Anna in quel periodo mi dimostrò tutto il suo amore, e diede prova di grandi capacità caratteriali,
anche più di quanto immaginassi.
Aveva fatto ogni sforzo per tirarmi fuori dalla prigione però non aveva ottenuto ancora alcun
risultato positivo che tutto sommato non mi ossessionava.
Piuttosto la mia più grande gioia in quel periodo fu averla ammirata nel dare il meglio di sé come
avvocato, come compagna, e come cittadina indignata per le gravi ingiustizie subite da una persona
inerme ed innocente come me.
Ricordavo infatti le sue corse affannate fra il penalista, il medico legale che effettuò la perizia,
l’ospedale diverse volte per ritirare la cartella clinica relativa al ricovero carcerario, i numerosi
colloqui sostenuti con me ovunque io sia stato trasferito di volta in volta!
Fu davvero un Angelo!
Un esempio di donna straordinaria, di compagna innamorata, di avvocato scrupoloso e combattivo,
di indomabile cittadina impegnata anche nel sociale.
Ero perfettamente consapevole che anche Anna, nella mia vita martoriata, fu un dono straordinario
di Dio, intervenuta nel periodo più difficile della mia esistenza, quello nel quale sarebbero maturati
tutti i danni di 30 anni di ingiustizie disumane.
Soltanto una donna come lei, in tutto il mondo, avrebbe potuto essere la mia compagna in quel
periodo, e quindi Dio scelse la migliore possibile, che abitava proprio a 100 mt da casa mia!
Avevo cercato la donna della mia vita girando per il mondo, ma abitava a due palazzi dal mio!
Il Signore me la fece incontrare nel momento più indicato, quando stavo per abbandonare l’Italia
probabilmente per sempre, costretto anche dai vari processi penali per ipotetici reati, tra l’altro
insignificanti, che senza alcuna difesa sarebbero diventate bestie feroci che Anna invece riuscì a
domare in tutti i tribunali ove fu necessario.
Indice