La Stampa - 09.03.2020

(Wang) #1

ANTONIO BARILLÀ


TORINO


In fondo a una partitissima
in modalità oratorio – zero
spettatori, tifo forsennato
dalle panchine, voci dal
campo chiaramente percet-
tibili – la Juventus ritrova la
vetta e sfratta l’Inter dalla
lotta scudetto. La vittoria fir-
mata da Ramsey e Dybala ri-
caccia infatti i nerazzurri a
-9: hanno una partita in me-
no, d’accordo, ma è difficile
immaginare una rimonta. A
insidiare la squadra di Sar-
ri, che nel deserto ritrova
gioco e carattere, rimane co-


sì solo la Lazio, distante un
punticino: sempre ammes-
so che il campionato arrivi
in fondo, l’ultima parola è at-
tesa domani in Lega.

Scelte a sorpresa
Il tecnico bianconero shake-
ra la formazione, sorprende
escludendo Pjanic e Dyba-
la: il regista è Bentancur, il
centravanti Higuain, nel tri-
dente Douglas Costa affian-
ca l’argentino e Ronaldo
mentre Cuadrado si riveste
da terzino. Conte lascia an-
cora in panchina Eriksen, sa-
crifica Godin nella linea di-

fensiva e restituisce la porta
al recuperato Handanovic.
Lo sloveno è subito protago-
nista: sventando su De Ligt
e Matuidi, impedisce alla
squadra bianconera di con-
cretizzare un possesso supe-
riore. La gestione della pal-
la non deve però fuorviare,
l’Inter non è passiva e appe-
na può si distende: ha meno
fantasia, ma più praticità,
chiude gli spazi con atten-
zione e cerca le fasce, pecca-
to le manchino davanti, nel-
la serata più attesa, sia la fisi-
cità di Lukaku sia il dinami-
smo di Martinez.

Lukaku e Martinez in ombra
Scivolando i minuti, le par-
ti s’invertono: i nerazzurri
guadagnano metri attraver-
so una manovra semplice,
a tratti prevedibile però effi-
cace, e la Juve dirotta sulle
ripartenze. Le innescano
per lo più i rilanci di Bentan-
cur, anche perché Cuadra-
do è altalenante nello scat-
to e Douglas Costa, teorica
scheggia impazzita, finisce
spesso ostaggio di Brozovic

che lo segue dappertutto e
riesce, comunque, a scocca-
re il primo tiro nello spec-
chio. La sintesi, all’interval-
lo, è una partita vivace e in-
tensa, che cancella sul fron-
te bianconero le ombre di
Lione e sembra ratificare,
nonostante qualche lacu-
na, la solidità dell’impian-
to nerazzurro.

Raddoppio straordinario
La candidatura interista ad
aspirante ribelle verso una
supremazia lunga otto an-

ni in campionato finisce in
pezzi, però, in apertura di
ripresa, quando Ramsey,
saggiamente restituito al
ruolo di mezzala dopo gli
inutili esperimenti sulla tre-
quarti, da due passi manda
in bambola De Vrij, infila
Handanovic e cambia l’iner-
zia del match. L’assist è di
Ronaldo, in questa fase vo-
tato alla partenza da lonta-
no, la combinazione prece-
dente coinvolge Alex San-
dro e Matuidi. Entrano, a
questo punto, Dybala ed
Eriksen, ma è l’argentino a
incidere un’impronta pro-
fonda sigillando la vittoria
con un gol straordinario, di
quelli che in chi ha i capelli
bianchi evocano i paragoni
con Sivori: controllo, scam-
bio con Ramsey, doppio
dribbling ed esterno sini-
stro. Il danese, a sua volta,
ha una palla buona, regalo
di De Sciglio appena entra-
to, ma manda alto: lampo
isolato di un’Inter ormai in
ambasce, incapace di rea-
gire, che rischia anzi di su-
bire il terzo gol con un pa-
io di incursioni di Ronal-
do. Festa bianconera, an-
che senza tifosi. Delusione
Inter: il volto di Conte è
l’emblema. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL BIG MATCH A PORTE CHIUSE: I CAMPIONI D’ITALIA TORNANO IN TESTA A +1 SULLA LAZIO


GIULIA ZONCA
TORINO

N


ella partita senza at-
mosfera la normali-
tà si può solo imita-
re e la sfida più pas-
sionale d’Italia decide di fare
come se la gente ci fosse.
Ronaldo si presenta all’Al-
lianz dando cinque immagi-
nari nel tunnel di ingresso: di
solito, lì, dietro le transenne
lo aspettano e ovviamente
prima di Juve-Inter è il vuoto.
CR7 gioca con i fantasmi del-
le partite passate per compor-
tarsi come sempre. Anche se
niente somiglia al derby d’Ita-
lia chi lo vive fa di tutto per
rianimarlo per farlo arrivare
a casa nostra.
Le squadre si passano a
fianco e inclinano la testa in
abbozzi di saluti perché non
si possono stringere la mano
e si vede subito l’intensità,
non la tensione che ha biso-
gna di bolgia per avvolgere il
gioco. Il metro di distanza
non si concilia con la tattica e
i campioni non vanno d’accor-

do con la paura quindi ognu-
no fa quello che deve. Soprat-
tutto Dybala: piazza una ma-
gia da dieci, una di quelle che
liberano l’immaginazione,
Pure nel silenzio. Giusto.
Forse ieri avrebbero stona-
to lo stadio pieno, il tifo che ri-
bolle, lo sfottò che vibra tra le
curve, tutto quanto fa calcio,
che solo a dirlo si scatena l’ap-
petito. Invece no: dieta emoti-
va persino dentro un 2-0 che
graffia le polemiche e strap-
pa la classifica. L’Italia sta in
pausa forzata, è sconcertata,
preoccupata, in allerta e il cal-
cio condivide il sentimento e
accetta l’aria surreale. In sin-
tonia. Non poteva essere di-
versamente in una Torino
bloccata senza essere zona
critica, tagliata da un’interru-
zione di corrente che le cam-
bia il ritmo.

Festa ovattata
Una Juve-Inter a pieno servi-
zio sarebbe stata insopporta-
bile per un Paese che deve
trattenere il fiato invece è un
ottimo esempio di come im-
parare a farlo: guardare ma
non sentire, tifare senza riu-
scire a partecipare e quando

Ramsey segna il primo gol gli
saltano tutti addosso, alla fac-
cia del codice di sicurezza.
Le feste sono ammesse:
non si può bere dalla stessa
borraccia, asciugarsi il sudo-
re dallo stesso asciugamano,
però è lecito celebrare una re-
te che porta i bianconeri lon-
tano dalla sconfitta di Lione.
Dybala al raddoppio preferi-
sce correre per conto pro-
prio, l’esterno di classe del re-
sto merita una passerella an-
che se non c’è l’omaggio della
tribuna. E allora tanto buttar-
si in braccio alla panchina.
Applausi singoli, volume bas-
so, solo Conte urla nel deser-
to mentre l’Inter si sfilaccia
sempre di più.
L’impatto dello smacco sa-
rebbe stato ben diverso con i
fischi degli ex, gli ululati dei
sentimenti traditi, le grida di
rivincita, invece pure la bato-

sta è ovattata, quasi irreale
se non fosse così vera nei
punti, 9 di distacco fanno ma-
le pure con una partita da re-
cuperare.
Nemmeno Sarri può goder-
si la pace con il proprio popo-
lo, ha lasciato Dybala in pan-
china e lo ha fatto entrare con
tempismo perfetto. Lo avreb-
bero esaltato se ci fossero sta-
ti, ma l’incrocio che ha segna-
to tanti campionati, tanta sto-
ria è muto. E non ha bisogno
di sottotitoli. Vive di brividi e
nostalgia: la Juve preme, l’In-
ter aspetta, Ronaldo firma la
partita numero mille in car-
riera e poi si spegne la tv. E si
stacca la spina. Sarà il derby
d’Italia con meno strascichi.
Non poteva essere elettrico, è
stato energico, dominato dai
bianconeri e oggi si parlerà
d’altro. Che strano. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juventus 63
Lazio 62
Inter* 54
Atalanta* 48
Roma 45
Napoli 39
Milan 36
Verona* 35
Parma* 35
Bologna 34

Cagliari* 32
Fiorentina 30
Sassuolo** 29
Udinese 28
Torino* 27
Sampdoria* 26
Genoa 25
Lecce 25
Spal 18
Brescia* 16

ZITTI TUTTI


Nello Stadium deserto la Juve stende l’Inter e la taglia fuori dalla sfida a tre per lo scudetto


Gara in equilibrio per un tempo, poi i bianconeri prendono il pallino e non lo lasciano più


L’esultanza dei giocatori della Juve dopo l’1-0 di Ramsey. In primo piano la delusione di Antonio Candreva, 33 anni: l’Inter è alla 2ª sconfitta esterna dopo quella con la Lazio

DAZN


21:00


CALCIO


CHIEVO-


COSENZA


AFP


Il restyling

di Sarri

rivitalizza

i bianconeri

LA STORIA


Nella ripresa decidono
Ramsey e un super gol
di Dybala. Per Conte
un ritorno amaro

I


l calcio è strano. Mai
come la vita, e ce ne
stiamo accorgendo tut-
ti insieme. Ma qui di
pallone si parla, finché du-
ra, e dura poco. È strano
perché in una serata già
sin troppo surreale di suo
si è visto a fasi alterne tut-
to e il contrario di tutto.
Prima il restyling di Sar-
ri che per un quarto d’ora
è sembrato rivitalizzare
la Juve anonima degli ulti-
mi tempi. Due parate diffi-
cili di Handanovic, una
ciccata di Douglas Costa
quasi a colpo sicuro dopo
una grande azione in velo-
cità Ronaldo-Higuain: c’e-
rano solo i bianconeri in
campo e invano l’Inter
provava a prenderle le mi-
sure. Quando gliele ha
prese, la nuova Juve di
Sarri è quasi sparita dal
campo per il resto del pri-
mo tempo e l’avvio di ri-
presa. Inter in pieno con-
trollo del gioco, pur gio-
cando in dieci perché Lu-
kaku è sembrato non esse-
re a referto.
Poi all’improvviso,
quando il pubblico avreb-
be probabilmente comin-
ciato a fischiare dopo es-
sersi a lungo limitato ai
mormorii, Ramsey ha infi-
lato in mischia un pallone
caparbiamente portato
avanti da Matuidi. E lì
non solo è sparita l’Inter,
al seguito di Lukaku. Lì è
entrato Dybala, che anzi-
ché il fumo di Douglas Co-
sta ha portato l’arrosto. E
come l’ha cucinato, con
quell’esterno sinistro in
controtempo che solo un
vero campione può per-
mettersi di servire in tavo-
la. Grandi gesti di intesa a
distanza tra lui e Sarri,
che l’aveva escluso: poi
magari se ne riparla.
Quando? Ah saperlo. In
Coppa probabilmente, an-
che se questo è il tempo
delle speranze, non delle
certezze. In campionato è
difficile, perché tutto sem-
bra suggerire che da do-
mani si chiude, a tempo in-
determinato. Se e quando
si riaprirà non dipende da
nessuno, per fortuna nem-
meno da Spadafora. Di-
pende dal destino, dal
grembo di Giove, speria-
mo anche dal senso di re-
sponsabilità con cui tutti
insieme affronteremo il
flagello. Prendendo esem-
pio anche da quello mo-
strato ieri dai calciatori,
che hanno confermato
una volta di più di essere
sempre e comunque la par-
te migliore del calcio. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Scene di una partita speciale: Cristiano Ronaldo, sceso dal bus della Juventus e simula un «cinque»
con i tifosi che non ci sono. Sopra, sorrisi al posto delle strette di mani tra le squadre a inizio gara

GIGI GARANZINI


9


I successi della Juve
nelle ultime 10 sfide
contro l’Inter nel girone
di ritorno (1 pareggio)

Recupero 26ª giornata

Lazio-Bologna 2-0
Napoli-Torino 2-1
Lecce-Atalanta 2-7
Cagliari-Roma 3-4
Parma-Spal 0-1
Milan-Genoa 1-2
Sampdoria-Verona 2-1
Udinese-Fiorentina 0-0
Juventus-Inter 2-0
Sassuolo-Brescia oggi ore 18,30

Classifica

(*) = Una partita in meno (**) = Due partite in meno


FUORICAMPO


EUROSPORT


14:40


CICLISMO


PARIGI-NIZZA


2ª TAPPA


La sfida più passionale del campionato senza pubblico alla fine trova la propria identità

La notte dei fantasmi

Prima i saluti immaginari

poi la magia della Joya

RAIDUE


18:30


TG SPORT


NOTIZIARIO


SPORTIVO


SKY SERIE A


18:30


CALCIO


SASSUOLO-


BRESCIA


OGGI IN TV SKY SPORT 1


21:00


CALCIO


LEICESTER-


ASTON VILLA


SKY SPORT NBA


02:00


BASKET NBA


UTAH-


TORONTO


5


Anni senza gol in casa
della Juve per l’Inter:
solo dal ’93-94 al ’99-00
una serie più lunga (7)

JUVENTUS 2


INTER 0


Juventus (4-3-3): Szczesny 6; Cuadra-
do 6,5, De Ligt 7, Bonucci 7, Alex Sandro
6 (32’ st De Sciglio 5,5); Ramsey 7, Ben-
tancur 6,5, Matuidi 6,5; Douglas Costa 5
(14’ st Dybala 7,5), Higuain 5,5 (35’ st
Bernardeschi sv), Ronaldo 6,5.
Allenatore: Sarri 7.


Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; Skri-
niar 5, De Vrij 5,5, Bastoni 5,5; Candre-
va 6 (29’ st Gagliardini sv), Vecino 5,
Brozovic 6, Barella 6 (15’ st Eriksen
5,5),Young 6; Lukaku 4,5 (32’ st San-
chez sv), Martinez 5.
Allenatore: Conte 5


Arbitro: Guida 6,5
Reti: st 9’ Ramsey, 22’ Dybala
Ammoniti: Skriniar, Vecino, Brozovic
Espulso: Padelli dalla panchina
Spettatori: partita a porte chiuse


Dieta emotiva
Il Paese è piegato
e forse lo stadio pieno
avrebbe stonato

SPORT


Incredibile finale nel campionato argentino, vinto all’ul-
tima giornata dal Boca Juniors con il sorpasso sugli
eterni rivali del River Plate. Carlos Tevez firma il suc-
cesso contro il Gimnasia di Maradona, baciato dall’ex
juventino prima della sfida (foto). È campione anche
De Rossi, che ha giocato 5 partite prima di lasciare.

Argentina, Tevez-gol e Boca campione


28ª giornata: ieri Entella-Ascoli 3-0, Juve Stabia-Spezia 3-1, Be-
nevento-Pescara 4-0; stasera ore 21 Chievo-Cosenza. Classifi-
ca: Benevento 69; Crotone 49; Frosinone 47; Pordenone 45;
Spezia 44; Cittadella 43; Salernitana 42; Empoli 40; Chievo, En-
tella 38; Perugia, Pisa, Juve Stabia 36; Pescara 35; Ascoli, Vene-
zia 32; Cremonese 30; Trapani 25; Cosenza 24; Livorno 18.

Serie B: replica del Benevento, 4-0 al Pescara


Gp del Qatar, Moto2: 1. Tetsuta Nagashima (Kalex);



  1. Lorenzo Baldassarri; 3. Enea Bastianini; sfortuna-
    to Luca Marini, fratello di Valentino Rossi, a lungo in
    testa ma poi attardato da problemi di gomme e ca-
    duto all'ultimo giro. Moto3: 1. Albert Arenas (Ktm);

  2. John McPhee; 3. Ai Ogura; 4. Jaume Masia.


Moto: Nagashima e Arenas primi in Qatar


LUNEDÌ 9 MARZO 2020 LASTAMPA 25

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