FABIO RUBINI
■La Lombardia che rallenta è un cam-
panello d’allarme che fa paura a Matteo
Salvini, che ieri ha riunito i «sei saggi» del-
la Lega sulle materie economiche per fa-
re il punto della situazione e per iniziare a
scrivere una manovra «coraggiosa, forte e
incisiva» perché, ha detto il leader leghi-
sta, «questo non è il momento delle mez-
ze misure, delle mezze cose».
Le parole d’ordine messe sul tavolo du-
rante l’incontro sono quelle consuete: «di-
minuire la tassazione» per «far ripartire i
consumi e gli investimenti». Come? Intan-
to scrivendo in maniera precisa la Flat
Tax o come si chiamerà. Già, perché il
grande choc fiscale partirà proprio da
qui, ma la proposta dovrà essere non solo
credibile per i «soloni» della Commissio-
ne Europea, ma soprattutto sostenibile
per i conti dello Stato. Un equilibrio che
non pare facilissimo da trovare, ma sul
quale Salvini si gioca parecchio, sia per
una questione di credibilità politica, sia in
chiave di tenuta del governo. Perché, co-
me ha fatto intendere il leader del Carroc-
cio, i temi economici sono gli unici sui
quali la Lega sarebbe pronta a far cadere
l’esecutivo.
PRIMI PASSI CONCRETI
Parallelamente alla scrittura della Flat
Tax, Salvini e i suoi economisti stanno
mettendo a punto un piano di riduzione
delle tasse sulla casa e sulle imprese. Ad
oggi l’unica proposta già scritta e in fase
di limatura è quella firmata dal vice presi-
dente della Commissione Finanze Alber-
to Gusmeroli, che prevede «di sopprime-
re la Tasi che è un doppione dell’Imu».
Un provvedimento «che comporterebbe
un risparmio di 1,1 miliardi per i cittadi-
ni». Parallelamente si interverrà anche
sull’Imu, che verrebbe ridotta ad esem-
pio «ai negozi sfitti, alle abitazioni occupa-
te, agli immobili inagibili», spiega Gusme-
roli che di mestiere fa il commercialista
«da 31 anni» e i conti li sa far quadrare al
centesimo. Nella proposta scritta dal de-
putato piemontese, che entrerà nella ma-
novra finanziaria, si spiega anche come
fare a trovare le coperture: «270 milioni di
euro arriveranno da risparmi per i quali il
Mef si è già impegnato. I restanti 830 mi-
lioni verranno reperiti con il recupero del
sommerso», che non è poco «5,1 miliardi
su 20 miliardi di versamenti». Gusmeroli
spiega anche come agire per fare emerge-
re il sommerso: «O mandare l’F24 diretta-
mente a casa o inserirlo nel 730 precompi-
lato. In questo modo si semplifica la vita
ai cittadini che non dovranno più andare
dal commercialista per farselo calcolare».
CONTANTI E PACE FISCALE BIS
Come detto questa targata Gusmeroli
è, al momento, l’unica proposta già scrit-
ta pronta ad entrare nella manovra econo-
mica del prossimo autunno. Ma i progetti
sul tavolo della Lega sono numerosi. A
partire da una «pace fiscale bis» sulla qua-
le sta lavorando Bitonci e che dovrebbe
riguardare il saldo e stralcio delle cartelle
esattoriali per le imprese che siano in sta-
to di crisi aziendale certificata. Poi è sem-
pre all’ordine del giorno l’idea di far emer-
gere il contante custodito nelle cassette di
sicurezze. Anche in questo caso, però, si
sta lavorando a un provvedimento che
eviti che a finire nel calderone ci siano
anche i proventi di attività illecite.
VIA L’IRAP
Un altro progetto concreto è quello del
superamento dell’Irap, che nei piani del
Carroccio verrebbe concepito non più co-
me tassa «autonoma» locale, ma come
addizionale all’Ires. Una manovra tutt’al-
tro che impossibile e che porterebbe
all’eliminazione di 4 milioni di dichiara-
zioni e sulla quale è in corso un lavoro di
squadra, col vice ministro Massimo Gara-
vaglia che ha confermato che «ci stiamo
lavorando». Ovviamente il concetto di
Irap come addizionale Ires, va intesa sen-
za aumenti, tenendo inoltre in considera-
zione di continuare a mantenere le esen-
zioni per chi attualmente non vi è sogget-
to. Questo progetto inoltre potrebbe tro-
vare l’appoggio anche del Movimento
Cinquestelle.
Intanto Salvini continuerà a sondare le
parti sociali per scrivere «insieme» parte
della manovra. Il prossimo appuntamen-
to è fissato per il 6 agosto al Viminale,
anche se Cna ha espresso perplessità sul-
la data, chiedendo uno slittamento a set-
tembre dell’appuntamento. I sindacati,
invece, si sono detti disponibili all’incon-
tro di prossima settimana. La cosa certa è
che Salvini sta premendo sull’accelerato-
re. O si fa lo choc fiscale o si va tutti a casa.
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LA STRATEGIA DEL CAPITANO
Salvini rilancia: meno fisco su imprese e case
Mentre proseguono i lavori sulla flat tax, il leader del Carroccio pensa di dare una spinta all’economia aiutando le aziende:
stop a 4 milioni di dichiarazioni per l’Irap. Si cambia anche sul mattone: via la Tasi, l’operazione costerebbe un miliardo
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giovedì
1 agosto
2019
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