NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

addirittura superiore alle attese, ed i guadagni furono elevati.
Grazie alle buone condizioni economiche riuscii persino a riprendere la relazione con Mariella ed a
riunire la famiglia come avevo sempre desiderato. Spesso venivano tutti, madre e figli, a pranzo e a
cena al ristorante, e vivemmo periodi davvero splendidi, condividendo la gioia con amici e parenti.
Tutti i momenti vissuti accanto ai miei figli sono stati sempre splendidi, i più belli della mia vita!
Gli incassi andavano bene ed un giorno, avendo intravisto dal terrazzo la mia ex socia e fidanzata
nei pressi dell’ingresso principale, preso da uno slancio emotivo nonostante fosse in corso tra di noi
una diatriba legale, le chiesi di salire su nel ristorante. In un primo tempo lei fu titubante ma poi
accettò ed iniziammo a frequentarci di nuovo come soci, tentando di ricucire le incomprensioni.
Purtroppo non fu una scelta felice la mia, anche se dettata dal buon senso, perché nel tempo le
incomprensioni si aggravarono e ben presto il locale diventò ingestibile.
Infatti quasi contestualmente piombarono sull’attività strani personaggi - alcuni dei quali erano
amici e parenti della mia socia e non ho mai capito se anche lei avesse avuto un ruolo nelle
successive tristi vicende - i cui atteggiamenti alquanto ambigui manifestavano l’esistenza di progetti
malsani nei miei confronti che al momento però non riuscii a comprendere.
Oltretutto d’inverno non si riusciva a lavorare bene perché la Soprintendenza alle belle Arti di
Salerno non autorizzò, a differenza delle promesse iniziali, la realizzazione né di un ascensore che
permettesse di evitare la scalinata d’ingresso troppo ripida, né di una copertura dei terrazzi che
evitasse alla pioggia di inondare tutta la parte esterna, passaggio obbligato per accedere anche
all’interno.


Pertanto d’inverno il locale non riusciva a lavorare come d’estate, e ben presto iniziarono di nuovo
problemi economici, aggravati dalle incomprensioni crescenti con la mia socia che comunque,
grazie ad un accordo intrapreso nel frattempo, veniva ogni giorno a lavorare come cassiera.
Ogni mese vi erano pagamenti da effettuare, alla socia stessa, ai dipendenti, ai fornitori, ed

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