Il Sole 24 Ore - 05.03.2020

(Frankie) #1

22 Giovedì 5 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Finanza & Mercati


INCHIESTA


Banche. Le scelte del ceo Alison Rose: meno legami


con la nazione d’origine e focus sul marchio NatWest


Nuovo corso Rbs:


cambia nome,


tradisce la Scozia


e sceglie Londra


Simone Filippetti


LONDRA

A


Bishopsgate, a due


passi dal grattacielo
Gherkin, il famoso ce-

triolo di Londra, la


placca sotto ai portici
dell’edificio più lus-

suoso in una via di palazzi in vetro-


cemento tutti uguali della via, infor-
ma che al numero  è la sede di

Londra della banca reale di Scozia,


RBS. Lì nei prossimi anni lavorerà
Alison Rose, il nuovo numero uno

della banca salito al comando lo scor-


so novembre. La sede effettiva della
Royal Bank of Scotland sarebbe in re-

altà  chilometri più a Nord, a


Edimburgo, capitale del regno, ed tra
lì e Londra che il suo predecessore

Ross McEwan faceva la spola. Ma la


nuova manager, il suo stipendio da
, miliardi all'anno, preferisce go-

derselo interamente nella capitale.


Che la banca principale della Scozia,
in piena battaglia secessionista per

staccarsi dal Regno Unito, si trasferi-
sca a Londra, mentre nelle Highland

sventola la bandiera dell'indipen-


denza, è una sorta di corto circuito.
«Royal Bank di dove?» è la battuta

che circola in questi giorni tra i ban-


chieri della City. Finanza e politica
vanno sempre a braccetto, ma in Sco-

zia ancora di più. Perché RBS è il pol-


mone monetario del paese. A Edim-
burgo non si usa la Sterlina inglese

ma quella scozzese, dove non c'è il


profilo della Regina Elisabetta, ma il
problema è un altro. È solo una valuta

locale, che fuori dalla Scozia è carta


straccia. Perché la Scozia non ha
nemmeno una banca centrale: la

Sterlina scozzese viene stampata da
una banca commerciale locale. Qua-

le? La risposta è facile: RBS.


Mentre Nicola Sturgeon, il Primo
Ministro del paese infiamma le folle

agitando lo spettro della secessione


per staccarsi da Uk ed entrare nella
UE, la banca “nazionale” del paese si

trasferisce nella tana del nemico. Pa-


re che la premier scozzese non l'abbia
presa benissimo. Eppure le due don-

ne vivono una sorta di vita professio-


nale parallela: Rose è la prima donna
a capo della banca. Ed è anche la pri-

ma banchiera di sesso femminile tra


le quattro grandi sorelle inglesi. Stur-
geon è la prima donna Primo Mini-

stro e segretario di partito in Scozia.


La propaganda politica è però oggi
l'ultima delle priorità dentro agli uffi-

ci di Bishopsgate: Rose ha in ballo
 esuberi, quasi il % di tutti i di-

pendenti. La banca a prima vista è


tornata in salute dopo una lunga cri-
si: negli ultimi tre anni ha smesso di

perdere soldi. Il  è stato celebrato


con utile di oltre  miliardi di sterline:
è il più alto da  anni a questa parte,

ed è raddoppiato da , dell'anno pri-


ma, per la gioia degli azionisti che in-
casseranno una ricca cedola, in prima

fila il Governo che incasserà  mi-


lioni. Ma sono utili gonfiati da opera-
zioni straordinarie: RBS ha venduto

la banca medio-orientale Alwwal.


Scremata dalle plusvalenze, l'at-
tività tradizionale è in declino. Il

margine di interesse è in calo da an-


ni: nel  era di  miliardi, ora a ;
in soli  anni ha perso per strada 

miliardo. Alla Borsa di Londra Rbs


capitalizza  miliardi:  anni fa va-
leva il doppio,  miliardi. Ma al di

là degli aridi numeri, il problema
maggiore di RBS è che, dopo  anni,

deve ancora superare l'onta del falli-


mento e scrollarsi di dosso la cattiva
fama di banca di scandali: è bom-

bardata di cause da parte di aziende


che l'accusano di essere fallite per
colpa sua. Migliaia di azionisti che

avevano comprato azioni messe in


vendita poco prima del default at-
tendono ancora un risarcimento

dopo  anni, nonostante un accor-


do con la banca.
Ne ha dunque da lavorare la nuova

manager per recuperare il prestigio e la


credibilità perduti. E se già l'arrivo di
una donna in un mondo dominato da

uomini per secoli è di per sè un terre-


moto, il piano della signora è un ca-
taclisma. Via il nome RBS, per diventa-

re NatWest, la banca commerciale


comprata nell'anno Duemila con mi-
gliaia di filiali nel paese. Dopo quasi 

secoli, scompare il nome RBS: la banca


fu fondata nel  a Edimburgo, è una
delle banche più antiche di Scozia. Il

colpo di spugna di Alison Rose, che
cancella  anni di storia, ha una sua

strategia: nel , nonostante la


Brexit, c'è stato un boom di mutui. Di


qui la scelta di puntare più sulla banca
commerciale invece che sulla banca

d'affari. E allora NatWest è perfetto: è


un nome prestigioso e conosciutissi-
mo tra la gente, una banca non toccata

da scandali e che alla gente comune ri-
corda un tempo in cui il paese era be-

nestante. In Inghilterra non c'e perso-


na che non abbia un parente, un amico,
un conoscente che non abbia lavorato

in NatWest. È il marchio migliore per


il rilancio di RBS. Ma rimane comun-
que un terremoto. Come se il Monte

Paschi domattina decidesse di chia-


marsi solo Banca . Perché la banca
rinuncia al blasone? Occorre fare un

salto indietro di  anni.


Chi tocca(va) Antonveneta


muore?
Nel  negli Stati Uniti compariva-

no le prime avvisaglie della crisi che
scoppierà: esplode la bolla dei Sub-

Prime, i famigerati mutui spazzatura.


Abn Amro è un gigante mondiale:
prima banca d'Olanda e con  mi-

liardi di euro di capitalizzazione è


l'ottava in Europa. Ha anche messo,
nella sua campagna di conquista, un

grosso piede in Italia: nel  ha ri-


levato Antonveneta.
Suona così lunare la lettera che arriva

ai vertici della banca una mattina del feb-


braio di quell'anno: il mittente è TCI, il
The Children Investments Fund, che die-

tro al nome da charity è in realtà un hedge


fund, un fondo speculativo, guidato dal
baronetto Sir Chris Hohn, e ha una ri-

chiesta bizzarra: consiglia alla banca di


mettersi in vendita e di fare uno spezzati-
no. Coincidenza o macchinazione, dopo

la lettera si innesca il risiko: l'inglese Bar-


clays lancia un'Opa su Abn Amro ma la
strada è sbarrata dalla Triplice Intesa. Gli

scozzesi di RBS, la spagnola Santander e


la belga Fortis fanno una contro-offerta
da  miliardi di euro su ABN e la conqui-

stano. Erano gli anni delle grandi scalate,


ma il colosso olandese ha molta sporcizia
sotto il tappeto, in primis il buco da ,

miliardi causato dalla scalata alla Banca


Antonveneta. Un anno dopo la mega sca-
lata ad Abn, la banca olandese è stata fatta

a pezzi, proprio come suggerito dal fon-
do TCI (e Antonveneta finirà a MPS, con

la regia di Andrea Orcel), quando esplode


la bolla mondiale, RBS naufraga. È la pri-
ma banca in Inghilterra, a cadere: è la

Lehman Brothers d'Europa, e proprio


perché in pancia ha la ABN Amro che a
sua volta ha ramificazioni in tutti i paesi,

rischia di far collassare tutto il Vecchio


Continente. Deve arrivare in soccorso lo
Stato: l'allora Governo laburista di Gor-

don Brown decise di nazionalizzare la


banca. Con un assegno da  miliardi di
sterline, pagato dai contribuenti di Sua

Maestà, diventò azionista della banca con


i %. La banca è stata risanata ma il costo
sociale è stato enorme: quando comprò

Abn, la banca contava  mila dipen-


denti; oggi ne conta mila.
Nel  il controverso Fred Go-

odwin, allora ceo della banca, lanciò


un aumento di capitale da  miliar-
di che si rivelò un flop e la banca fallì

poco dopo. I piccoli risparmiatori fe-


cero causa e la banca due anni fa ha
offerto  pence ad azione come ri-

sarcimento tombale per evitare il


processo ed essere costretta in Tribu-
nale a svelare la verità sui mesi prece-

denti al crack.


È passata un'era geologica nel
mondo della finanza, ma RBS sconta

la pesante eredità del fallimento.


Mentre cambia nome e si prepara a
tagliare ancora posti di lavoro nel pa-

ese, RBS assume in Polonia: a Varsa-


via saranno assunte  persone.
Mossa che rischia di far aumentare la

rabbia dell'opinione pubblica: nel
paese ci sono  milione di immigrati

polacchi, sono l'etnia più popolosa


dopo gli inglesi. E sono anche il ber-
saglio del malcontento anti-immi-

grazione, che vede nell'invasione po-


lacca una minaccia.
Politica e finanza vanno ancora a

braccetto: la scorsa settimana Boris


Johnson, il più potente primo mini-
stro dai tempi di Tony Blair, ha di fat-

to silurato il suo ministro del Tesoro


Sajid Javid sostituendolo com il più
malleabile Rishi Sunak. Sul tavolo del

nuovo Cancelliere c'è anche il dossier


RBS: il governo deve vendere la ban-
ca. Ma Sunak non è un ministro qual-

siasi: era il partner del fondo TCI nel


. Sulla poltrona di ministro del
Tesoro siede il finanziere che ha in-

nescato tutto il risiko bancario in Eu-


ropa partito dalla lettera a Abn Amro
che ha causato il fallimento di RBS

costringendo al salvataggio di Stato.


Il responsabile ”morale” della nazio-
nalizzazione di RBS,  anni dopo, sa-

rà il responsabile della privatizzazio-


ne di RBS. La finanza, come gli amori
di cui cantava Antonello Venditti,

non finisce mai; fa dei giri immensi e


poi ritorna.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Royal bank of Scotland. Fondato nel 1727 a Edimburgo, l’istituto è stato nazionalizzato nel 2008


AFP

Nicola Sturgeon.


Primo ministro


della Scozia e
leader del Partito

Nazionale


Scozzese dal 2014,
prima donna a

detenere entrambe


le cariche.
Contraria alla Brexit

e favorevole


all’ingresso della
Scozia in Ue

Alison Rose.


Cinquantuno


anni, è stata
nominata ceo di

Royal Bank of
Scotland nel

novembre 2019.


È la prima donna a
guidare un

importante


gruppo
finanziario nel

Regno Unito.

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