Internazionale - 19.07.2019

(やまだぃちぅ) #1
zione mondiale del commercio (Wto),
che secondo lui riservava agli Stati Uniti
un trattamento iniquo. Nell’aria aleggiava
una minaccia che Ross non ha avuto biso-
gno di esplicitare: l’uscita degli Stati Uni-
ti, la prima economia mondiale, dalla
Wto. Il problema è che l’interminabile se-
quenza di numeri che Ross stava sciori-
nando non serviva a niente. Più o meno
nello stesso momento, nei primi mesi del

N


ell’aprile del 2017 Wil-
bur Ross, il ministro del
commercio degli Stati
Uniti, si è presentato in
una sala piena solo a
metà di giornalisti per
lamentarsi. Ross ha 80 anni e non ne di-
mostra neppure uno di meno. Parlando
lentamente, ha elencato una lunga serie
di accuse, ognuna sostenuta da una cifra.


Erano i disavanzi commerciali degli Stati
Uniti verso altri paesi: con la Cina 347 mi-
liardi di dollari, con il Giappone 68,9 mi-
liardi, con la Germania 64,9 miliardi, con
il Messico 63,2 miliardi, con l’Irlanda 35,9
miliardi, con il Vietnam 32 miliardi, con
l’Italia 28,5 miliardi, con la Corea del Sud
27,7 miliardi, con la Malaysia 24,8 miliar-
di, con l’India 24,3 miliardi. Dopo aver
letto la lista, se l’è presa con l’Organizza-

La realtà che sfugge


ai numeri


Johannes Böhme, Brand Eins, Germania. Foto di Gustavo Jononovich


I dati economici sono sempre più imprecisi, perché i metodi con cui vengono


rilevati non rispecchiano la complessità della globalizzazione

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