la Repubblica - 30.07.2019

(ff) #1
L’appello della Hathaway

Anne e le altre


“Basta vergogna


per l’infertilità”


di Maria Novella De Luca

Forse ci voleva il pancione di Anne
Hathaway, il suo selfie con cui an-
nuncia — felice — una seconda gra-
vidanza, per raccontare, invece, il
dolore di chi non riesce ad averli i
figli, la fatica dei tentativi, le delu-
sioni, la speranza. Sì, perché Anne
Hathaway, attrice americana pre-
mio Oscar, rompendo gli schemi
dello show system affamato di gra-
vidanze da copertina, ha racconta-
to al mondo il suo calvario per di-
ventare madre. «Per tutti quelli
che attraversano l’inferno dell’in-
fertilità e del concepimento — scri-
ve Hathaway — sappiate che nessu-
na delle mie gravidanze è stata
una linea retta. Vi mando amore
extra».
Anne, 36 anni, sposata con
Adam Shulman, da cui ha avuto
due anni fa Jonathan, non rivela
quali siano state le sue difficoltà
nel restare incinta. Fa capire, però,
di aver dovuto lottare non poco,
tra cure e cicli di fecondazione as-
sistita, per mettere al mondo Jona-
than e adesso per concepire il se-
condo figlio. Una dichiarazione di
umanità, di solidarietà per i milio-
ni di coppie che combattono la tra-
gedia dell’infertilità (90 milioni
nel mondo), in Italia sono oltre ot-
tantamila gli aspiranti genitori
che ogni anno si rivolgono ai cen-
tri di procreazione medicalmente
assistita.
Ma anche un atto d’amore, quel-
lo di Anne Hathaway, fantastica
“stagista” di una insopportabile
Meryl Streep in Il diavolo veste Pra-
da, e poi Jane Austen, fino all’O-
scar con I Miserabili nel 2013, per
vivere con naturalezza la materni-
tà. Nel 2016, dopo la nascita di Jo-
nathan, l’attrice americana aveva
postato la foto di un paio di jeans
strappati. E la didascalia: «Non ver-
gognatevi se avete preso peso du-
rante la gravidanza. Non vergogna-
tevi se impiegate di più a perderlo.
Non vergognatevi se vi arrendete e
tagliate i vostri jeans, dato che
quelli dell’estate scorsa sono dan-
natamente corti per le vostre co-
sce di oggi. I corpi cambiano. I cor-
pi crescono. I corpi si restringono.
È tutto amore. Non fatevi convince-
re del contrario».
È vero, ma bisogna arrivarci a po-
ter cullare e allattare un bambino.
Alla tempesta di vita che ogni na-
scita comporta. Perché l’infertilità
è invece una lotta con il buio, con
le promesse della medicina, con in-
finite delusioni. Basta andare sul si-
to “Parole fertili” e leggere le testi-
monianze di tante donne che han-
no attraversato, con i loro compa-
gni, questo mare in tempesta, per

capire cosa vuole dire non poter
avere un bambino. Mentre in Ita-
lia, ormai, la fecondazione assisti-
ta è consentita in tutte le sue for-
me, ma per le coppie l’accesso alle
cure resta una corsa a ostacoli.
C’è il doloroso racconto di un
aborto spontaneo: «Dopo cinque
anni di procreazione medicalmen-
te assistita, sei arrivata come una
farfalla, come un leggero alito di
vento e con la stessa delicatezza
sei volata via». C’è P. che rivela la
sua battaglia contro una malattia
insidiosa, l’endometriosi, con la
quale è difficilissimo diventare ma-
dri. «Quando ti dicono, vi siete spo-
sati, adesso arriverà un bambino,
dentro ti scoppia il cuore, quella
sensazione di essere diversa,
quell’impotenza davanti ad un’in-
fertilità che non avresti mai volu-
to». Ma anche storie felici, dove il fi-
glio, finalmente arrivato, viene de-
finito dalla mamma che sta tentan-
do una seconda gravidanza, «il
mio miracolo di 8 anni».
Uno storytelling che fa bene a
chi scrive e a chi legge, un po’ co-
me il selfie di Anne Hathaway. «Ab-
biamo bisogno di messaggi positi-
vi», commenta Nino Guglielmino,
tra i più famosi esperti di feconda-
zione assistita, presidente della “Si-
ru”, la società italiana di riprodu-
zione umana. «In Italia le nascite
stanno calando in modo drammati-
co. Oggi la percezione sociale ri-
spetto all’infertilità è per fortuna
un po’ cambiata, ma i percorsi del-
le coppie restano durissimi. Que-
sto perché l’accesso alle tecniche
nel pubblico è ancora carente, so-
prattutto al Sud».
Nonostante la fecondazione assi-
stita sia stata inserita nei “Lea”,
cioè nei “livelli essenziali di assi-
stenza”, tra le cure necessarie che
il servizio sanitario nazionale do-
vrebbe erogare gratuitamente. «In-
vece così non è. Al Sud i centri so-
no in gran parte privati, in Italia è
ancora vietato fare campagne per
la donazione di ovociti, che infatti
dobbiamo comprare da banche».
Il risultato è che i figli nascono nel-
le regioni del Nord più ricche e do-
ve la Sanità funziona. «Come Socie-
tà italiana della riproduzione stia-
mo lavorando su tre obiettivi. Ga-
rantire a tutti l’accesso alle cure.
Equiparare, attraverso nuove li-
nee guida, le tecniche, oggi diver-
se da regione a regione. E poi supe-
rare definitivamente la legge 40,
magari con una nuova legge».
Scrive Sabrina, mamma di Jaco-
po, un mese: «Un famoso ginecolo-
go mi disse di lottare per averti,
ma senza perdere il sorriso. Ora
tuo padre e io il nostro sorriso lo ri-
vediamo in te, grande dono della
nostra vita».

La scheda


f


g


Per tutti quelli che


attraversano


l’inferno del


concepimento e


dell’infertilità: le mie


gravidanze non sono


state linee rette


PRIVATE/INSIGHT MEDIA / IPA/FOTOGRAMMA

Coppie infertili
In Italia sono
circa
ottantamila
le coppie
che si rivolgono
ogni anno ai
centri di
procreazione
medicalmente
assistita. Circa il
3% dei bambini
che nascono nel
nostro Paese
vengono
concepiti in
provetta

Le tecniche
La procreazione
assistita è
regolata dalla
legge 40 e
dovrebbe
essere a carico
del servizio
sanitario. In
Italia le tecniche
consentite sono
l’inseminazione,
la fecondazione
in vitro, il
congelamento
degli embrioni e
la fecondazione
eterologa, ossia
il concepimento
grazie al ricorso
del seme di un
donatore o
dell’ovocita di
una donatrice

Le cause
L’infertilità in
una donna su
quattro, è
causata
sopratutto
dall’età. Nei
maschi da
fattori come gli
stili di vita e
l’inquinamento

f


g


Non vergognatevi se


avete preso peso


durante la


gravidanza. Non


vergognatevi se


impiegate di più a


perderlo. È amore


kIl selfie
Anne Hathaway
ha annunciato
la sua seconda
gravidanza
con questo selfie
pubblicato
sul suo profilo
Instagram

pagina. (^16) Cronaca Martedì, 30 luglio 2019

Free download pdf