addirittura ai collaboratori che pretendevano di essere pagati quotidianamente, per cui la gestione
divenne davvero complicata. Se avessimo ottenuto l’autorizzazione alla realizzazione dell’ascensore
e della copertura dei terrazzi, come mi fu promesso da alcuni professionisti del settore nelle fasi di
progettazione dell’attività, non avremmo avuto alcun problema nel far funzionare bene il ristorante
anche d’inverno.
Un giorno accade una situazione davvero inquietante: un parente della mia ex socia mise all’incasso
un suo assegno - la cui consegna fu concordata mesi prima per saldare un debito relativo ad una
fornitura - prima del tempo stabilito, ma fortunatamente non venne protestato per scadenza dei
termini. La ditta del suo parente depositò subito dopo, clamorosamente, un’istanza di fallimento a
danno della mia società, allegando copia dell’assegno nonostante non fosse a traenza della mia
azienda ma della sua stessa parente, la mia socia, cioè di una persona fisica! Incredibilmente il
Tribunale, invece di rigettare la richiesta per evidente inappropriatezza dell’istanza di fallimento,
proseguì l’iter con le varie udienze, ed alla prima partecipai io stesso rappresentando che l’assegno
non lo avevo mai emesso e che era frutto di accordi privati fra la mia ex socia, effettiva traente, e la
ditta di un suo parente. Ciononostante, il Tribunale, invece di rigettare l’istanza perché illegittima,
incredibilmente fissò un’udienza definitiva a qualche mese più in avanti cioè luglio del 1999.
Oltretutto l’importo dell’assegno era piuttosto modesto, corrispondente a quattromila euro attuali, e
secondo le norme in vigore oggi sarebbe impossibile una dichiarazione di fallimento con debiti così
esigui, ma a suo tempo lo era ancora.
La situazione, quindi, divenne molto preoccupante anche in relazione al rischio che si consumassero
altre ingiustizie a mio danno, sia economiche che giuridiche, e pertanto iniziai a valutare altre
ipotesi per risolvere le nuove assillanti problematiche.
Dopo alcune fasi positive, quindi, la mia vita sprofondò di nuovo negli inferi, come era accaduto
con la prima attività relativa alle Usl.
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