18 settembre 2019 | Panorama 91
TUTTI I NUMERI
DEL SALONE NAUTICO
DI GENOVA
Non stupisce
l’ottimismo che aleggia
nelle stanze del quartier
generale di Ucina
Confindustria Nautica.
Il Salone Nautico
di Genova, giunto
alla sua 59esima
edizione dà i numeri.
Gli espositori presenti
sono 986 (la metà circa
proviene dall’estero)
per un totale di oltre
mille imbarcazioni
presenti.
Per 14 marchi è la prima
volta nelle acque
genovesi. Qualche
brand addirittura è
rimasto fuori dai giochi
per mancanza di spazi.
E a proposito di questi
ultimi, dopo gli anni neri
della crisi, numerosi
comparti sono tornati
a sollecitare l’aumento
delle aree espositive.
Lo ha chiesto,
nel dettaglio,
il 28 per cento
degli espositori di yacht
e superyacht,
il 73 per cento dei
fuoribordo, il 48 per
cento del comparto
vela e il 35 per cento
del ramo accessori.
Percentuali che
annunciano
un’edizione sold out.
Le vendite
dei biglietti registrano
un 136 per cento in più
rispetto allo scorso
anno e sono destinate
a crescere.
Centocinquanta i
buyer attesi, 763 i
giornalisti accreditati
da tutto il mondo.
«Gli armatori» aggiunge «spesso si presentano da
me con le foto della loro casa: vogliono lo yacht a
immagine e somiglianza di quest’ultima. Del resto
le barche sono sempre più scatole vuote. La tenden-
za è portare a bordo la vita terrestre con tutti i suoi
comfort. La barca diventa porto focolare. Certo, è
importante tradurre i desideri con intelligenza. Ci
sono vincoli, limiti. C’è l’imprevedibilità del mare.
Ricordo la richiesta di una armatore. Voleva un
campo da golf sul ponte di una barca anche abba-
stanza piccola. Non lo accontentai per motivi che
mi sembrano fin troppo ovvi».
In linea con Zuccon, anche il designer Mari-
no Alfani: «La barca sostituisce la seconda casa,
quella al mare per capirci, ed è il motivo per cui
i volumi interni sono così importanti. In passato
sacrificati a favore degli esterni, hanno oggi grande
dignità. Nessun armatore si accontenterebbe più
di una toilette di un metro quadrato. Le richieste
sono puntuali, oserei dire categoriche nel limite
delle possibilità. Mi viene in mente un cliente
americano. Ha voluto gli interni del suo yacht neri.
Neri i marmi, neri i legni, nere le pareti» conclude.
L’architetto Valerio Rivellini parla di versatilità
applicata al design: «Chi compra oggi vuole che la
SANLORENZO. L’SD96, lungo 28 metri, con gli
interni firmati dalla designer Patricia Urquiola, è
uno yacht strutturato su tre ponti, con la
leggerezza di un due ponti. Un gioiello.