O Dio, un cuore puro rinnova in me,
con il Tuo Spirito, lo Spirito di Santità.
Signore pietà.
Non so amare, Signore, Tu lo sai,
se non dilaterai il mio cuore col Tuo Spirito di pace.
O Cristo pietà.
La mia debolezza trasforma in povertà,
col dono del Tuo amore, lo Spirito di gioia.
Signore pietà.
Ogni ora che passava le preoccupazioni diventavano sempre più atroci, se ne aggiungevano
continuamente di nuove, tutte facevano male come crudeli frustate e causavano un sudore intenso
come fosse sangue vivo! Avevo le mani ed il corpo totalmente impregnati, soprattutto le mani.
Ogni sofferenza in quei giorni culminava in riflessioni spirituali, ed alla fine capii che proprio
quello era il significato sublime che avevano, tutte!
Infatti pensai al dolore patito dal mio Signore prima al Getsemani e poi alla via Crucis, e ne
compresi l’entità, ne condivisi la Passione! Riuscii persino a ricordare e capire passi del Vangelo
che in precedenza non erano stati chiari. L’angoscia aveva attivato la memoria e la comprensione!
Tentai di pregare ma non ne fui più capace, sopraffatto da una moltitudine di pensieri.
Ad un certo punto mi imposi di recuperare lucidità e ragionevolezza, e ci riuscii scoprendo però di
essere ancora terribilmente preoccupato per Anna e di non poter fare niente per lei.
L’ipotesi meno grave fra tutte era che i genitori l’avessero obbligata a chiudere la relazione con me,
come tentavano assiduamente di fare da sei anni ormai. Essendo lo scenario meno grave fra tutti
pensai di accettarlo per il bene di Anna, purché non le fosse successo nulla di grave.
Avrei tentato in seguito, una volta eseguita la ingiusta pena carceraria, di riconquistarla.
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