PIACERI_L’ARTE DA NON PERDERE
84 Panorama | 18 settembre 2019
C
esare Lampronti è un uomo gene-
roso. Di famiglia ebraica, e di origi-
ni ferraresi, ha sentito l’urgenza di
muoversi nel solco dell’esperienza
dei suoi, il nonno Cesare e il padre
Giulio, che avevano una galleria in via
del Babuino fin dal 1914. Con le leggi
razziali, il patrimonio e le collezioni dei
Lampronti vengono dispersi. E Cesare,
nato durante la guerra, nel 1942, a meno
di 20 anni riapre la galleria antiquaria di
via del Babuino a Roma. Siamo nel 1961,
e Lampronti vive l’euforia dell’incipiente
boom economico che dilata i confini della
borghesia fondando il moderno mercato
dell’antiquariato; e che non depaupera ma
arricchisce il patrimonio artistico italiano
attraverso il collezionismo.
I capolavori scelti dalla
passione di un antiquario
di Vittorio
Sgarbi
Nella splendida Reggia di Caserta, la mostra Da Artemisia a Hackert
ripropone le opere raccolte dal celebre collezionista Cesare Lampronti.
Occasione unica per ammirare i grandi artisti del passato.
Le opere d’arte italiane non escono,
se non occasionalmente e con mille re-
strizioni, mentre tornano in Italia opere
che non c’erano mai state o erano uscite
in tempi lontani, costituendo occasione di
studio quando non di nuova conoscenza.
La collezione Lampronti è molto ricca, co-
stituita in larga misura da opere acquisite
all’estero attraverso le vendite di Sotheby’s
DAL 16 SETTEMBRE
Il quadro simbolo
della mostra Da
Artemisia a Hackert
alla Reggia
di Caserta,
dal 16 settembre:
il Porto di Salerno
di Jakob Philipp
Hackert. La mostra
comprende cinque
sezioni tra il ‘600
e il ‘700 e raccoglie
nomi e opere
che hanno fatto
la storia dell’arte.