Io ero troppo giovane per cogliere lo stesso significato, raggiungere lo stesso grado di
consapevolezza spirituale e Cristiana di mia madre, ma negli anni ho imparato a comprendere la
Verità grazie alla Fede che cresce e matura ogni giorno.
Non ebbi bisogno di parlarne anche con mio padre perché mia madre fu capace di spiegarmi ogni
cosa, di risolvere tutti i dubbi, di darmi una risposta vera, rimasta intatta per sempre, soprattutto da
adulto avendo raggiunto una Fede adeguata a comprenderla.
Ogni volta che ricordo questo episodio, a distanza di tanti anni, mi provoca la stessa emozione, la
stessa gioia immensa, lo stesso celestiale abbandono alla volontà di Dio, con una sensazione
crescente di consapevolezza dell’evento Divino.
Negli anni successivi mi capitò, ed ancora oggi accade occasionalmente, di leggere notizie ed
osservare programmi in TV dedicati a persone che avevano avuto esperienze sovrannaturali che
avevano consentito loro di percepire o vedere Dio ed il Paradiso, ed ovviamente ogni volta mi
sentivo chiamato in causa ma preferivo non parlarne mai con nessuno, per riservatezza e per non
essere preso in giro perché ero sicuro che nessuno mi avrebbe mai creduto.
In realtà dai racconti di quelle persone, sui giornali ed in TV, riconoscevo, almeno in parte, alcune
caratteristiche comuni al mio sogno - che credo sia meglio definire “Sogno Santo” visto che ho
vissuto percezioni spirituali assolutamente reali - e pertanto mi rincuorava trovare riscontro della
Divina esperienza anche in altre persone.
Non ne parlai mai più con alcuno, nemmeno con i miei genitori o meglio con mia madre che fu
l’unica a saperlo, nonostante fossero molto attivi spiritualmente, perché non volevo che quella
esperienza li inducesse a modificare il loro comportamento nei miei confronti.
Mia madre e mio padre erano ferventi Cattolici, tutta la loro vita era stata basata totalmente sulla
Fede, infatti nel tempo sono divenuti Neocatecumeni molto impegnati nell’aiutare il prossimo, mia