Il panorama mozzafiato mi rincuorava e mi faceva sentire integrato in un contesto di grande
bellezza del Creato. Lo splendore della mia terra, profondamente amata fin da piccolo, mi faceva
sentire accolto dal presente, dal passato, e anche dal futuro nonostante le imminenti prospettive del
carcere. Quanto ho amato Salerno in quei momenti magici! Quanto l’ho sentita profondamente mia!
In quei giorni a casa mi comportavo come sempre - per trasmettere serenità ad Anna, convinto che
avrebbe preso esempio su come trascorrere quel periodo senza di me, e soprattutto per spiegarle che
quella prova così dura avrebbe potuto rappresentare una svolta nella mia vita - ma dentro di me
regnava un forte tormento. A volte avevo paura che ci saremmo lasciati, la sognavo straziata anche
più di me, immaginavo la fine di un amore che avrei vissuto come un vero e proprio lutto!
Spesso ascoltavo una canzone struggente, in cuor mio dedicata a lei non solo per il colore dei suoi
capelli naturalmente argentati, e mi commuovevo.
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