Mariella rinuncia alla convivenza
Ne parlai prima con la madre che feci venire sul posto la mattina stessa ma ebbi una grande
delusione, infatti Mariella osservava incredula quella casa meravigliosa chiedendomi ripetutamente
come avessi fatto a prenderla in locazione.
Nonostante le piacesse molto la casa mi disse affranta: “Gianni, come hai fatto a prendere questa
reggia!? E soprattutto come farai a mantenerla? Io non posso far venire qui i miei figli per farli
assistere ad una ennesima tragedia cioè ad un ennesimo sfratto che fra pochi mesi capiterà
sicuramente, come tutte le altre volte! Preferisco che rimangano dai nonni dove almeno vivono con
una certa stabilità, anche se in situazioni disagiate!”.
Io capii la sua sacrosanta presa di posizione e le spiegai che stavolta c’era un commercialista di
Napoli che mi incuteva molta fiducia ed aveva già effettuato i primi investimenti fornendomi la
liquidità necessaria per le prime esigenze operative, e mi aveva autorizzato anche a prendere in
affitto quella casa da utilizzarsi ovviamente anche come ufficio di rappresentanza.
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