Subito dopo mi accarezzò il volto recuperando autorevolezza su di me, fiero di se stesso, di me, e
soprattutto del Buon Dio che aveva amato tutta la vita e che gli stava promettendo altrettanto Amore
Eterno, trasmettendogli una serenità disarmante pur essendo vicino alla morte.
Nelle ore e nei giorni seguenti restai scioccato da quell’esperienza magnifica, ci pensavo e
ripensavo ma con estrema calma, immerso nell’enorme serenità trasmessa da Dio, di cui quindi
usufruii anch’io.
Ancora oggi quando ripenso a quell’episodio avverto la stessa intensa sensazione della presenza
salvifica e soave di Dio, della Forza che soltanto il Suo Amore può infondere nei cuori e nell’Anima
di chi Lo cerca, di chi Gli domanda, di chi Lo ama.
Oggi, dopo avere letto il Vangelo, riconosco un passo importante in tal senso quando Gesù,
interrogato dai discepoli, rispose: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà
aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre fra voi,
se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? O
se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose
buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo
chiedono!”.
Mio padre, che fece “cose buone” per me lungo tutta la sua esistenza, chiese a Dio ed alla Madonna,
migliaia di volte, di essere sempre presenti nella vita di tutta la famiglia, di proteggerci
costantemente, di offrirci il dono della Fede. Permise ad entrambi, quindi, sia a me che a lui stesso,
ed anche a tutti gli altri figli, di ricevere lo Spirito Santo per consacrare tutti i giorni della nostra
vita. Evidentemente pregò il Buon Dio anche di concedergli l’estremo viaggio in Paradiso con una
dipartita naturale, e la sua preghiera sarebbe stata esaudita come confermato dal Messaggio
d’Amore che gli fece pervenire dalla mia risposta.