifica richiederà

nuovi chiarimenti, impegnando ex no-


vo le energie dei tecnici fiscali sia
dell'agenzia delle Entrate che delle im-

prese. Il ritorno dell’Ace al posto della


nuova mini Ires, tutta da studiare anche


per quanto riguarda gli impatti agevo-


lativi per le varie imprese, sarebbe


quindi una vera “semplificazione”.


Bonus R&S


Il mantenimento con miglioramenti
del credito d'imposta per ricerca e svi-

luppo è uno dei momenti fondamentali


nell'ambito di un progetto strategico
nazionale di Industria . che nel set-

tembre  contemplava gli “investi-


menti innovativi” e le “competenze”
quali direttrici chiave, che potrebbero

ora essere confermate e/o da ampliare.


Il credito d'imposta vigente per il
 riguarda quattro attività e sette ti-

pologie di spese ammissibili; ha subìto


diverse rimodulazioni che hanno ge-
nerato incertezza tra gli operatori so-

prattutto in termini di pianificazione e


interpretazione delle norme con i nu-
merosi e chiarimenti da parte di Entra-

te e Sviluppo economico che hanno in-


ciso sulle modalità attuative. Va detto
che le ultime scelte del legislatore han-

no concentrato maggiore attenzione


nei confronti delle Pmi.
La proposta di mantenimento mi-

gliorativo del credito si basa su alcuni


punti, anche usufruendo dell'esperien-
za di altri Paesi quali la Francia:

deve continuare ad operare quale
agevolazione automatica;

potrebbe essere valutata la possibili-


tà del conteggio sul volume di spesa
dell'esercizio senza quindi l'attuale li-

mite incrementale rispetto alla media


del triennio - che dovrebbe
quindi scomparire;

deve essere a regime in modo da per-


mettere la pianificazione da parte delle
imprese;

potrebbero essere mantenuti dei ca-


librati limiti di spesa annuale;
dovrebbe riguardare anche il settori

dei servizi che, pur poco “industrializ-


zati”, possono presentare innovazioni
anche di processo.

—Fr.V.


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I


l sistema economico italiano è


afflitto da un male endemico
che da sempre impedisce agli

operatori economici e profes-


sionali di sfruttare pienamente
le potenzialità di crescita: è la

complessità del sistema tributario


in tutte le sue forme e che contagia
persino le iniziative finalizzate al

supporto delle imprese e dei pro-


fessionisti. Una complessità che è
frutto di stratificazioni successive

che mettono a dura prova la notoria


capacità di adattamento di impren-
ditori e non solo. Tanto che i com-

mercialisti sono giunti a un livello


di esasperazione tale da proclama-
re, proprio in questi giorni, uno

sciopero contro un sistema alta-


mente penalizzante per il loro lavo-
ro (si veda la pagina a fianco).

Ma le soluzioni ci sono: il siste-


ma può essere semplificato, spesso
con interventi a portata di mano.

Gli esperti del «Sole  Ore» (si ve-


da anche «Il Sole  Ore» del  set-
tembre) hanno individuato propo-

ste - dall’Irap al contenzioso tribu-


tario - di cui da oggi iniziamo a
pubblicare motivazioni e obiettivi.

I contributi - mentre ritorna urgen-


te riaprire il cantiere delle semplifi-
cazioni - hanno l’ambizione di es-

sere concreti. Con l’obiettivo di fa-
cilitare il lavoro dei professionisti,

la compliance dei contribuenti. E di


consentire alla macchina fiscale di
funzionare dipanando, almeno in

parte, regole troppo spesso inutil-


mente complicate.


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FISCO D’IMPRESA


Trasformare l’Irap in addizionale


Franco Vernassa


L'abrogazione dell'Irap e la sua tra-


sformazione in addizionale Ires ed Ir-
pef costituirebbe una grande sempli-

ficazione per le imprese, i professio-


nisti e l'amministrazione finanziaria.
L'Irap determina la propria base

imponibile in modi diversi a seconda


del tipo di soggetto: società di capitali,
società di persone e imprenditori in-

dividuali, professionisti, banche ed


assicurazioni, imprenditori agricoli,
enti del terzo settore.

Oltre all'aliquota base nazionale,


ogni Regione stabilisce variazioni


dell'aliquota, in aumento o in diminu-
zione, per agevolare o aggravare de-

terminati settori o determinate attivi-


tà: questa variabile può costituire un
buon strumento di attrattività fiscale,

così come le addizionali regionali e


comunali Irpef per le persone fisiche.
Esaminiamo i principali effetti del-

la proposta:


eliminazione del conteggio di due
basi imponibili (Irap ed Ires/Irpef)

con un notevole effetto di semplifica-


zione; anche se le due basi imponibili
si sono già avvicinate nel tempo, vi

sono ancora alcune evidenti diffe-
renze che generano diverse interpre-

tazioni con necessità di norme inter-
pretative e chiarimenti da parte

dell'agenzia delle Entrate;


eliminazione della differenziazio-
ne tra costo del lavoro a tempo inde-

terminato e tempo determinato (o al-


tre forme), che manterrebbe la dedu-
cibilità piena in quanto costo della

produzione e servirebbe a diminuire
il cuneo fiscale;

eliminazione di un rilevante nu-


mero di dichiarazioni Irap, con le
conseguenti verifiche fiscali, e di nu-

merosi altri adempimenti (versa-


menti e così via).


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IVA


Direttive Ue da attuare


con più tempestività


Ci stiamo avvicinando a grandi


passi al regime definitivo dell’Iva


negli scambi di beni all’interno
dell’Unione europea, superando

quello che nel  venne definito


regime transitorio, che avrebbe
dovuto durare solo quattro anni.

Una direttiva in questo ambito, la


numero  del  è in vigore



  • per una parte delle sue


disposizioni – già dal ° gennaio


di quest’anno. Chiediamo


pertanto al nuovo governo una


maggiore attenzione e
tempestività nel recepimento

delle direttive in materia di


imposta sul valore aggiunto,
tanto più che quelle in arrivo

saranno di estrema importanza.


— Raffaele Rizzardi
Il testo integrale dell’articolo su:

quotidianofisco.ilsole24ore.com


QdF


L’Irap


convertita


in


addizionale


ha il pregio


di eliminare


il doppio


calcolo


delle basi


imponibili


Con l’Ace


erano


considerate


tutte le


voci del


patrimonio


netto,


non solo


l’utile di


esercizio


LE PROPOSTE ALLA POLITICA


L’iniziativa. I contributi degli esperti del Sole per uscire dalle inutili complessità della macchina


tributaria a vantaggio dell’amministrazione, dei professionisti e dei contribuenti


L’obiettivo del fisco semplice


che fa guadagnare efficienza


QUOTIDIANO


DEL FISCO

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