NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Se avessero voluto, Paolo e tutta la sua banda, soci manager e rete vendita, sarebbero andati via in
blocco, ed avrebbero lasciato me da solo nella mia bella società, con tanti debiti da pagare e nessun
incasso, pertanto sapevo di essere costretto, ormai, a rifletterci per bene, coinvolgendo professionisti
del settore, avvocati e commercialisti, per farmi tutelare, ed intanto dissi ai due aguzzini che avevo
bisogno di allontanarmi un attimo, e così feci.


In quei pochi attimi di riflessione, da solo, in un’altra stanza, rividi gli spettri del passato, anche
quelli riguardanti, pochi mesi prima, il primo socio Gianni che si comportò allo stesso modo di
questi delinquenti organizzati: entrambi avevano tentato di estorcermi l’unica attività della mia vita!


Era anche vero che mi trovavo in una situazione psico-fisica drammatica da anni, a causa dei vari
soprusi subiti, e quindi avrei potuto effettivamente ridimensionare il mio ruolo ed utilizzare quei
700 mila euro per far vivere meglio la mia famiglia, ma l’arroganza di quei delinquenti massoni mi
indusse una reazione d’istinto, un colpo di reni derivante dalla mia dignità di uomo mai domo di
fronte alle ingiustizie, ancor di più dopo averne subite di varie e gravi, e pertanto tornai da loro
determinato a trattare almeno un ridimensionamento delle loro richieste.


Appena arrivai nella stanza notai che uno dei due balordi si era seduto al mio posto senza chiedermi
il permesso, sorridendo maliziosamente e volgarmente, e poggiando i piedi sulla scrivania!!
Questo fu un affronto che non potevo assolutamente tollerare e quindi diedi subito la mia risposta
secca: “ signori non se ne fa nulla, non mi piace tutto ciò che sta accadendo, e prenderò seri
provvedimenti contro tutti coloro che stanno architettando azioni scorrette contro la mia persona e
contro la società. Anche a costo di andare dai Carabinieri! Adesso scusate ma ho da fare, vi prego
di andare via!”. A quel punto i due balordi si agitarono e mi dissero testuali parole: “noi tutti siamo
della massoneria, lei non è nessuno, e possiamo far fallire la società e sbatterla in galera quando e
come vogliamo. Faccia molta attenzione!”


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