Il Sole 24 Ore - 20.03.2020

(Nancy Kaufman) #1

2 Venerdì 20 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Primo Piano Coronavirus


LE BANCHE CENTRALI


Barnier positivo. Il negoziatore Ue per la Brexit, Michel
Barnier (69 anni), è risultato positivo al test del

coronavirus. I negoziati con il Regno Unito non sono


ripresi e non si sa quando lo saranno. Il premier Boris
Johnson ribadisce che non ci saranno ritardi sulla Brexit.

87,


CROLLA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE TEDESCHE
A marzo, l’indice Ifo ha registrato il suo più forte calo dal
1991, cadendo a 87,7 punti, da 96 di febbraio

Riccardo Sorrentino


È


una nuova Bce, quella che è
nata mercoledì notte.

Adeguata a tempi difficili,


estremi. Della vecchia è
rimasto solo il linguaggio, quasi a

segnare un desiderio di continuità:


verrà il tempo in cui bisognerà
recuperare il passato, le sue regole,

i suoi obiettivi. «La Bce non


tollererà alcun rischio alla regolare
trasmissione della sua politica

monetaria, in tutte le giurisdizioni


dell’area euro», conclude il
comunicato dell’altro ieri. È il

programma del nuovo corso. Il


principale obiettivo per una banca
centrale, oggi, è assicurare che i

mercati funzionino bene, diano i


“prezzi giusti”: l’unico modo per
assicurare, appunto, la corretta

trasmissione della politica


monetaria, che incide innanzitutto
sulle quotazioni. Adesso i mercati

sono in caduta libera. Si è parlato


di panico, ma è un panico molto
razionale (e per questo richiede un

intervento “esterno”): gli


investitori affrontano un rischio
sistemico, che riguarda tutta

l’economia e quindi tutti gli assets,


e un’incertezza radicale,
impossibile da quantificare, dando

un valore economico e un valore di
probabilità agli effetti della crisi. È

un enorme fattore di disturbo sui


mercati, che non riescono più a
esprimere prezzi fondamentali per

il funzionamento dell’economia: il


costo relativo del capitale, per
esempio, il rischio relativo dei

singoli emittenti. La Bce potrà ora


correggere questa alterazione dei
prezzi acquistando un’ampia

gamma di titoli, per un tempo


prolungato. Di fatto, restano
escluse solo le azioni. Non sarà

una precisa operazione chirurgica.


Quale sia il “prezzo giusto”, anche
relativo, degli assets è ignoto alla

Bce. Oltretutto in Eurolandia c’è


una complicazione in più,
soprattutto sui titoli di Stato: ci

sono  emittenti, ciascuno dei


quali presenta rischi diversi. È
allora inevitabile che il “panico

razionale” colpisca ogni Paese in


modo differente. Rispettare il
capital key, che in tempi normali

avrebbe permesso entro certi limiti


di rispettare i prezzi (e quindi i
rischi) relativi, non è più possibile.

Oggi l’Italia – ma non solo – è


colpita più di altri dal panico
razionale degli investitori. Non c’è

alcuna sicurezza che lo spread di
questi giorni rifletta la differenza

di rischio tra un investimento in


BTp e uno in Bund. La
divaricazione dei rendimenti

inoltre potrebbe, come nel ,


generare una frammentazione
finanziaria di Eurolandia, che ne

danneggerebbe il corretto


funzionamento “monetario”.
Quando la Bce sottolinea che

minacce a questo meccanismo non


saranno tollerate «in nessuna
giurisdizione», apre le porte a un

intervento differenziato: i mercati


più danneggiati riceveranno
maggiori cure. Non sarà possibile

azzerare gli spread – come


qualcuno sogna – perché un
investimento in Bund pone

comunque meno rischi di uno in


Btp, ma un loro riavvicinamento è
necessario. L’unico “neo” forse

delle parole della Bce è il tentativo


di conservare un’apparenza di
normalità. In realtà non c’è più una

politica monetaria del cui


meccanismo di trasmissione
occorre prendersi cura. L’obiettivo

di inflazione è di fatto dimenticato,


e giustamente: non è chiaro quale
direzione prenderanno i prezzi

durante e dopo l’epidemia, e un
rialzo dei tassi per contrastare

un’eventuale fiammata sarebbe


fuori luogo. La crescita è obiettivo
anche più elusivo. La politica

monetaria, oggi, è proprio il


prendersi cura del “meccanismo di
trasmissione”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANALISI


Prendersi cura


del meccanismo


di trasmissione


monetaria


Qe senza limiti


e più liquidità


all’economia,


il salvagente Bce


L’annuncio. Editoriale di Lagarde su giornali europei:


potenza di fuoco a . miliardi (,% del Pil)


e avanti con acquisti fino alla sconfitta del virus


Isabella Bufacchi
Dal nostro corrispondente

FRANCOFORTE

Il QE da . miliardi circa, che du-


rerà fino alla fine dell’anno, verrà


realizzato attraverso tre program-
mi: il Pepp di emergenza sulla pan-

demia da  miliardi, una dote ag-


giuntiva da  miliardi e il pro-
gramma in corso di acquisti per 

miliardi tra marzo e dicembre, oltre


al solito reinvestimento delle attivi-
tà in scadenza.

Questo evita impennate degli


spread, serve a tenere bassi i rendi-
menti dei bond quindi i tassi su tut-

ta la curva dei rendimenti ma in


particolare sulla parte lunga che è
un punto di riferimento per gli ope-

ratori finanziari e dettano il costo


della raccolta per gli Stati.
E poi, ci saranno fino a . mi-

liardi di liquidità per le banche con i


prestiti mirati TltroIII, potenziati da
. a . miliardi grazie agli ul-

timi ritocchi del  marzo: liquidità
che le banche possono ottenere a

condizioni senza precedenti, fino al


tasso negativo -,%, per riversarla
a imprese e famiglie e quindi all’eco-

nomia. Infine sono partiti speciali


Ltro, prestiti-ponte a breve scadenza
per traghettare le banche dalla TltroII

alla TltroIII, che andranno avanti fino


al  giugno: la prima operazione, ef-
fettuata il  marzo, è stata usata da

 banche che hanno chiesto  mi-


liardi: un ammontare abbastanza al-
to, per partecipazione e per volume,

per soddisfare la fortissima domanda


di cash sul mercato, provocata dalla
fuga verso la qualità in liquidità.

Sono queste le principali misure


decise dalla Banca centrale europea
in due tempi, il  marzo e la notte del

 marzo, per rafforzare la politica


monetaria ampiamente accomo-


dante e per rispondere, in via straor-
dinaria, all’emergenza altrettanto

straordinaria della pandemia da co-


ronavirus. Il Pepp, il programma
temporaneo di acquisti di attività

mirato alla crisi del Covid- e abbi-


nato alla dote aggiuntiva, porta la
forza d’urto del doppio QE a una

quota equivalente al ,% del Pil del-
l’area dell’euro, come ha detto il pre-

sidente della Bce Christine Lagarde


in un op-ed pubblicato oggi su una
decina di testate europee. Il Pepp, che

durerà fino alla fine di quest’anno


ma che potrà essere esteso per dura-
ta e potenziato per dimensione nel

caso la crisi dovesse sforare il ,


riguarderà tutti i paesi dell’area del-
l’euro che sono colpiti allo stesso

modo dalla pandemia. Servirà ad


evitare la frammentazione finanzia-
ria e distorsioni di prezzo.

Al di là della portata storica del


doppio pacchetto di interventi deci-
si nell’arco di una settimana dal

Consiglio direttivo della Bce, la crisi


senza precedenti del coronavirus
ha rinvigorito e rafforzato l’impo-

stazione di fondo della politica mo-


netaria della banca centrale euro-
pea, che c’è sempre stata ma che ne-

gli ultimi mesi sembrava appassita:


che «non c’è limite ai nostri inter-
venti», come ha ribadito ieri con

forza Fabio Panetta, membro del


comitato esecutivo della Bce, in
un’intervista rilasciata al TG.

Questo significa che, come la Bce


ha sottolineato nel comunicato dira-
mato il  marzo notte, la banca è

pronta ad esplorare tutte le opzioni e
tutti gli scenari, a modificare tutti gli

strumenti, ad aumentare tutti gli im-


porti, ad allungare i tempi di tutti gli
interventi, a valutare l’opportunità

dei limiti auto-imposti sugli stru-


menti non convenzionali. E questa
Bce, che è quella ora di Christine La-

garde, era anche quella di Mario Dra-


ghi con il «whatever it takes» e le
Omt, e quella di Jean-Claude Trichet

con il Smp, il securities markets pro-


gramme che ha ancora ad oggi un
portafoglio da  miliardi di titoli di

Stato che devono andare in scadenza.


Al centro della crisi del debito so-
vrano europeo, il  maggio del

, le banche centrali nazionali


dell’Eurosistema iniziarono ad ac-
quistare i titoli di Stato soltanto dei

Paesi travolti dal contagio e dalla


speculazione e dalle forze che mi-
navano la tenuta dell’euro: Italia,

Spagna, Portogallo, Grecia e Irlan-


da: acquisti che terminarono nel
settembre del , con l’arrivo del-

le Omt (mai utilizzate finora).


Il doppio pacchetto Lagarde in-
tende dunque raggiungere moltepli-

ci obiettivi con molteplici interventi:
il Qe potenziato abbassa i tassi sulla

parte lunga della curva, per mutui e


prestiti bancari, evita la frammenta-
zione e abbatte il costo del rifinan-

ziamento del debito pubblico di tutti


gli Stati membri dell’euro; le Tltro a
condizioni più vantaggiose manten-

gono aperti e molto convenienti i ru-


binetti del credito per imprese e fa-
miglie; le Ltro speciali e il taglio dei

tassi sugli swap in dollari evitano che


la liquidità si prosciughi; le misure
che ampliano la gamma del collate-

rale e che ammorbidiscono i requisi-


ti di capitale prudenziale aumentano
gli spazi per le banche che hanno bi-

sogno di partecipare alle operazioni


di rifinanziamento e che devono
prestare di più alle Pmi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL BAZOOKA


Triplicata


la potenza


di fuoco


del Qe


Con l’annuncio del nuovo pro-
gramma di acquisti di asset da 

miliardi, la potenza di fuoco della


Banca centrale europea aumenta
notevolmente. Alla cifra dedicata

all’emergenza scatenata sui merca-


ti dal coronavirus, bisogna aggiun-
gere i  miliardi annunciati alla

conferenza stampa della settimana


scorsa e i  miliardi al mese eredi-
tati dal Qe lanciato da Mario Dra-

ghi prima che lasciasse la presiden-


za della Bce a Christine Lagarde.
Tutti questi interventi portano a

un impegno complessivo, per il


, di oltre . miliardi, pari a
un volume mensile di  miliardi,

cifra paragonabile a quella messa


in campo dalla Federal Reserve. Gli
ultimi due programmi godranno di

una flessibilità accresciuta rispetto


al Qe e saranno modulati in base
alle esigenze che detterà il mercato.

La Banca centrale europea


adottò per la prima volta un pro-
gramma di acquisto di titoli (in

quel caso solo bond sovrani) nel
, durante la fase più acuta del-

la crisi del debito dell’Eurozona. Il


programma Smp durò fino al 
e fu in buona parte dedicato all’ac-

quisto di titoli sovrani emessi da


Italia e Grecia, allora i Paesi più
esposti alla pressione dei mercati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1.100 mld


L’ammontare del Qe


I 750 miliardi si


aggiungono ai 120 miliardi


e ai 20 miliardi/mese attivi


GAMMA PIÙ AMPIA


Spazio


a corporate


bond, rientra


la Grecia


Il nuovo programma di acquisti
della Bce amplia e rende più flessi-

bile la gamma di asset che possono


essere inclusi nel portafoglio del-
l’Eurotower, con l’introduzione di

titoli greci e commercial paper.


Il tradizionale Qe attuato in questi
anni comprendeva, sotto la sigla App

(Asset Purchase Programme), l’ac-


quisto di titoli di Stato, obbligazioni
societarie, covered bond (obbliga-

zioni garantite) e titoli cartolarizzati


(gli Abs, asset-backed securities).
Nell’ambito del programma annun-

ciato ora, tutte queste opzioni reste-


ranno sul tavolo, con un accresciuto
margine di manovra per l’acquisto di

corporate bond e la possibilità, per la


Bce, di acquistare anche titoli di Stato
greci, esclusi dal Qe perché l’emit-

tente doveva avere il cosiddetto “in-


vestment grade” (ossia un rating su-
periore a Bb) e ora ammessi grazie a

un’autorizzazione di idoneità con-


cessa dall’istituto centrale.
L’altra novità è l’introduzione nel

pacchetto dei commercial paper
emessi da società non finanziarie. Si

tratta di strumenti di finanziamento


a breve utilizzati dalle imprese per i
fabbisogni di capitale circolante, ne-

goziati sui mercati internazionali e


funzionalmente equivalenti alle cam-
biali finanziarie che circolano in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1.700 mld


Mercato corporate bond


Il mercato è quello europeo.


A febbraio la Bce ne aveva


in portafoglio 195 miliardi


FLESSIBILITÀ


Sospensione


di fatto


per il tetto


sovrano


Secondo Olivier Rakau, di Oxford
Economics, la flessibilità associata al

nuovo programma di acquisto titoli


della Bce (Pepp) «è senza preceden-
ti». Per citare le parole usate dalla

Bce: «Nell’ambito del Pepp, gli ac-


quisti verranno condotti in modo
flessibile. Questo consentirà fluttua-

zioni della distribuzione degli acqui-


sti nel tempo, tra tipologie di asset e
tra le giurisdizioni». In questo mo-

do, spiega Rakau, «si sospende di


fatto la capital key», che limita il de-
bito sovrano acquistabile in propor-

zione alla quota di azionariato Bce


detenuta da ogni Paese, (Germania
,%, Francia ,%, Italia ,%).

Ulteriori vincoli riguardano il


rating dell’emittente (che deve es-
sere superiore a «Bb») e l’ammon-

tare massimo di ogni singola emis-


sione, pari al %.
La Bce aggiunge che per gli acqui-

sti di titoli sovrani, la capital key farà


da benchmark. Insomma, spiegano
Antoine Bouvet e Benjamin Schroe-

der di Ing, il criterio resta in vigore,
«ma il limite sarà allentato qualora

ostacolasse l’esecuzione del pro-


gramma». Con un esempio: «Per ogni
euro speso in debito italiano, la Bce

dovrebbe spenderne , in debito te-


desco. Questo porterà la Banca più vi-
cina al tetto del % per emissione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

33%


Limite acquisti


Il tetto per ogni singolo


emittente sarà flessibile


in caso di necessità


«Pronti a tutto».


Il presidente


della Banca
centrale europea,

Christine


Lagarde:
«Tempi

straordinari


richiedono azioni
straordinarie.

Non ci sono limiti


al nostro impegno
per l’euro»

AFP

PROGRAMMA DI ACQUISTI DI ASSET
(APP)

ACQUISTI FLESSIBILI
(120 MLD EURO)

PROGRAMMA DI ACQUISTI
PER L'EMERGENZA PANDEMICA
(PEPP - 750 MLD EURO)

I programmi di acquisto titoli della Banca centrale europea


Dati in miliardi di euro


Fonte: Oxford Economics/Haver Analytics

2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021






0

20

40

60

80

100

120

Gli acquisti possono raggiungere quota 1.100 mld €
(oltre il 9% del Pil dell’Eurozona) nel 2020

Whatever it takes, reloaded


A questo


punto si


attendono


le misure


allo studio


per rendere


più rapida


l’azione del


fondo salva


Stati (Mes)


I mercati in


questa fase


non riesco-


no a espri-


mere prezzi


fondamen-


tali per


il funziona-


mento del-


l’economia


NUOVO INTERVENTO


La Banca


d’Inghilterra


taglio dei tassi


e più liquidità


La Banca d’Inghilterra ha


tagliato i tassi di interesse di 
punti base a ,% da ,% e ha

allargato il suo programma di Qe


da  a  miliardi di sterline.
La decisione è stata presa, ieri, al

termine di una riunione speciale


del consiglio direttivo. «Nel
corso degli ultimi giorni e in

comune con quanto sta


avvenendo sui mercati del debito
di molte altre economie

avanzate - si legge nel


comunicato - le condizioni del
mercato dei bond sovrani

britannici sono peggiorate,


risentendo della corsa degli
investitori a titoli a scadenza più

breve. Di conseguenza, le
condizioni finanziarie si sono

ristrette». Il neo governatore,


Andrew Bailey, ha poi chiesto
agli investitori che stanno

operando con vendite allo


scoperto di fermarsi, perché
stanno danneggiando

l’economia inglese.


—R.Es.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’azione


della Banca


centrale


europea


si dota


di maggior


flessibilità:


un secondo


“whatever


it takes”


SUL WEB


Come funziona


il Pepp, il nuovo
bazooka della

Banca centrale


europea


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