la Repubblica - 20.08.2019

(nextflipdebug5) #1

La causa


Jobs Act, Cgil non si ferma e ricorre alla Corte europea


di Marco Patucchi

roma — Il futuro dell’ex-Ilva appeso
a un filo, mentre giorno dopo giorno
si avvicinano le “forche caudine”
del 6 settembre quando ArcelorMit-
tal deciderà se confermare o meno
l’investimento nella più grande ac-
ciaieria d’Europa.
Il clima intorno alla fabbrica di Ta-
ranto (e alla “sorella” più piccola di
Cornigliano) è surreale: i tecnici del
ministero dello Sviluppo Economi-
co assicurano che il decreto legge
sul ritorno (parziale) dell’immunità
penale dei manager, è pronto per la
Gazzetta Ufficiale, mancherebbe so-
lo un parere tecnico del Tesoro su
un dettaglio secondario. Ed in effet-
ti in punta di regolamento (e di pre-
cedenti) nulla osta che un governo
di sola ordinaria amministrazione
proceda con un decreto. Ma ovvia-
mente il clima infuocato della crisi
politica lascia tutto nell’incertezza
più assoluta, facilitando strumenta-
lizzazioni di ogni tipo. Il vicepre-
mier e ministro Luigi Di Maio, tra i
vari anatemi lanciati contro Matteo
Salvini sottolinea anche il «rischio

di chiusura di alcune fabbriche , per-
ché non riusciamo ad approvare il
decreto legge su Whirlpool, ex-Al-
coa e simili». Il riferimento è al prov-
vedimento varato a inizio agosto
con la formula del «salvo intese»,
che sblocca 3,5 milioni per le emer-
genze industriali in Sardegna (Porto-
vesme con la ex-Alcoa e Porto Tor-
res); 30 per la Sicilia (Termini Imere-
se con Blutec in primis); 17 per la
Whirlpool di Napoli; un milione per
Isernia; introduce agevolazioni tarif-
farie per le industrie energivore (di
nuovo la ex-Alcoa); fa un primo pas-
so sui diritti dei rider. E interviene,
appunto, sull’ex-Ilva stabilendo che
l’immunità penale e amministrativa
per «affittuario o acquirente e i sog-
getti da questi delegati», resta an-
che dopo la scadenza del 6 settem-
bre, ma solo «con riferimento alle
condotte poste in essere in esecuzio-
ne del Piano ambientale». Insomma,
uno scudo a tempo. Che peraltro po-
trebbe anche non bastare a convin-
cere ArcelorMittal a rimanere: il
gruppo euroasiatico dopo aver lan-
ciato l’ultimatum del 6 settembre, si
è chiuso nel mutismo più assoluto e
non è dato sapere se la “nuova” im-

munità piaccia o meno. Oltretutto,
pure le insidie della eventuale con-
versione da affrontare nel pieno del-
la crisi politica e dei suoi effetti, po-
trebbero condizionare la decisione
di ArcelorMittal. «Non tenete in
ostaggio gli operai dell’Ilva», intima
ancora Di Maio ai leghisti. E fa un
certo effetto considerando qual era
la posizione originaria del M5S
sull’acciaieria di Taranto o, passan-
do ad altra crisi industriale, la scar-
sa attenzione del ministro al tavolo
sulla ex-Alcoa. «Per l’Ilva c’è grande
preoccupazione - dice Mirco Rota,
coordinatore di Fiom-Cgil per la si-
derurgia -. Oltre all’andamento ne-
gativo del mercato, ArcelorMittal in
questi mesi ha incassato tre brutti
colpi: la sentenza del Tar sulla revi-

sione dell’Aia, la chiusura dell’alto-
forno 2 decisa dal tribunale, le incer-
tezze sull’immunità penale. Anche
noi del sindacato non riusciamo an-
cora a immaginare cosa deciderà il
6 settembre».
Le esternazioni di Di Maio, infine,
riaccendono l’angoscia dei cittadini
di Taranto che combattono per l’am-
biente e la salute: «Lei ha utilizzato
il 15 agosto per colpire a tradimento
il popolo tarantino - scrive in una let-
tera aperta l’associazione Genitori
Tarantini Ets -. Lei ha chiesto al suo
complice di governo di approvare il
decreto imprese per tutelare anche
i lavoratori dell’ex Ilva, un tentativo
maldestro di far ricadere le colpe su
chi di colpe ne ha già tantissime, ma
non questa». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo scudo
Originariamente la
scadenza
dell’immunità penale
per i manager ex-Ilva era
fissata per il 6 settembre

di Rosaria Amato

roma — Qualcuno già parla dell’ulti-
ma “spallata” al Jobs Act. Il provvedi-
mento meno amato del governo
Renzi, contestato anche all’interno
del Pd, è stato impugnato questa vol-
ta non più davanti alla Corte Costitu-
zionale, ma davanti alla Corte di Giu-
stizia dell’Unione Europea. Conte-
stata ancora una volta la norma che
prevede l’indennizzo e non più la
reintegra del lavoratore licenziato
ingiustamente. Nel caso in questio-
ne, si tratta di un licenziamento col-
lettivo ingiusto: tutti i lavoratori
coinvolti sono stati reintegrati tran-
ne l’unica assunta con il Jobs Act e
quindi l’unica a non avere diritto a
riavere il proprio posto di lavoro,
ma solo a un indennizzo. Un caso, so-
stengono la Cgil e la Filcams Nazio-
nale, che si sono costituite in giudi-
zio, che è la palese dimostrazione di
quanto le norme (in questo caso si
tratta dell’articolo 10 del decreto le-
gislativo n.23 del 2015) violino non
solo la Costituzione, ma «sia i princi-
pi di parità di trattamento e di non
discriminazione contenuti nella di-
rettiva europea 99/70, sia la tutela
contro i licenziamenti illegittimi sta-
bilita dagli artt.20 e 30 della Carta
dei diritti fondamentali della Ue».
Ecco perché questa volta il ricorso è
indirizzato alla corte del Lussembur-
go, e non più alla Consulta, che un
anno fa ha stabilito che è «contrario
ai principi di ragionevolezza e di
uguaglianza» tenere conto della so-
la anzianità di servizio per calcolare
l’indennità da corrispondere ai lavo-
ratori licenziati ingiustamente.

«La lavoratrice - spiega Lorenzo
Fassina, responsabile dell’ufficio
giuridico della Cgil - per il fatto di es-
sere stata stabilizzata dopo il 7 mar-
zo 2015 era l’unica tra i colleghi a
non aver diritto a una reintegrazio-
ne, ma solo a un modesto risarci-
mento del danno. Noi abbiamo sem-

pre sostenuto che il sistema delle tu-
tele crescenti è incostituzionale:
adesso vorremmo anche dimostra-
re che è contrario alla Carta di Niz-
za, ai diritti sociali fondamentali vi-
genti nella Ue». Tra l’altro l’applica-
zione del Jobs Act ai licenziamenti
collettivi, osserva Fassina, ha fatto

venir meno la “deterrenza»” della
normativa: «Prima si faceva molta
più attenzione alle procedure e ai
criteri di scelta dei lavoratori. Ades-
so, visto che la sanzione è minore,
non c’è più nessuna remora da parte
del datore di lavoro».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

La modifica
Il decreto varato il 6
agosto “salvo
intese”, reintroduce
una parziale immunità anche
oltre il 6 settembre

La pubblicazione
Il decreto non è
pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale: il
6 settembre ArcelorMittal
deciderà se restare a Taranto

Il precedente
Una riforma erosa
dalle sentenze

hIl Jobs Act
È la riforma voluta dal governo
Renzi, varata nel 2014.
Introduce il contratto di lavoro
a tutele crescenti, che non
prevede per il datore di lavoro
l’obbligo di reintegrare il
lavoratore licenziato senza
giusta causa, basta l’indennizzo

hLa Corte Costituzionale
Con la sentenza 194/2018 la
Consulta dichiara illegittimo
l’art.3 del Jobs Act che obbliga i
giudici a tenere conto della sola
anzianità per determinare
l’indennizzo in caso di
licenziamento ingiusto

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I punti


Immunità parziale


kLa fabbrica Un’immagine della ex-Ilva di Taranto


politica e acciaio

Ex-Ilva appesa a un filo


il decreto tarda ancora


ArcelorMittal tentenna


kLa Cgil Per il sindacato è illegittima
l’assenza della possibilità di reintegro

2


3


AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
Si rende noto che tutti e quattro i lotti della procedura
aperta per la conclusione di un Accordo quadro bien-
nale per la fornitura di servizi di catering, per soddisfare
le esigenze delle Strutture scientifiche, didattiche e am-
ministrative dell’Università degli Studi di Milano - Lotto
1 CIG 7804515983 – Lotto 2 CIG 7804521E75 – Lotto
3 CIG 78045251C6 – Lotto 4 CIG 7804535A04 - sono
stati aggiudicati a Olympia s.r.l., via Crema 6bis, Casal-
pusterlengo, per un importo totale stimato complessivo
di € 460.000,00, oltre IVA. L’avviso di appalto aggiudica-
to, consultabile sul sito http://www.unimi.it, è stato inviato alla
GUUE per la relativa pubblicazione in data 02/08/2019.
IL DIRIGENTE RESPONSABILE AD INTERIM
DIREZIONE LEGALE E CENTRALE ACQUISTI
Dott. Roberto Conte

AEROPORTO DI SALERNO COSTA D’AMALFI S.p.A.
ESTRATTOBANDO DI GARA
Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi S.p.A., via Olmo snc,
84092 Bellizzi (SA), Tel. 0828.354311, Fax 0828.354351,
intende affidare a mezzo procedura aperta, con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’appalto
«congiunto della progettazione esecutiva, incluso il coor
dinamento della sicurezza, e dell’esecuzione dei lavori pre
visti per lo sviluppo dell’Aeroporto di Salerno – Fase 1 del
Programma degli interventi».L’importo a base di gara è
pari a € 25.282.388,80=, IVA esclusa. Il plico telematico
contenente la documentazione richiesta per l’ammissione
alla gara dovrà pervenire perentoriamente entro le ore 12.00
del 14/10/19mediante l’utilizzo della piattaforma telematica
raggiungibile all’indirizzo https://aeroportosalernoap
palti.maggiolicloud.it/.
IL PRESIDENTE (Ing. Antonio Ferraro)

COMUNE DI GENOVA
STAZIONE UNICA APPALTANTE - BENI E SERVIZI
http://www.comune.genova.it • mail [email protected]
ESTRATTO DI AVVISO DI GARA
Si rende noto che il giorno 01/10/2019 dalle ore
9,30 avrà luogo procedura aperta per
l’affidamento del servizio socio educativo,
educativo e socio assistenziale specialistico e
sostegno didattico, per cinque lotti. Valore
complessivo a base di gara Euro 13.631.621,86
oltre IVA e oneri da interferenze. Il plico
telematico dovrà pervenire entro il 30/09/2019 -
ore 12.00. Il bando integrale è scaricabile dai siti
internet
https://appalti.comune.genova.it/PortaleAppalti
http://www.appaltiliguria.it
IL DIRIGENTE
Dott.ssa Angela Ilaria GAGGERO

LAZIOCREA S.P.A.
AVVISO DI GARA
LAZIOcrea S.p.A., sede legale in via del Serafico 107 - 00142 Roma - tel. 06/51681600 -
http://www.laziocrea.it, http://www.regione.lazio.it PEC: [email protected] indice una procedura
aperta per l’affidamento dei servizi tecnici di architettura e ingegneria relativi alla riconver-
sione funzionale dell’ex stabilimento vitivinicolo di Capena per la realizzazione di un centro
logistico della Protezione Civile della Regione Lazio C.I.G.: 80033426BF, ai sensi dell’art. 60
del D. Lgs. 50/2016; valore stimato dell’appalto è pari ad € 159.462,57 IVA esclusa. L’appal-
to verrà aggiudicato all’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95 comma
2 del D. Lgs. 50/2016. Le offerte devono essere inviate in versione elettronica all’indirizzo:
http://intercenter.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre le ore 16.30 del 20/09/2019.
Per ogni informazione si rinvia al bando di gara inviato alla GUUE in data 09/08/2019,
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nonché sui siti internet http://www.laziocrea.it,
http://intercenter.regione.emilia-romagna.it

Il Presidente del consiglio di amministrazione
dott. Luigi Pomponio

. Martedì, 20 agosto 2019 Economia pagina^25

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