Il volto di Mariella nel cielo
In quel periodo, pensando a volte a Mariella, mi capitava qualcosa di incredibile: vedevo spesso il
suo volto proiettato nel cielo celeste, come una foto che si usa in una prece, ed aveva sempre la
stessa espressione fiera e leggermente sorridente, mentre osservava l’orizzonte, vista leggermente di
lato, in una posa naturale ma profondamente solenne, che rappresentava la storicità della sua vita e
della sua personalità.
Quest’espressione in realtà non l’aveva mai avuta durante la lunga relazione con me, infatti non
osservava me in quell’immagine riflessa nel cielo, ma avanti a se, lontano, verso l’orizzonte, fiera e
forte come sempre, ma anche dolce e profonda. La ammiravo come sempre, vedevo il suo volto che
mi sembrava angelico e forte come sempre, ma più soave e luminoso, ed enormemente distante da
me, direi anni luce, in un’altra dimensione. Ormai era irraggiungibile in quel limbo di cielo, e se
Mariella non fosse stata in vita avrei pensato che quell’immagine celestiale avrebbe potuto
rappresentare il ricordo di qualcuno che non c’era più.