Mentre parlavo col penalista al telefono Anna mi scrutava continuamente con occhi spalancati, in
trepida attesa, per carpire dalle mie espressioni l’esito del ricorso, ed io ad un certo punto le feci
cenno che purtroppo era andata male! Lei capì mostrandomi con l’espressione straziata del suo
volta la tristezza e l’incredulità che discesero come un velo pietoso sulla sua esistenza.
Allora io per non farla soffrire continuai a parlare al telefono col penalista, chiacchierando
serenamente ed anche accennando qualche sorriso di circostanza, discutendo del suo dubbio sulla
esecuzione immediata della condanna o l’attesa di un anno o due per la sentenza sulle pene
accessorie. Parlammo anche del ricorso alla CEDU e quindi la telefonata fu piuttosto lunga ed ebbi
così modo di mostrare ad Anna la mia assoluta tranquillità e la capacità persino di continuare a
sorridere come se niente fosse accaduto!
Anna in effetti assorbì la mia tranquillità durante la lunga telefonata col penalista, anche perché
l’avevo ben preparata nei mesi precedenti, ne avevamo parlato a lungo, e le avevo sempre riferito
che se fosse arrivata la condanna avremmo dovuto accettarla e viverla con serenità.
Soprattutto lei che dopo oltre 6 anni di convivenza con me si sarebbe ritrovata a vivere da sola.
Ovviamente in cuor mio ero agitato perché era chiaro ormai che il carcere lo avrei dovuto subire per
davvero! La certezza fu una doccia fredda ed una delusione enorme!
“Mi vergogno di essere italiano, e appena avrò terminato di eseguire questa condanna vergognosa
lascerò per sempre l’Italia e porterò via anche i miei figli!”, pensai sconsolato!
“Oppure scenderò in politica e farò una battaglia durissima, fino al mio ultimo respiro, contro tutti
i malfattori di questo paese stramaledetto!”, ribattei in un impeto d’orgoglio!
Ma io in realtà l’Italia l’amavo enormemente e l’amo tutt’ora profondamente, il mio Paese lo
portavo e lo porto nel cuore anche se mi aveva fatto dannare e mi aveva ridotto ad un essere
ignobile, uno che sarebbe finito presto in prigione, uno con vari precedenti penali!
“E che precedenti pericolosi”, pensai tra me e me, sorridendo sarcasticamente!!
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