L’immagine del dente scoppiato, ed il sangue sparso ovunque, rappresenta la grande sofferenza che
stavamo subendo in quel periodo, e non ho vergogna nel raccontarla perché non mi sento in nessuna
maniera responsabile: non meritavo di essere tradito, per giunta in modalità così brutali, da un socio
in cui avevo creduto tanto da sembrarmi un Angelo inviato dal Signore!
Se avessi avuto almeno un preavviso di qualche giorno da parte di Gianni, rispetto alla sua richiesta,
che in realtà fu una tentata estorsione, avrei avuto il tempo di ragionarci e di presentare
controproposte, o di trovare altri soci più corretti, invece capitò tutto all’improvviso!
Si trattò di una crudeltà enorme, ancor più grave perché esercitata contro di me che non avevo mai
tradito le sue aspettative.
Il mio socio e la sorella erano convinti che avrei ceduto alla loro vigliaccheria perché non avrei
avuto scelta, risultando impossibile il reperimento di alternative da parte mia in un tempo breve.
Ma non avevano fatto i conti con la mia forza d’animo che mi aveva sempre permesso di non cedere
mai a nessun tipo di ricatto nella mia vita!
Purtroppo fu impossibile riuscire a trovare nuovi soci in poco tempo ed a riprendere un nuovo
percorso verso l’inaugurazione dell’attività, per cui la società si fermò del tutto e sprofondai nella
stessa depressione che mi aveva annientato negli anni precedenti con le attività drammatiche delle
Usl e della ristorazione!
Non ci potevo credere! Ero di nuovo sprofondato agli inferi, come se tutta la mia vita fosse
destinata a diventare un tormento professionale ed economico!
L’essermi laureato non mi tutelava da quella situazione economica orrenda perché i medici generici
come me non trovavano alcun tipo di lavoro in quanto veniva richiesta sempre la specializzazione!