NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Nell’intento di decifrare meglio quelle percezioni uscii fuori al terrazzo, diedi un’occhiata alle case
intorno, al quartiere, e mi colpì soprattutto il cielo che era particolarmente limpido e di un color
celeste pastello che non vedevo da decenni e che riconobbi: era lo stesso che avevamo vissuto negli
anni 60 in Italia, a Salerno dove abitavo da piccolissimo!! Accidenti, il mistero si infittiva!


C’era la stessa aria, la stessa atmosfera che avevo vissuto nella primissima infanzia a Salerno.


“Ma che assurdità, com’è possibile tutto ciò? Ancora una volta sono alle prese con sensazioni e
percezioni inspiegabili!”, pensai sorpreso!
“Ci sono tantissime cose, oggetti, colori, persino il cielo e l’aria tutta intorno, che mi fanno
pensare ai miei genitori! Prima o poi scoprirò il significato come accaduto in altre occasioni”,
conclusi, e continuai a visitare la casa di Miriam.


In quella occasione, purtroppo, non riuscii ad interpretare le percezioni, come invece era sempre
accaduto in passato, a volte anche a distanza di decenni dalle percezioni inspiegabili, quindi non mi
restava altro da fare che attendere nel tempo la risposta che il Fato mi avrebbe sicuramente donato.
Che strana la mia vita: ogni tanto mi capitano eventi soprannaturali, senza alcun preavviso, tanto da
lasciarmi sbigottito ma capace comunque di riprendere tutto ciò che stavo facendo senza battere
ciglio, come se non fosse mai successo nulla di straordinario! Questa capacità pazzesca negli anni
l’ho fatta assimilare, involontariamente, a tanti miei affetti importanti, amici, fidanzatine varie, la
madre dei miei bambini, la stessa Miriam che era stata spettatrice, ed anche protagonista, di
numerose “coincidenze”, come le definivamo timidamente.


Continuando la visita alla casa di Miriam apprezzai tanti aspetti che non avevo notato in
precedenza, ma nelle stanze dove aveva abitato il padre dominava, ovunque si posasse il mio
sguardo, la sensazione che il tempo passato avesse invecchiato ogni cosa, adagiandoci sopra un
alone che aveva le sembianze di un velo grigio, indelebile, inamovibile.

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