Eh già, mi sembrava proprio una nuova Genesi, ed avevo la sensazione di trovarmi nel giardino
dell’Eden grazie al benessere che aumentava man mano che tutte le mie membra si riattivavano.
Iniziai a muovere le braccia per spostare i fili del monitor e quello della flebo, poi fu la volta delle
gambe che non sentivo più pesantissime ed immobili, anzi parevano rinvigorite e leggere.
Le caviglie non erano più gonfie, evento piuttosto raro per me.
Una volta ripreso vigore tutto il corpo sentii formicolare le labbra ed ancora una volta posai il dito
sopra per sfiorarle ed avvertirne il tatto, ripetendo la scena salvavita della notte.
L’ennesima ripetizione dello sfioramento delle mie labbra rimarcò, con maggiore enfasi, che la
Madonna fu vicino a me quella notte, e dopo il risveglio totale avvertii il forte desiderio di pregare
per ringraziarla eternamente. Immaginai il Suo volto nella semplicità più assoluta che avvertii come
la virtù più potente in natura. La mia vita ripartiva grazie alla sontuosa immensità della semplicità:
una dolcissima carezza salvavita, i raggi del sole, il canto degli uccellini, il volto sereno di Maria.
12 brani Vergine Madre
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