Ma lei, sempre più convita della sua tesi, rispose con un lunghissimo sfogo: “Gianni, anche tutte le
altre volte avevi avuto fiducia nei tuoi soci e nei tuoi collaboratori, fin dal 1993 con quei due
venditori che ti truffarono e ti fecero anche rimediare due condanne penali; poi con quella Rosa
con cui ti fidanzasti per poi bisticciare inesorabilmente; poi con gli acquirenti del locale che ti
truffarono 200milioni e che ti causarono il primo fallimento che ti costò anche una terza condanna
penale; poi grazie a Dio hai dato ascolto a tuo padre, unica cosa buona che hai fatto sinora nella
tua vita e infatti ti sei laureato; poi di nuovo nel 2003 con l’altro Gianni che pure ti tradì; poi fu la
volta di quel Paolo massone; poi venne la ditta informatica di Milano che non riuscì a fare un bel
niente; poi tornasti a Salerno avendo rimediato solo guai terribili come il secondo fallimento che ti
porterà altre gravi condanne in futuro, vedrai, perché non ti stai difendendo adeguatamente; poi
ritornasti a Roma dopo qualche anno di infelice permanenza a Salerno e prendesti un ufficio
faraonico che non ti è servito a niente se non a subire altre delusioni ad opera prima di quella tipa
acida Rosy e poi degli altri soci traditori campani; poi perdesti anche quell’ufficio a cui tenevi
tanto e di nuovo dovesti tornare a Salerno; poi venne il socio di Norcia... e chissà quante altre
delusioni hai avuto e le hai fatte patire anche a me ed ai tuoi figli, e forse anche i tuoi genitori che
per questo sono morti prima del tempo, ed anche a tuo fratello e tua sorella che sono persone di
una correttezza estrema e che stanno subendo l’onta e la vergogna che stai arrecando al tuo
cognome! Hai fatto soffrire tutti quelli che ti amavano, anche noi, la tua famiglia, che non avevamo
alcuna colpa e non ti chiedevamo nulla di trascendentale se non di restare in una casa semplice,
tutti insieme, magari con pochi soldi ma felici! Invece ci hai fatto subire sfratti continui e sofferenze
enormi!! Gianni, basta, non ne possiamo più! Tu resta in questa casa, noi non veniamo! Goditi
questa reggia fin quando non ti sbatteranno fuori anche da qui! Mi spiace Gianni, ma tu vivi
ancora di sogni, e noi non ce lo possiamo permettere, i miei figli devono mangiare tutti i giorni!”.
gianni zito
(Gianni Zito)
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