Quella Chiesa divenne per me, quindi, grazie a mio padre, uno dei luoghi più sacri del mondo, e mi
ci recavo spesso, ad orari più insoliti; soltanto raramente, però, riuscivo ad ascoltare la Coroncina
alla Divina Misericordia, un Rosario molto particolare, riservato a cattolici più maturi di me.
Per questo a volte mi sentivo un pesce fuor d’acqua, non perfettamente idoneo, ma perseveravo per
raggiungere un livello di spiritualità adeguato.
Inizialmente quella Chiesa, quindi, sembrava destinata ai Cristiani più esperti, una sorta di
Santuario per fedeli d’eccellenza, un limbo di grandi devoti, anche quando il 5 di ogni mese, alle
ore 17, si celebrava la bellissima Messa della Divina Misericordia e la Chiesa era sempre affollata,
per un rito particolarmente emozionante.
Col tempo imparai a sentirla sempre più mia, ad essere sempre più partecipe, ed a conoscere sempre
più Santa Faustina Kowalska che nella sua vita aveva visto Gesù in persona, e da cui era nata
l’immensa devozione della Divina Misericordia.
Il Sacerdote, oltretutto, era stato un grande amico di Papa Giovanni Paolo II, e quindi meritava
assolutamente di essere seguito.
La scritta sotto la immagine della Divina Misericordia: “Gesù confido in Te”, divenne nel tempo,
per me, un’invocazione che adoperai spesso nella mia vita, ed ovviamente lo faccio ancora oggi,
con immensa Devozione.