NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Ricordavo vaghe ed ovattate scene della terribile sofferenza della notte ma sembrava che fosse
lontana anni luce e non avevo più alcuna intenzione di ripensarci.
Il respiro era tornato normale, il corpo non tremava più, vivevo uno stato di benessere pacato.
Riuscii ad osservare il monitor nonostante le palpebre fossero ancora un po’ incrostate ed ebbi
conferma che la fibrillazione era finita, infatti segnava 72 di frequenza cardiaca e non emetteva più
alcun suono tetro, ma non ebbi né la forza né il coraggio di tirare un sospiro di sollievo.


Alle spalle della sedia di plastica, ove era poggiato il monitor, ammirai i riflessi del sole che
passando fra le sbarre invadevano la cella, e capii che quello era l’unico momento nel quale era
possibile osservarli perché il sole durante la mattinata, salendo nel cielo, non avrebbe più avuto
l’inclinazione giusta, ed era la prima volta che assistevo a quella scena così rassicurante.
Riuscivo ad ascoltare anche il canto degli uccellini che a quell’ora risultava l’unico suono presente
e che, nonostante fosse infinitamente dolce e soave, rappresentando esseri viventi tra i più fragili in
assoluto, esaltava la forza del Creato che era rimasto estraneo alla battaglia furiosa della notte.
Mi resi conto che la natura trionfa sempre ed ogni mattina la vita riparte, e sarebbe accaduto anche
se non ci fossi stato più io. La vita del mondo sarebbe continuata, senza dubbio, pertanto fui io a
sentirmi infinitamente piccolo, più degli stessi uccellini.
Osservai stupito il mio risveglio che sembrava avesse del miracoloso perché la notte prima avevo
perso i sensi, avevo avuto una chiara sensazione di morte, con tutti i suoi corollari.


Una volta recuperati i sensi appena ridestato, infatti, la Vita si presentò con una nuova alba, una
nuova atmosfera, un nuovo mondo.
Avvertivo chiaramente nuove capacità percettive che non avevo il giorno prima.
La cella era la stessa di sempre ma dentro di me regnava una nuova consapevolezza, forse una
nuova conoscenza del Bene e del male.

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