La Stampa - 09.09.2019

(avery) #1
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BASKET: l’ultimo atto del nostro mondiale


L’Italia rischia la figuraccia


ma poi supera Porto Rico


Il ct: “Un voto? Sei e mezzo”


PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK

P


rima canadese a vince-
re un torneo del
Grand Slam, prima
donna a vincere gli US
Open al debutto, prima nata
dopo il 2000 a vincere uno dei
quattro appuntamenti più pre-
stigiosi della stagione. La soli-
tudine di essere prima non di-
sturba Bianca Andreescu, che
sabato si è presa il titolo all’Ar-
thur Ashe Stadium come fosse
un suo diritto da predestinata,
nonostante dall’altra parte del-
la rete ci fosse Serena Wil-
liams, a caccia della vittoria nu-
mero 24 che le avrebbe consen-
tito di raggiungere Margaret
Court come la donna a vincere
più tornei del Grand Slam.

Vita da migrante
Già dal cognome, si capisce
che questa ragazzina sfronta-
ta di 19 anni non ha nulla di
canadese. Oppure tutto, a se-
conda dei punti di vista. Il pa-
dre Nicu, ingegnere, era emi-
grato nel 1994 dalla Romania
subito dopo la laurea all’Uni-
versità della Transilvania di
Brasov, con la madre Maria,
diventata poi chief complian-
ce officer alla Global Maxfin
Investments di Toronto. Così
Bianca Vanessa era nata a Mis-
sissauga, Ontario, il 16 giu-
gno del 2000. A un certo pun-
to, però, i genitori avevano de-
ciso di tornare in Romania,
tra le difficoltà incontrate co-
me emigranti e le speranze
che il loro paese d’origine riu-
scisse a offrire una vita miglio-
re. Ed è stato là, a Pitesti,
quando aveva 7 anni, che
Bianca aveva contratto il mor-
bo della passione per il tennis,
imparandolo con Gabriel Hri-
stache. Allora gli US Open al

massimo li guardava in tv, ma
ciò bastava per alimentare i
sogni. I suoi idoli erano Kim
Clijsters e naturalmente Simo-
na Halep, prima ancora di Se-
rena Williams. Qualche anno
dopo Nicu e Maria avevano
deciso che il futuro per loro
era in Canada, e così erano tor-
nati indietro. Bianca aveva ri-
preso a giocare nell’Ontario
Racquet Club di Mississauga,
ma se la cavava così bene da
attirare l’attenzione della fe-
derazione, che quando aveva
11 anni l’aveva chiamata al
National Training Centre di
Montreal. Il resto è storia.
Una storia fatta di sacrifici e
determinazione, oltre alla
sue qualità personali, che
Martina Navratilova aveva in-
tuito così: «Tutti sono capaci
a colpire forte la pallina, ma è
quando riesci a portare al ta-
volo qualcosa in più che fai la
differenza. E Andreescu por-

ta un sacco di cose extra a ta-
volo. Pensate alla varietà dei
colpi di Martina Hngis, ma
con più potenza».
Navratilova sapeva cosa di-
ceva e Bianca non l’ha delusa.
All’inizio dell’anno però era
ancora sopra al numero 170
del ranking e non aveva vinto
nulla. In mezzo alla stagione
si è infortunata ad una spalla,
saltando quasi tutti i tornei sul-
la terra battuta e l’erba. Però
ha trovato forza e determina-
zione per tornare. Ha vinto il
primo titolo WTA a Newport
Beach in gennaio, e poi Indian
Wells. Quindi alla Rogers Cup
di Toronto ha maltrattato Se-
rena, costretta al ritiro,
nell’anticipazione di quanto
visto sabato. Bianca adesso sa-
lirà al 5° posto della classifica
mondiale, ma è solo un detta-
glio da correggere il prossimo
anno. —
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GIORGIO VIBERTI
Dalla figuraccia al riscatto.
L’Italia ha rischiato di finire
malissimo questo Mondiale
in Cina, che ieri la chiamava
all’ultima partita, contro Por-
to Rico, valida solo per la con-
quista di un posto tra il 9º e il
16º nella classifica finale. La
cocente sconfitta contro la
Spagna aveva lasciato strasci-
chi psicologici negli azzurri,
che infatti hanno subito accu-
sato l’orgoglio e l’atletismo
dei portoricani, finendo sot-
to anche di 26 punti (33-59
al 24’). «Nell’intervallo ho
detto ai ragazzi che non vole-
vo che ci ricordassero per la
più brutta sconfitta della Na-
zionale in un Mondiale - ha
sottolineato il ct Sacchetti a
fine match -. Non c’è stato bi-
sogno di dire altro». Final-
mente nella ripresa gli azzur-
ri - fra i quali non hanno gio-
cato per guai fisici Gentile e
Datome - sono improvvisa-
mente usciti dal torpore, Beli-
nelli (27 punti alla fine) e Gal-
linari (22) hanno comincia-
to a crivellare la retina e sono
saliti sulla scena anche Abass
(14), Tessitori (12) e Filloy
(6), quest’ultimo preferito a
Vitali nel ruolo di vice play.
Sull’81-75 per l’Italia a 52”
dalla fine sembrava fatta, in-
vece un altro black-out degli
azzurri ha portato il match ai
supplementari (83-83). Do-
ve però l’Italia è ripartita e ha
vinto con merito (94-89).
Qualche ora più tardi il suc-
cesso della Spagna sulla Ser-
bia (81-69) ha poi forse stem-
perato un po’ la delusione de-
gli azzurri. Infatti l’Italia, do-
po quel pesante -15 dalla Ser-
bia, tre giorni fa avrebbe do-
vuto battere la Spagna di al-
meno 14 punti per finire il Gi-
rone J tra le prime due grazie
alla differenza canestri favo-
revole nella classifica avulsa.

Calcoli a posteriori però che
lasciano il tempo che trova-
no. Meglio proiettarsi già ver-
so il preolimpico della prossi-
ma estate, per il quale avreb-
bero assicurato la propria di-
sponibilità i big azzurri Beli-
nelli, Gallinari, Hackett a Da-
tome, con l’aggiunta si spera
di Melli, assente in Cina per
infortunio. «Mi sono piaciute
la reazione nel secondo tem-
po - ha concluso Sacchetti - e
anche le risposte di chi finora
aveva giocato meno. Un voto
all’Italia in questo Mondia-
le? Direi sei e mezzo». —
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PERSONAGGIO

170
La posizione
nel ranking a inizio
stagione: ora salirà
al quinto posto

REUTERS

Nei quarti, già certi gli accop-
piamenti Serbia-Argentina e
Spagna-Polonia. Oggi gli ulti-
mi incontri definiranno le al-
tre 4 promosse. Nel Girone K
gli Usa potrebbero uscire so-
lo perdendo di 22 dal Brasile
dopo una vittoria dei cechi
sulla Grecia. Che invece può
ancora qualificarsi se batte
di almeno 12 punti la Rep. Ce-
ca e gli Usa superano il Brasi-
le. Nel Girone L invece il mat-
ch tra Francia e Australia, già
qualificate, definirà la 1ª e la
2ª per gli accoppiamenti nei
quarti, rispettivamente con-
tro la 2ª e la 1ª del Girone K.

la finale di ankara


Turchia sconfitta
solo al tie-break
Serbia campione

Us Open di tennis: alla prima partecipazione la giovanissima canadese sconfigge la Williams

Bianca al ballo delle debuttanti


È regina battendo l’idolo Serena


È la canadese Bianca Andreescu la regina degli Us Open femminili: la diciannovenne di origini
romene ha sconfitto Serena Williams (sullo sfondo) volando al quinto posto del ranking mondiale

CHARLES KRUPA/ANSA-AP PHOTO

1994
L’anno in cui i genitori
lasciano la Romania
per il Canada, dove
Bianca nasce nel 2000

Marco Belinelli, 27 punti

Serbia ko con la Spagna


ALBERTO DOLFIN
A un decennio di distanza dal
trionfo di Lodz, l’Italia torna
sul podio europeo. Non è il
gradino bramato alla vigilia,
ma il bronzo conquistato ieri
ad Ankara dalla giovane for-
mazione allenata da Davide
Mazzanti è la conferma del
valore della nostra Naziona-
le, poco meno di un anno do-
po l’argento iridato centrato
in Cina, spezzando in quel ca-
so un’astinenza di metalli an-
cor più lunga (16 anni).
Smaltite le scorie per il ko
in semifinale contro la Ser-
bia, le azzurre hanno spazza-
to via la Polonia con un roton-
do 3-0 (25-23, 25-20,
26-24), vendicando la scon-
fitta subita al tie-break
nell’ultima partita del girone
preliminare che le aveva co-

strette a un cammino più im-
pervio nella fase a eliminazio-
ne diretta. Capitan Cristina
Chirichella ha guidato le
compagne nel primo set, infi-
lando una serie di servizi vin-
centi che hanno permesso
all’Italia di scappar via. Par-
tenza turbo anche nel secon-
do parziale, nonostante una
lunga interruzione per un
problema con l’impianto d’il-
luminazione. L’impeto italia-
no non si spegneva e, pur af-
fievolendosi sul finale di set,
bastava per il 2-0.

Vince la classe
La Polonia reagiva nel terzo e
andava a un passo dal riapri-
re il match (24-23), ma ecco
che l’Italia si affidava alle sue
due giovani fuoriclasse dopo
l’errore delle rivali: schiaccia-

ta di Miriam Sylla e ace di Pao-
la Egonu per centrare il bron-
zo. «Siamo molto contenti di
questa medaglia, è un’ulterio-
re testimonianza di come il
nostro percorso stia andando
avanti – spiega il ct azzurro
Mazzanti -. Per cercare di cari-
care le ragazze ho detto che
oggi (ieri; ndr) era il primo
giorno dell’anno prossimo e
quindi con questa gara inizia-
vamo a preparare le Olimpia-
di. Possiamo dire che è stato
un buon inizio». E quest’Ita-
lia che nelle ultime due sta-
gioni ha spezzato prima l’in-
cantesimo iridato poi quello
continentale, ora vuole sfata-
re proprio il tabù a cinque cer-
chi: la caccia alla medaglia
olimpica mai centrata in pas-
sato è già aperta. —
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Volley femminile: Italia sul podio europeo dieci anni dopo l’oro di lodz

Vendetta azzurra pensando ai Giochi

Bronzo per le ragazze di Mazzanti: 3-0 alla Polonia che ne aveva complicato il cammino. Ora tutto sulle Olimpiadi


La gioia delle azzurre: con il 3-0 alla Polonia è medaglia di bronzo


AFP

La Serbia è regina d’Europa
per la terza volta nella sua sto-
ria (2011 e 2017 i preceden-
ti) e sempre con lo stesso alle-
natore in panchina: Zoran
Terzic. Piegata al tie-break
(15-13) la Turchia padrona
di casa, allenata da Giovanni
Guidetti. Il tecnico modene-
se non riesce a spezzare la
maledizione continentale e
si mette al collo il quarto ar-
gento dopo quelli alla guida
di Germania (2011 e 2013) e
Olanda (2017).

36 LASTAMPA LUNEDÌ 9 SETTEMBRE 2019
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