Io restai interdetto per il lungo rimprovero nonostante fossero parole sante, aveva ragione quasi su
tutto, quindi restai zittito, abbassai lo sguardo, e mi allontanai di qualche metro verso la vetrata per
agguantare un po’ di conforto dal bel panorama che avevo innanzi.
Pensai in cuor mio che il suo sfogo era sacrosanto, ed era assolutamente vera la serie di delusioni e
di ingiustizie che aveva descritto attentamente, e capii che per conoscerla così bene ci aveva dovuto
riflettere a lungo tante volte, in chissà quante occasioni!
Aveva proprio ragione su tutto, tranne che sulla colpa, che mi aveva attribuito, di aver fatto soffrire,
deliberatamente, tutte le persone che mi avevano sempre amato, compresi i miei genitori, mio
fratello e mia sorella, lei stessa, ed i miei figli!
Quella fu un’offesa assolutamente ingiusta, terribilmente mortificante, del tutto vergognosa!
Tanto più crudele perché inoltratami da mia moglie che avrebbe potuto comprendere tutto quanto di
ingiusto mi era accaduto nella vita, essendo stata sempre informata su ogni avvenimento, e avendo
potuto conoscere l’amore enorme che avevo sempre nutrito nei confronti di tutti i miei cari.
Mai avrebbe dovuto mortificarmi così ingiustamente, in maniera così vigliacca, così ignobile, così
disgustosa, così infame.
Rimasi deluso nel profondo del mio cuore e della mia Anima, e capii che qualcosa fra me e lei si
ruppe irrimediabilmente.
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