TOBIA DE STEFANO
■La parola magica è diver-
sificazione: non concentrare
tutte le forze su un unico seg-
mento di business, ma distri-
buire le fiches sul tappeto. Co-
sì se si compiono piccoli pas-
si in tutte le direzioni poi il
risultato finale sarà importan-
te. Si spiega così la sequenza
di segni più con la quale Po-
ste Italiane ha chiuso il primo
semestre del 2019. Aumenta-
no i ricavi - arrivati a quota 5
miliardi e 521 milioni di euro,
+1,7% rispetto al primo seme-
stre 2018 - crescono l’utile net-
to - a 763 milioni, più 4% sul-
lo stesso periodo del 2018 – e
gli investimenti che arrivano
a quota 230 milioni, cioè il
52,6% se si fa il confronto con
lo scorso anno.
Per dire. Poste fattura di
più in uno dei suoi business
tradizionali, “Corrisponden-
za, pacchi e distribuzione"
(+1,5%). Ma anche in questa
singola voce ci sono delle dif-
ferenze: il leggero calo delle
corrispondenze viene, infatti,
compensato dalla «continua
risalita dei ricavi da recapito
pacchi che beneficiano dei
progressi compiuti nell’ambi-
to della trasformazione indu-
striale e della customer expe-
rience (come cioè i clienti per-
cepiscono l’insieme delle lo-
ro interazioni con l’azienda).
In questo senso vanno regi-
strati gli accordi conclusi con
alcuni dei principali operato-
ri di e-commerce: da Zalan-
do (per la gestione dei resi
clienti in più di 12.800 uffici
postali) fino ad arrivare al raf-
forzamento della partnership
con Amazon che ha aggiunto
al pacchetto l’opzione “reca-
pito in 24 ore”.
NON SOLO PACCHIAl tempo stesso si nota un
aumento, sia nel secondo tri-
mestre che nel primo seme-
stre 2019, dei ricavi del setto-
re dei servizi assicurativi. Ri-
spettivamente: più 26,9% e
più 16,2%. Mentre lo stock di
attività finanziarie ha raggiun-
to quota 530 miliardi: più
16,1 miliardi rispetto al di-
cembre del 2018. Ottimi pure
i numeri di “Pagamenti, Mo-
bile e Digitale” (+11,2% a quo-
ta 167 milioni) grazie all’au-
mento sia del numero di car-
te che dei volumi delle transa-
zioni.
La diversificazione comun-
que viene perseguita anche
sul versante energetico: la flot-
ta di veicoli aziendali destina-
ti al recapito, infatti, potrà
usufruire di circa 200 veicoli
elettrici, nei prossimi 12 me-
si. «Abbiamo confermato -
spiega l’amministratore dele-
gato Matteo Del Fante - tutti
gli obiettivi di piano previsti
per la fine dell’anno. Per alli-
nearci alle migliori pratiche
di mercato, poi, abbiamo de-ciso di riconoscere un accon-
to sul dividendo (stacco previ-
sto per il 20 novembrendr)a
valere sui risultati del 2019».MEGLIO DEI BTPE del resto anche la Borsa
ha premiato la strategia del
gruppo. Sull’onda dei buoni
risultati di bilancio ieri il tito-
lo ha guadagnato il 3,45%
chiudendo a 9,66 euro. Consi-derando che un anno fa resta-
va poco sotto la soglia degli 8
euro, parliamo di una perfor-
mance positiva in soli 12 me-
si ben superiore al 20%. Nien-
te male per essere un titolo
da cassettisti.
Se poi mettiamo a confron-
to i rendimenti dei Btp con
quelli delle azioni Poste vedia-
mo che il confronto non c’è.
Nel senso che nell’ultima
asta il Tesoro ha collocato tut-ti i Buoni a 5 e 10 anni con un
rendimento medio
dell’1,56% per il decennale e
addirittura dello 0,8% per il
quinquennale (ai minimi dal
mese di ottobre del 2016),
mentre ildividend yeld(cioè
il rapporto tra l’ultimo divi-
dendo per azione corrisposto
agli azionisti e il prezzo del
titolo) di Poste Italiane è del
4,6%.
©RIPRODUZIONE RISERVATA■Continua lo shopping di Essilor Luxot-
tica che ha annunciato l’acquisizione del
76,72% della catena di negozi GrandVi-
sion. EssilorLuxottica aggiungerà così ol-
tre 7mila negozi nel mondo, più di 37mila
dipendenti e 3,7 miliardi di fatturato. Be-
nedice l’operazione Leonardo Del Vec-
chio (foto), presidente esecutivo di Essilor-
Luxottica: «La nostra rete retail sarà final-
mente estesa in tutte le aree geografiche».
Il gruppo ha chiuso il primo semestre con
un utile netto di 1,099 miliardi (+6,8%) e
un fatturato cresciuto del 7,3% a 8,7 miliar-
di.■Il Ministero dei Traspor-
ti ha convocato Assarmato-
ri e Confitarma per la revi-
sione del Registro interna-
zionale al quale sono iscrit-
te le navi adibite al traspor-
to passeggeri che godono
della quasi totale defiscaliz-
zazione dei profitti e lo sgra-
vio dei contributi per i ma-
rittimi. «Tutta questa gene-
rosità da parte dello Stato,
introdotta con la legge 30
del 1998», spiega in una no-
ta Vincenzo Onorato, presi-
dente del Gruppo Moby e
Tirrenia, «pretendeva un
impegno da parte di noi ar-
matori: imbarcare allora
marittimi italiani, oggi co-
munitari. Gli armatori italia-
ni si sono presi la defiscaliz-
zazione e gli altri privilegi,
ed hanno cominciato ad
imbarcare marittimi extra-
comunitari a stipendi da fa-
me. Mi rivolgo al ministro
Toninelli», conclude Ono-
rato, «perché sulle navi ita-
liane vengano imbarcati
marittimi italiani e comuni-
tari o anche marittimi extra-
comunitari ma con lo stes-
so contratto degli italiani, al-
trimenti fine dei privilegi.
Non siamo razzisti e guai a
chi sfrutta la povertà della
gente».Rende più di un titolo di Stato
Poste ormai è una garanzia:
c’è pure l’acconto sul dividendo
Bene tutti gli indicatori: ricavi, utile e depositi grazie anche al boom dei pacchi
dopo gli accordi con Zalando e Amazon. La Borsa premia le azioni: +3,45%
■Sostenere le edicole, cru-
ciali sia nel garantire il diritto
all’informazione sia come
presidio del territorio, in par-
ticolare nei centri storici del-
le città e nei piccoli comuni,
con uno stanziamento di
500mila euro. È l’impegno
assunto dal presidente della
Regione Emilia-Romagna,
Stefano Bonaccini che, nei
giorni scorsi, ha incontrato il
presidente della Fieg (Fede-
razione italiana editori gior-
nali), Andrea Riffeser Monti.
Un confronto anche alla lu-
ce della legge regionale
sull’editoria locale approva-
ta dall’Emilia-Romagna, nel
giugno 2017 «per un compar-
to», si legge in una nota, «fon-
damentale per assicurare
una sempre maggiore infor-
mazione ai cittadini e la loro
partecipazione alla formazio-
ne dei processi decisionali».
Riffeser ha sottolineato
«l’impegno della Fieg per-
ché sia mantenuta la capilla-
rità della rete di vendita. E
che con la fattiva collabora-
zione fra istituzioni locali,
editori ed edicolanti, si può
svolgere un significativo pas-
so in avanti nel riconosci-
mento del ruolo dei punti
vendita, avvicinando i cittadi-
ni alla lettura dei giornali».Onorato
«Basta sgravi
agli armatori
fuori legge»
ARRIVA L’OPA DI DEL VECCHIO (E I FRANCESI) SU GRANDVISION
Essilux genera un miliardo e compra negozi di occhialeria
Vertice alla Fieg
L’Emilia stanzia
500mila euro
per le edicole
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giovedì
1 agosto
2019ECONOMIA