NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

La quarta: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”,
oggettivamente questa era la Beatitudine più adatta a me, considerate le enormi ingiustizie patite in
circa 30 anni di attività imprenditoriale durante i quali non ero mai riuscito a creare un’azienda
stabile ma solo rovine e disperazione. Le più grosse ingiustizie le avevo subite nei tribunali italiani,
ove ero stato vittima di gravissime ed intollerabili infamie, una delle quali mi avrebbe condotto in
carcere prima o poi.


La quinta: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”, mi apparteneva sicuramente
perché nel corso della mia esistenza avevo sempre provato misericordia per i più bisognosi, ed
avevo anche conosciuto, in modalità straordinarie, l’Amore Misericordioso di Gesù, prima
attraverso il Sogno Santo rivelato decenni più tardi, poi attraverso il Culto della Misericordia che
mio padre mi aveva donato, ed infine con i Messaggi d’Amore in occasione della morte dei miei
genitori.


La sesta: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”, sentivo in cuor mio, sin da piccolo, la
presenza dell’Amore terreno e dell’Amore Divino, necessari per vivere nella Fede, e pertanto
potevo ritenere di appartenere a questa categoria.


La settima: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”, essendo un mite,
non avendo mai provocato liti e scontri, e neanche rancori e rimorsi, ed essendo al contrario spesso
intervenuto per metter pace in vari contesti, con un eccesso di autostima potevo ritenere di rientrare
in questa Beatitudine.


La ottava: “Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”, essendo
perseguitato dalle ingiustizie, come già descritto nella quarta Beatitudine, ritenevo di poter essere
un autorevole rappresentante di questa categoria di Beati.


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