Corriere della Sera - 02.08.2019

(Ron) #1
#

CorrieredellaSeraVenerdì2Agosto2019
CRONACHE

27


ASTE PAZZE


Heritage Auctions


L


astoria d’amoretra il 44°
presidentedegliStati
Uniti eilbasket nascela
nottediNatale del 1971.
Obama ha dieci anni. Riceve
in regalo un pallone da
Obama sr, il papà che Barack
rivedrà per la primael’ultima
volta nella vita. Primo banco
di provaper ilconfrontocon
la propria identitàele
discriminazioni razziali,
rimarrà per semprelegatoalla
pallacanestro. InIsognidi
miopadre,racconteràcome la
pallaaspicchi abbia
rappresentatoper lui una
prigioneeallo stessotempo
una via di fuga dal razzismo.
«Ho sempreamatoilbasket
perché si tratta dicostruire
una squadra pariapiù della
somma delle sue parti», ha
twittatoloscorsofebbraio. È
il 1979: il diciottenne Obama
èall’ultimo anno della
prestigiosa Hawaii Punahou
High School edèmembro
della squadra duranteil
CampionatodiStato
giovanile. Indossa una
canotta, la 23, numeroche
anni dopo grazieaMichael
JordaneaLeBronJames
assumerà unvalorealtissimo.
Oggi quella maglietta è
protagonista di un’asta che
verrà battuta il 17 agostoda
Heritage Auctions. Il
proprietarioevenditoreè
PeterNoble, di treanni più
giovane di Obama. Ex alunno
della Punahou, ha indossato
per treanni la stessa maglietta
che fu di Obama. Il prezzodi
partenzaèdi25mila dollari,
ma lacasa d’astesiaspetta che
entroladata di chiusura delle
offerte, il 27 agosto, la
magliettavenga aggiudicata
per almeno 100mila dollari. Se
pensatedinon poterli
spenderepoteteconsolarvi
andando online: su Amazon si
trovano delle riproduzioni
checostano attorno ai 15-20
euro. ©RIPRODUZIONERISERVATA

La maglia


da basket


di Obama


diciottenne


Ilrifugio
AlCarloPorta
Inmezzoallevette
eallastoria

U


nrifugio raggiungibile in 15 minuti di
camminatafacile. Non ci sono pericoli
sul suo sentierodaPian deiResinelli e
garantisceunbel panorama dallaterrazza,
ma ci sono posticonvisteinfinitamentepiù
ampie. Eppurepartiamo proprio dal Carlo
Porta per iniziarequesta breve serie sui
rifugi italiani perché racchiude una parte
notevole della storia dell’alpinismo. Aitempi

della suacostruzione (1911) si partiva a
piedi dalla stazioneferroviaria di Lecco ed
era unacamminata di treore per arrivareai
suoi 1.426 metri di quota lungolasassosa
val Calolden. Più tardi divenne più semplice
mettereils acco in spalla scesi dallacorriera
aBallabio, sinoache fu possibile arrivarein
autosino aPian deiResinelli. Qui si
formaronoimigliori alpinisti degli anni

Trenta,apartiredal miticoRiccardoCassin,
mentreilv icinoCorno del Nibbiocostituiva il
terreno ideale per un allenamentoveloce.
Nell’era degli skyrunnersedelle camminate
veloci ilPorta èdiventatopiù un puntodi
passaggio che di pernottamento.Equi sta il
suo fascino. Più di una voltaèfacile trovare
post onei suoi 50 letti. Pronti per essere
diLorenzoCremonesi moltoprestosul sentiero. ©RIPRODUZIONERISERVATA

diStefaniaChiale

BasketLa canotta
appartenuta a Barack Obama
(fotoHeritageAuctions)

IL CASO VALENTINA PIVATI


Vita (e regole) da mini influencer


«Ma non siamo degli scrocconi»


S


ono leottoeunquartodi
seraeValentina Pivati ha
appena timbratoilcartel-
lino che segna la fine del
suo turno di lavorocome
commessa in un supermercato vi-
cinoaCassano Magnago (Varese)
dove abita.Unacena, una doccia e
forsec’èpostoanche per «l’altro
lavoro», quello che, però, le ri-
chiede un saltospazio-temporale:
devetrasferirsi nelle storie di In-
stagram.
Va lentinaèstata una «corteggia-
trice» nella trasmissioneUomini
edonne, ma soprattuttoèuna in-
fluencer. Quella che nei giorni
scorsi ha fattoparlaredisédopo
ch eilproprietario di un ristorante
hareso pubblicoilmessaggio nel
quale la 26enne proponevauna
cena gratuita per due incambio di
«visibilità» traisuoi 176 milafol-
lowersuInstagram. «Messacosì
—racconta al Corriere—sem-
bravache io stessi chiedendo
l’elemosina: nientedipiù assur-
do. Ho il mio lavorosicuroalsu-
permercato enon lo lascio mica
per qualcosa di passeggerocome
lavisibilità sui social. Ho la mac-
chinanuova,comprataconsacri-
ficio, lacasa di proprietà: sono
soddisfattacosì».
Va lentina sembra l’esempio per-
fettodell’evoluzione degli in-
fluencer: non solo profili celebri e
ormai più famosi dei grandi im-
prenditori, mac’èpureunfiorire
di micro-star che si creano un pic-
colo cosmo di affezionati, magari
puntando su nicchie (orologi,
gioielli,cosmetici fatti incasa, tu-
torial per la cura dei bambini). E
ancheimicroinfluencer possono
guadagnaresomme interessanti:
Pivaticonferma che alcuni pren-
dono anche 1.300 europer pub-
blicareappena trestorie (brevi
passaggi di immaginiovideo).
Anzi. Come illustra un rapporto
di InfluencerDB (piattaforma che
analizza questi mondi), sono pro-
prio quelliconunnumeroconsi-
stentemanon esageratodifol-
lower(5-10 mila) che negli ultimi

mesi si sonoconfermati più stabili
eappetibili, quelli che cioè riesco-
noasmuovere meglio le emozioni
di chi li segue. «Il puntoèche
spesso si faconfusione: questoge-
neredivisibilità nonèancora be-
necodificato—dicePivati —. Io
non sono il tipo che si fa lavacanza
gratis incambio di qualchefoto
sui social network». Anche per-
ché da un po’ ditempo anche l’Au-
torità garantedellaconcorrenza e
del Mercato stacercando di fare
lucesupost, storieefotoonline e
l’ultima delibera sugli influencer
raccomanda che la pubblicità sia
chiaramente«riconoscibilecome
tale».Va le sia per quelli guidati
dalle agenzie specializzate(che
concordano pacchetti difotoovi-

deoconibrand) sia per quelli che
si muovono in autonomia, propo-
nendosi alle aziende.
Pivati sottolinea cheipost presi
di per sé lasciano iltempo che tro-
vano. «Piuttostocerco progetti in-
teressanti, che possano cresceree
farmi crescere. Ho uncervelloelo
uso».Perdire: qualchetempo fa,
finitoillavoroalsupermercato,
Va lentina ha preso la macchina ed
èandataatrovare una ragazza di
Piacenza che ha un negozio di ab-
bigliamento. Hanno strettounac-
cordo. «Certo, in questicasi tire-
galano abitiescarpeequestoin
fondoègià tantoafine mese se
hai un’entrata fissa».Pagandoci le
tasse: Pivati ha ben due partiteIva
aperte.Unaserveper uno shop

online che leivorrebbe far cresce-
re,assiemeauna socia, finoacre-
areunavera epropriacollezione
di abbigliamento.
L’obiettivoche ha in mentesin
da quandoèfinita la sua avventu-
ra televisiva. Ma qualcuno potreb-
be chiedersi:come si faamettere
d’accordounlavoro(quello al su-
permercato)fattoditurni non
propriocomodissimi, orari da ri-
spettareelacomprensibile stan-
chezza seraleconlefotolevigate, i
capelli perfettielalucegiusta che
fa risaltareunacamicetta?
«Semplice—rispondeVa lenti-
na—riducoleore di lavorosui
social. Ecco perché non mi sivede
nelle storieatutteleore enon po-
stouna quantità enorme difoto».
Elatelevisione? Acqua passata?
«Certo.Peraltroiononvolevofare
la corteggiatricemalatronista.
Poihanno insistitoemisono det-
ta: ma sì, proviamo anche questa
esperienza. Sono arrivata alla fine
edèandata bene. Anche per que-
stocivuolecervello».
[email protected]
©RIPRODUZIONERISERVATA

In tv
A sinistra
Valentina Pivati,
26 anni, ha
partecipato alla
trasmissione tv
«Uomini
e donne»

diRobertaScorranese

La vicenda
●Valentina
Pivati lavora
come cassiera
in un
supermercato
a Varese ed è
una influencer

●Tre giorni fa
un ristoratore
ha pubblicato
in Rete la
richiesta di
Pivati di essere
ospitata gratis
nel suo locale
in cambio di
pubblicità su
Instagram

La richiesta dell’influencer
Valentina Pivati a un ristoratore
siciliano, il quale poi l’ha reso
polemicamente pubblico

La polemica

Il dossier e il fenomeno
Siaffermasemprepiù
chihaunnumeroaltoma
nonesageratodifollower,
intornoa5-10mila

Querce secolari


e sculture


vegetali


Il fascino


di Arte Sella


In Trentino


D


ue monumentali
querce secolari
intrecciatesono
arrivateadArteSella, il parco
trentino—unicoalmondo
—dioperevegetaliottenute
consassi,foglie, rami o
tronchi. Si chiama «Radice
comune» edèdell’artista
brasiliano Henrique Oliveira
che, dopodomani, sarà
presenteall’inaugurazione in
Va ldiSella per presentarla al
pubblico. Come lui, artisti di

1.220 mq di superficie).
Ol’archistarKengoKuma,
maestrogiapponese che sta
realizzando il nuovo stadio
olimpicodiTokyo2020.Per
ArteSella haconcepito
«Kodama», lo spirito
dell’albero, in giapponese.
Uno«spazio» di meditazione
compostodapiù di 300
elementi di laricemassello ad
incastro. Omaggio (e augurio)
all’unione tra uomoenatura.
Opera«Radice comune» di Henrique Oliveira(GiacomoBianchi) ©RIPRODUZIONERISERVATA

fama internazionale hanno
lasciatoalboscoilcompitodi
custodirelelorofatiche,come
ha fattoGiuliano Mauriconla
sua maestosa «Cattedrale

vegetale»: un’impalcatura di
tremila ramoscelli intrecciati
grande quantounavera e
propriacattedrale gotica(tre
navatedi12metri di altezza e
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