NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1
La morte di mio padre

Mi allontanai dal salone per recarmi verso la mia stanza e mi fermai un attimo nel corridoio ad
osservare il Tevere dalla finestra, ma la sua voce strillante mi pietrificò: “Giovanni è morto papà, è
morto papà, corri, corri, ti prego, è morto papà”!
Iniziai a strillare anch’io insieme a mia sorella, chiedendo se fosse sicura, se avesse già chiamato il
118, e mi rispose che aveva fatto tutto ma mi implorava di andare da lei!
In quel momento mi crollò tutto il mondo addosso.
Il mio adorato papà ci aveva lasciato, all’improvviso.
Dopo interminabili attimi di silenzio durante i quali le lacrime scendevano copiose fino a
impregnare completamente il mio volto ed anche il telefonino, le spiegai che mi trovavo a Roma e
ci voleva del tempo per tornare a Salerno.
Distrutto dal dolore e piangendo salutai di corsa i mie soci fedeli, ed anche alcuni nemici che
avendo intuito il dramma mi vennero a dare conforto - cosa che apprezzai molto e che ancora oggi
ricordo con grande commozione - scesi subito verso la mia macchina e partii per Salerno.
Non sapevo ancora che quel giorno di fatto morì anche l’azienda.


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