Il ritorno di Mariella dai suoi genitori
Decisi quindi di tentare l’ultima carta per salvare la mia famiglia, cambiando casa per accontentare
mia moglie, e fui fortunato perché ne reperii una in via Arce, in centro, vicina al quartiere dove
abitavano anche i suoi genitori, e ci trasferimmo immediatamente. Si trattava di un grande attico
molto luminoso, ciascuno aveva la sua stanza, e c’erano persino due terrazzi molto grandi, uno a
livello delle camere da letto, con accesso diretto da ogni stanza, ed uno a copertura del palazzo, per
cui tutti furono entusiasti, avendo spazio per tante attività anche all’aperto.
Infatti il nostro secondogenito festeggiò i suoi 18 anni proprio sul terrazzo superiore e la festa fu
davvero memorabile, tra le più particolari svolte in città in quel periodo.
Nella nuova casa i miei figli e la madre ritornarono ad essere felici, addirittura raggianti ed
elettrizzati perché oggettivamente era davvero accogliente e funzionale per una famiglia numerosa.
Anch’io ne ero entusiasta, ed essendo appassionato di piante ne piazzai tantissime, di varie specie,
dappertutto sui terrazzi, ed ogni giorno occorrevano quasi 2 ore per annaffiarle tutte!
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