Il Sole 24 Ore - 03.04.2020

(Martin Jones) #1

Il Sole 24 Ore Venerdì 3 Aprile 2020 19


Finanza & Mercati


PARTERRE




L’emergenza spinge


la rete unica di tlc


Mentre Telecom spinge per l’attivazione della rete in


fibra nelle aree bianche, si moltiplicano gli appelli a
realizzare una rete unica su base nazionale. Sul primo

fronte è da registrare l’accordo tra la compagnia tele-


fonica e Infratel in aree a fallimento di mercato non
in concessione, dove c’è l’intervento diretto dell’opera-

tore pubblico. Il piano, per far fronte all’emergenza


Covid-, è rivolto a otto regioni (Abruzzo, Sardegna,
Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Mar-

che), per cablare  Comuni, che diventeranno 
entro maggio, grazie all’attivazione di . cabinet

di Telecom a beneficio di circa  milione di abitanti, che


potranno accedere a connessioni veloci con almeno la
formula dell’Fttc (Fiber to the cabinet). L’accordo pre-

vede l’acquisto da parte di Telecom di infrastrutture


in fibra spenta realizzate da Infratel. Sul secondo fron-
te i sindacati di categoria Slc Cgil e Fistel Cisl, solleci-

tano il Governo, attraverso la Cdp, a favorire la crea-


zione di una rete unica nazionale, con l’ovvio coinvol-
gimento di Telecom, garantendo, con l’aiuto delle Au-

torità, un «giusto contesto di mercato». (A.Ol.)


Uberto Thun-Hohenstein è il nuovo amministratore dele-


gato di Pinarello, la storica azienda trevigiana produttrice
di bici da corsa di altissima gamma. Il manager ex Pirelli

prende il posto di Fausto Pinarello, cui resta la carica di


presidente esecutivo (oltre che il % della società), avrà
il compito di migliorare la penetrazione del marchio a livel-

lo globale ma è evidente che il cambio della guardia arriva


in un momento chiave. Pinarello è stata rilevata a fine 
da L Catterton, il fondo del lusso legato a Lvmh e Arnault,

per la cifra monstre di  milioni ma, per il momento, il


piano di sviluppo stenta a dare risultati. Il bilancio consoli-
dato chiuso lo scorso  giugno, secondo quanto ricostruito

da Radiocor, ha registrato una perdita netta di , milioni


legata alle svalutazioni nel Regno Unito. I ricavi sono cre-
sciuti a , milioni e l’Ebitda si è attestato a  milioni:

quando è entrato L Catterton erano rispettivamente ,


milioni e , milioni. Non solo, il business plan messo a
punto ormai più di due anni fa prevedeva per il  un

fatturato di , milioni (con un tasso di crescita annua


del %) e un Ebitda a , milioni. Numeri che al momento
sembrano difficili da raggiungere. (Ch.C)

L’attenzione alla comunità vessata dall’epidemia è un


dovere, ci mancherebbe. Ma il discorso prende un’altra


piega se oltre alla sensibilità sociale si riesce a comunicare
capacità di leggere il mercato e flessibilità organizzativa.

Questi i valori che ieri hanno spinto il titolo di Giglio group
sulla soglia dei  euro, con un incremento del ,%. Alla

base dello strappo la notizia, comunicata dallo stesso


gruppo, di un accordo con Confindustria per fornire ma-
scherine e altri dispositivi di protezione individuale a una

platea di oltre mila aziende associate. La struttura del


gruppo ligure, attiva nell’e-commerce, si occuperà di ap-
provvigionamento, gestione logistica e soprattutto dello

sdoganamento, anello in questi giorni critico, ma che po-


trà essere bypassato grazie al coinvolgimento della Prote-
zione civile. Nelle scorse settimane il gruppo, attivo so-

prattutto nel Fashion e nel Food, aveva già testato la capa-


cità di adattamento delle linee logistiche e di collettamen-
to controllate sul mercato cinese (dove opera con una

struttura nella Free trade zone di Shenzhen), reperendo


in dieci giorni oltre  milioni di mascherine per un contro-
valore di , milioni di euro. (m.me.)



Pinarello, piano a rilento


Arriva manager ex Pirelli




Il titolo Giglio vola (+35%)


grazie alle mascherine


Unipol congela il dividendo 2019


UnipolSai procede alla distribuzione


ASSICURAZIONI


Cda della holding sospende


anche i bonus al vertice,


compreso quello all’ad


La compagnia assicurativa


(ha una Solvency al %)


darà , euro a titolo


Laura Galvagni


Unipol sospende il dividendo mentre
la controllata UnipolSai lo distribui-

sce. Al termine dei consigli di ammi-


nistrazione è questo l’orientamento
emerso dai board delle due aziende.

Una strategia differente che risponde


a logiche diverse, complice una solidi-
tà patrimoniale per UnipolSai decisa-

mente più rotonda.


In particolare, la holding, «pur rile-
vando che continuano a sussistere -

alla data odierna, così come al  mar-


zo scorso - tutti i presupposti, ivi in-
clusi i coefficienti di solidità patrimo-

niale, per procedere alla distribuzione
del dividendo (pari a , euro per

azione), ha deciso di attenersi stretta-


mente alle richieste dell’Ivass». In ra-
gione di ciò viene sospesa la cedola e

all’adunanza assembleare (il prossi-


mo  aprile) verrà proposta invece
«l’assegnazione a riserva dell’utile

d’esercizio ». A valle di questa de-


cisione il Solvency ratio del gruppo
aumenterebbe dal % (con un ec-

cesso di capitale di , miliardi circa)


segnato a fine dicembre  al %
(con un eccesso di capitale di , mi-

liardi). Il consiglio si è comunque ri-


servato, «non appena ricorreranno le
condizioni», di convocare una nuova

assemblea dei soci «per dare esecu-


zione alla distribuzione di riserve di
utili entro l’esercizio , al fine di

consentire ai propri azionisti di bene-


ficiare della creazione di valore gene-
rata dal gruppo». Passaggio, quest’ul-

timo, non certo marginale. Come rile-


vato ieri da Il Sole  Ore, per le Coop
socie della compagnia l’incasso della

cedola rappresenta una voce rilevante


a livello di bilancio. Coop Alleanza .
ha in portafoglio il ,% della hol-

ding, quota che le consentirebbe di in-


cassare fino a  milioni di euro. Som-
ma importante, tanto perché quello

che si candida a diventare il campione


nazionale nella grande distribuzione
alimentare sta vivendo ancora una fa-

se di transizione che non le permette


di chiudere i bilanci in utile, sebbene
la generazione di cassa sia migliorata

sensibilmente. In ragione di questo
un posticipo della cedola diventa un

fattore gestibile, molto meno l’even-


tuale cancellazione del dividendo.
Holmo, invece, da parte sua, dovrà

trovare un nuovo “accordo” con le


banche. La storica cassaforte che de-
tiene il ,% di Unipol a giugno de-

ve rimborsare oltre  milioni di debiti


e contava di farlo con il dividendo del-
la partecipata che le avrebbe dovuto

garantire , milioni di mezzi fre-


schi. Senza questi denari dovrà quan-
tomeno rimodulare le scadenze.

Diversamente UnipolSai, forte di


una Solvency particolarmente solida
ha preferito dare soddisfazione ai

propri soci già ora. In particolare, la


compagnia assicurativa metterà in
pagamento un dividendo di , euro

a titolo per complessivi  milioni.


Di questi buona parte in realtà fini-
ranno nel portafoglio di Unipol. La

holding detiene infatti l’,% della


compagnia e questo le assicura un in-
casso di  milioni. Questa somma

di fatto resta quindi nella disponibili-


tà dell’intero gruppo mentre dal peri-
metro escono solo  milioni.

Tale decisione, ha spiegato la so-
cietà, «è stata assunta anche tenuto

conto dell’elevata solidità patrimo-


niale (al  dicembre , il Solven-
cy ratio individuale è pari al %,

con un eccesso di capitale di , mi-


liardi circa, già dedotto il dividendo
), che la pone ai massimi livelli

nazionali».


Il cda di Unipol ha anche «delibe-
rato di sospendere ogni valutazione

in merito al riconoscimento della re-


munerazione variabile di compe-
tenza dell’esercizio  per tutto il

personale dirigente del gruppo, ivi


incluso l’amministratore delegato,
rinviando qualsiasi decisione in me-

rito ad una successiva riunione con-


siliare, da fissarsi nei prossimi mesi
tenuto conto dell’evoluzione del

contesto generale».


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POLIZZE AUTO


Prima assicurazioni apre a Roma


cercando 100 nuovi talenti


Crollano i sinistri e, secondo


il co-founder Ottathycal,


aumenteranno gli sconti


Federica Pezzatti


La crisi del settore auto innescata an-


che dal Coronavirus, non spaventa il


mondo delle polizze online. «Il crollo
del mercato riguarda le nuove imma-

tricolazioni e questo non significa che


ci saranno meno auto in circolazione,
ma soltanto che ci saranno meno nuo-

ve vetture. Possiamo quindi aspettarci


una tenuta del settore dell'Rc auto»
spiega George Ottathycal, general ma-

nager e co-founder di Prima Assicura-


zioni, la tech company che opera come
agenzia assicurativa specializzata in

polizze auto, moto e furgoni. «Il trend


in atto dovrebbe piuttosto favorire chi
sarà in grado di offrire le migliori con-

dizioni, perché molti automobilisti po-


trebbero cercare di risparmiare con so-


luzioni nuove e più convenienti». E le
possibilità di applicare sconti non

mancano visto che in queste settimane


di quarantena si osserva un calo signi-
ficativo della frequenza di sinistrosità

che arriva all’%. «Questo fenomeno


durerà solo per il periodo di quarante-
na. Non si tratta di un calo strutturale

che porterà a un abbassamento di


prezzi di lungo periodo – spiega Otta-
thycal –. Tuttavia è immaginabile che

alcuni operatori, come Prima, decida-


no di restituire questo beneficio al
mercato, abbassando prezzi e facendo

sconti a favore dei propri clienti».


E nonostante il momento di diffi-
coltà del Paese, Prima Assicurazioni

non interrompe il suo percorso di forte


crescita in Italia e investe su Roma, do-
ve apre una nuova sede e avvia la ricer-

ca di  nuovi talenti.


Nella prima fase di sviluppo, Prima
Assicurazioni è alla ricerca di  liqui-

datori e  sviluppatori nella capitale.


L’ingresso delle nuove risorse è previ-


sto entro la fine di aprile.
Il gruppo vanta già mezzo milione

di clienti attivi e ha chiuso il  con


oltre  milioni di premi raccolti, in
crescita del % rispetto al . An-

che l’inizio dell’anno conferma la cre-


scita, con febbraio che mostra un in-
cremento del % sull’analogo peri-

odo del  nella sottoscrizione di


nuove polizze. Nel gruppo operano
già un team di talenti, che ha raggiun-

to i  professionisti, raddoppiati ri-


spetto allo scorso anno.
«Il capitale umano è un asset fonda-

mentale per una tech company – spiega


Ottathycal –. Se Milano, dove abbiamo
il nostro headquarter, attira un numero

importante di sviluppatori come effetto
di un crescente ecosistema di giovani

tech company, Roma ha molte poten-


zialità e noi vogliamo coglierle anche
per essere pronti alla ripartenza a dare

tutto il contributo possibile al sistema».


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Dividendi, giro di vite anche per le assicurazioni


Antonella Olivieri


Anche per gli azionisti delle compa-
gnie d’assicurazioni quest’anno si

prospetta la dieta sul fronte dei divi-


dendi. Se per le banche le raccoman-
dazioni di Bce e Banca d’Italia erano

già da di fatto da considerare vinco-
lanti, per le compagnie di assicurazio-

ne le indicazioni dell’Ivass e dell’Eiopa


sembravano lasciare più spazio alla


discrezionalità. Ma ieri l’Authority Ue


del settore ha deciso di allinearsi nel
giro di vite in atto nel mondo del credi-

to. E intanto Assonime, l’associazione


delle società quotate a Piazza Affari, ha
fornito un vademecum per districarsi

tra le disposizioni d’emergenza che


interessano il comparto finanziario.


Le assicurazioni


Nella comunicazione del  marzo
l’Ivass ha raccomandato «estrema pru-

denza nella distribuzione dei dividendi


e nella corresponsione della compo-
nente variabile della remunerazione

agli esponenti aziendali», in linea con
l’analoga diposizione dell’Authority

europea del  marzo. In questo caso lo


scopo è tutelare il capitale delle imprese


assicurative a fronte delle incertezze


sull’evoluzione dei fattori di rischio le-
gata all’elevata volatilità dei mercati fi-

nanziari e agli effetti della pandemia


sull’economia, ricorda Assonime. Ma
ieri l’Eiopa è tornata sul tema per solle-

citare la sospensione temporanea di di-


videndi e buyback azionari sia a livello
consolidato che infragruppo, quando

questo possa influenzare material-
mente la posizione di solvency e liqui-

dità. Idem per quanto riguarda la re-


munerazione variabile del top mana-
gement, che deve essere coerente con

il contesto economico. Le compagnie


che non ritengono di doversi attenere
a queste prescrizioni, sottolinea l’Eio-

pa, dovranno spiegarlo alle competenti


autorità nazionali, per l’Italia l’Ivass.


Le banche


Per le banche vige in sostanza la rego-
la di non pagare cedole fino ad alme-

no il ° ottobre. Le possibilità sono


due: mantenere la proposta di distri-
buzione dei dividendi, ma condizio-

nare l’effettivo pagamento al rientro


delle incertezze sulla pandemia; op-
pure non mantenere la proposta pre-

vedendo però la possibilità di distri-


buire successivamente le riserve con
la stessa logica. L’eccezione potrebbe

porsi se l’assemblea avesse già deli-
berato la distribuzione dei dividendi,

ma non per il riacquisto di azioni pro-


prie, che spetta al cda gestire.
La maggior parte delle banche ha

però già convocato l’assemblea di bi-


lancio. In questo caso ci sono due alter-


native. La prima - soluzione adottata


per esempio da UniCredit, Bpm e Ubi -
è quella di ritirare la proposta che non

sarà votata in assemblea. La seconda -


strada seguita da Farmafactoring e
Banca Profilo - è quella di posporre la

votazione a una successiva assemblea.
Banca Generali, Mediolanum e Ifis

hanno annunciato l’intenzione di rin-


viare la proposta di distribuire il divi-
dendo. Intesa e Bper hanno optato per

l’assegnazione dell’utile a riserve, ri-


considerando se eventualmente distri-
buirle in futuro. Abn Amro e Banco di

Desio e della Brianza, infine, hanno de-


ciso di confermare l’ordine del giorno
iniziale, delegando però il cda a valuta-

re la tempistica del pagamento.


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REGOLE IN EMERGENZA


I


l fondo sovrano norvegese ha subito nel primo


trimestre una perdita record pari a  miliardi di


dollari per il crollo dei mercati a causa dell’emergenza
coronavirus. Per la prima volta il più grande fondo

sovrano è stato costretto a cedere asset per coprire le


spese di emergenza varata dal governo di Oslo per
resistere all’impatto della pandemia. Il fondo ha

registrato nel trimestre una perdita del


,%: il portafoglio azionario è sceso del
,%, mentre gli investimenti

obbligazionari hanno registrato un


aumento dell’,%.
«La situazione del mercato è molto

sfidante» ha affermato Yngve Slyngstad,


amministratore delegato di Norges Bank
Investment Management, «tuttavia, il fondo

ha un orizzonte a lungo termine».
Il governo norvegese ha lanciato una serie

di misure economiche per sostenere


l’economia durante l’epidemia di
coronavirus, che aumenterà la quantità di

denaro utilizzato dal fondo. La spesa, che negli anni


medi non dovrebbe superare il % del valore del fondo,
potrebbe salire tra il ,% e il ,% nel , da un piano

di spesa originale pari al ,%, ha affermato nei giorni


scorsi il ministero delle finanze.
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COVID-19 COSTA 113 MILIARDI


AL FONDO NORVEGESE


LA PERDITA
SULLE AZIONI
Nel primo trimestre
il fondo ha perso
il 21,1% sulle azioni

21%


Eiopa: «Sospendere le


cedole, chi non si allinea


deve spiegarlo all’Ivass»


MERCATI


Dati in milioni di euro


Fonte: dati societari

VARIAZIONE %


Raccolta assicurativa diretta 14,


Raccolta assicurativa diretta Danni 2,


Raccolta assicurativa diretta Vita 36,


32,


Risultato netto consolidato 73,


Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo


Solvency ratio consolidato


Combined ratio Danni - lavoro diretto


Combined ratio Danni - netto riassicurazione


2019






















182%


93,7%


94,2%










2018














628






163%


94,4%


94,2%


Il bilancio del gruppo Unipol


POLIZZE E PANDEMIA


COSÌ L’ASSICURAZIONE PUÒ AFFRONTARE IL CORONAVIRUS


V


iviamo in un crescendo di ap-


prensione e paura la tragedia


che ci ha colpito non solo per le
vittime e i contagiati, ma per

l'evoluzione epidemiologica di questo


fenomeno, che gli algoritmi non posso-
no prevedere con certezza. Dobbiamo

prendere atto che il mondo è esposto a


rischi che le nostre capacità elaborative
e predittive non sono in grado di coglie-

re: chi avrebbe mai detto che il mondo


sarebbe stato infettato così velocemen-
te e si sarebbe quasi completamente

fermato? Due lezioni vanno imparate
da questa situazione, e in fretta.

La prima è che dobbiamo sforzarci di


arricchire la strumentazione con la
quale gestiamo i rischi: in questo ambi-

to gli strumenti assicurativi possono es-


sere molto utili. Ogni azienda dovrebbe
capire che sottoporsi a un risk assess-

ment fa parte della corretta conduzione


del proprio business e che la valutazio-


ne delle fonti di rischio è un lavoro da
prendere con molta serietà. Infatti, ai ri-

schi tradizionali oggetto delle usuali co-
perture assicurative, oggi sappiamo che

se ne è aggiunto un altro, più insidioso,


meno prevedibile e poco gestibile: il ri-
schio pandemico, che ha effetti deva-

stanti sulla singola azienda e potenzial-


mente sull'intero tessuto industriale ed
economico. Le tradizionali coperture

loss of profit (perdita di profitto) o busi-


ness interruption (interruzione d'attivi-
tà), peraltro ancora troppo poco diffuse

tra le imprese italiane forse anche a cau-


sa di un problema di offerta, devono po-
ter trovare attivazione anche nel caso di

epidemie e pandemie. È necessario che


il sistema assicurativo non abdichi al
proprio ruolo di risk-taker e che, al con-

tempo, possa ottimizzare la ritenzione


complessiva di questi rischi, mediante
cessione al mercato riassicurativo delle

esposizioni eccedenti la propria capaci-


tà di assorbimento determinata dalla
disponibilità di capitale.

Seconda lezione: è tempo che si stu-


dino forme di trasferimento dalla po-
polazione e dalle imprese al mercato

dei capitali dei rischi estremi (terremo-


ti, alluvioni, pandemie, ecc.). Esistono
nei mercati più evoluti le cosiddette ob-

bligazioni catastrofali. In quelle che co-


prono dalle conseguenze di eventi
pandemici, note con il nome di “pande-

mic catbonds”, il sottoscrittore dell'ob-


bligazione si fa carico, a fronte di un
certo costo contrattualmente definito

ex-ante, dell'impatto economico


dell'evento estremo. Di conseguenza,
poichè il payoff di questi strumenti di-

pende dal verificarsi o meno di deter-


minati eventi estremi – appunto le
pandemie – i pandemic catbonds tra-

sferiscono al mercato dei capitali esat-


tamente i rischi, e quindi le conseguen-
ze economiche, delle esposizioni pan-

demiche. Si tratta di strumenti già in


uso per altre calamità (terremoto e al-
luvione) in altri paesi (Messico, Califor-

nia per esempio) e che rappresentano


un'intelligente alternativa per la coper-
tura del rischio. Perché il mercato dei

capitali si prende questo rischio? Per-


ché i mercati finanziari sono interessati
a rischi decorrelati dalle usuali variabili

macroeconomiche (azionario, tasso,


credito, valuta) in quanto ciò permette
loro di ridurre la volatilità media dei

portafogli di investimenti.


Questi strumenti avrebbero poi l'in-
dubbio vantaggio di non gravare sulla

di Alberto Minali


finanza pubblica e di rendere immedia-


tamente disponibili le risorse finanzia-


rie per far ripartire l'economia e le im-
prese in un momento di calamità pan-

demica. Potrebbero essere predisposti


a livello di filiera e/o di distretto del no-
stro sistema produttivo e potrebbero

dare al nostro tessuto quella liquidità e


quella capacità di resilienza finanziaria
essenziali quando si verificano emer-

genze come quella che stiamo vivendo.


Usciremo da questa crisi, che si pro-
spetta lunga e pesante, solo disponendo

di una “cassetta di strumenti” di gestio-
ne del rischio che vanno ammodernati

e sviluppati. Non è solo un'occasione


unica, ma anche un passaggio indispen-
sabile se vogliamo evitare che la pande-

mia ci privi del benessere individuale e


sociale che abbiamo conquistato.
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